This is war

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-Sono arrivata prima io- dissi, sta volta alzando di più la voce
Guardai meglio il ragazzo che avevo davanti:
il suo corpo era alto, magro e muscoloso, la camicia della divisa scolastica lasciava intravedere la perfetta tartaruga disegnata sulla sua pancia mentre le maniche, tirate su facevano vedere le vene delle braccia, a tratti nascoste da dei tatuaggi.
Alzando lo sguardo la mia attenzione fu richiamata dalla mascella scolpita e dalle sue labbra rosee e carnose accerchiate sul lato sinistro da un labret di metallo nero;
il naso era leggermente sproporzionato al resto del viso e andando sempre più su i due occhi di ghiaccio erano contornate da delle folte ciglia nere come la pece, così come i suoi capelli, rasati ai lati e con un ciuffo perfettamente tirato su con del gel

WOW! Degno di essere un modello!

Quando mi resi conto che lo stavo guardando da troppo tempo incrociai le braccia al seno non volendo dagliela vinta.
Lui chiuse gli occhi rendendoli due fessure -Sappi che questa me la pagherai- disse quasi ringhiando per poi girarsi e sedersi su un banco poco lontano dal mio, ma sempre in ultima fila;
Guardai Megan e notai che era sbiancata
-Meg, tutto okay?- lei scosse la testa
-Non sai in che guaio ti sei cacciata...-io la guardai storcendo il naso -lui è Aaron Campbell, l'hai visto anche tu che è decisamente bello e ovviamente è quello desiderato da tutti, ragazze e non. Quando vuole una cosa di solito la ottiene sempre e tu beh, sei la prima che gli da contro...e se fossi in te non mi metterei sulla sua strada- concluse con un respiro.

Io alzai un sopracciglio, sinceramente non mi interessava chi fosse, non c'era scritto il suo nome e se proprio lo voleva, poteva arrivare prima...
-Mi dispiace ma non ho intenzione di farmi mettere i piedi in testa da quel essere- le risposi incrociando le braccia al petto e girando la testa incrociando il suo sguardo;

Vuole la guerra? E che guerra sia allora!

~ ~ ~ ~ ~

Arrivata ora di pranzo io e Meg ci alzammo per andare in mensa
-Dai vieni che ti presento un po di persone!- io con un sorriso la seguii;
arrivati davanti alle enormi porte rosse feci un respiro profondo e mi guardai intorno;

vidi Megan sedersi su un tavolo rosso e bianco insieme ad alcuni ragazzi
-Okay Summer, loro sono Josh, Kyla, Meredith, Michael, Lucas e Gabriel- disse indicandoli uno a uno...
Josh mi sembrava il tipico figo della situazione, biondo con gli occhi azzurri e il fisico scultorio,
Kyla invece aveva i capelli tinti di lilla con gli occhi verdi e un piercing sul naso,
Meredith e Michael, i due fratelli avevano i capelli color castagna e ma la prima aveva gli occhi grigi mentre il secondo marroni, ed entrambi avevano una simpatica fossetta sulla guancia sinistra,
Lucas invece aveva gli occhi nocciola e i capelli bianchissimi (decisamente tinti), che mettevano in risalto la mascella squadrata,
per ultimo Gabriel con occhi verde scuro e la pelle color cioccolato.
-Ragazzi, lei è Summer- io salutai tutti e Lucas mi fece cenno di sedersi al suo fianco, Megan mi fece l'occhiolino e io alzai gli occhi al cielo
-Allora Summer, parlami un po di te...- la voce di Lucas era calma e bassa, aveva un non so che di ammaqliante.
-Uhm, mi chiamo Summer Hayes, ho 17 anni e sono nata in Michigan il 30 Aprile, abito con mia madre, mio fratello Jonathan e mia sorella Autumn. Uhm, mio padre era un militare ed è morto nel 2011...poi boh...non so che altro potrei dirvi- finii di parlare con un'alzata di spalle e rialzai lo sguardo, Lucas mi guardava intensamente mentre gli altri stavano in silenzio, arrossii come un peperone, mi alzai con la bottiglietta di succo alla fragola in mano ma non appena mi girai con un tonfo mi scontrai contro qualcosa di duro...o meglio qualcuno
-Oh cazzo!- mi alzai e notai una macchia di succo sulla mia camicia e sulla gonna...

Non potrebbe andarmi peggio!

Quando alzai gli occhi capii che avevo pensato troppo presto; davanti di me Aaron mi stava letteralmente uccidendo con gli occhi;
la camicia, prima bianca, come la mia ora aveva un'enorme macchia rosa sugli addominali mentre giusto nel cavallo dei pantaloni alcune macchiette si erano formate quando avevo lasciato cadere la bottiglietta

Intorno a me era calato il silenzio e avevo tutti gli occhi puntati su di me
-I...io chi...chi...chiedo scu...scusa- balbettai tenendo la testa bassa

Oops...ora sono nella merda.

My Bad RomeoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora