Besoselieco?!

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Hermione Granger non aveva mai passato una vigilia di Natale più strana in tutta la sua vita.
Tutto era incominciato quando si era svegliata e si era ricordata di essere sola.
Aveva cominciato a pensare a quella stupida missione che stava tenendo occupato suo marito dall'altra parte del pianeta e il ricordo la fece rabbrividire al pensiero dei pericoli che magari proprio in quel momento stava affrontando.
Cercando di togliersi quella sensazione di freddo che sentivo fin dentro alle ossa andò in cucina per mettere a bollire dell'acqua per farsi un po' di tè, sfortunatamente inciampò sull'ultimo gradino delle scale e riuscì a rimanere in piedi per miracolo, causandosi però un brutto livido sul ginocchio che aveva attutito la caduta.
Ancora con il batticuore a causa dallo spavento riuscì infine a mettere piede in cucina, dove fece il grosso errore di pestare la coda a un Grattastinchi piuttosto nervoso che reagì graffiandole la caviglia scoperta.
Imprecò sottovoce, prima di aprire lo sportello del mobile con all'interno le pentole e tirare fuori un pentolino, che riempì d'acqua e che mise poi a bollire.
Nell'attesa raggiunse il salotto, dove trovò alcune palline di vetro, fino alla sera prima appese all'albero, per terra.
Imprecò di nuovo sottovoce – mentre pensava ad una punizione coi fiocchi per il suo gattone casinista – e le riaggiustò grazie alla magia.
Prese la Gazzetta del Profeta, che era arrivata la sera prima, e la lesse con attenzione, tralasciando alcuni articoli che lei trovava noiosi e facendo brevi commenti ad alta voce, quasi stesse parlando con qualcuno, riassumendo le notizie più recenti e importanti.
Quando si accorse che, diversamente dagli altri giorni, non c'era suo marito ad ascoltarla e che quindi il suo comportamento si sarebbe potuto definire a dir poco strambo, decise che era meglio lasciar perdere la lettura del giornale e di occuparsi d'altro.
Prese allora da dentro un armadietto una borsetta di stoffa con all'interno i suoi ferri n°6 e alcuni gomitoli di lana e continuò il paio di calze che aveva già iniziato a fare la settimana prima.
Si sentiva quasi come la signora Weasley in quegl'istanti e il pensiero non le dispiaceva, dato che ammirava profondamente quella donna che aveva avuto le forza (e il coraggio) di allevare tanti bambini.
Stava per finire il primo calzino, quando un pensiero le trapassò la mente facendola alzare di scatto e correre verso la cucina.
Il pentolino che aveva messo sul fuoco stava schizzano acqua bollente da tutte le parti e, mentre spegneva il gas si bruciò con alcune gocce che le colpirono la mano.
Sconsolata e con il morale a terra decise che non aveva più voglia di tè e con passo strisciante si diresse verso il salotto, dove ritirò il lavoro a maglia e si coprì con una coperta, rilassandosi un poco, prima di sentire la cena della sera prima –che pensava di aver digerito ormai – minacciare di uscire.
Si fiondò in bagno e si inginocchio accanto al Water mentre cominciava a vomitare l'arrosto e le carote che aveva cucinato con tanta fatica il giorno precedente.
Dopo essersi sciacquata il volto e aver bevuto un bicchiere d'acqua andò verso la camera, dove recuperò la sua scatoletta con all'interno le medicine babbane, che sua mamma la costringeva ad avere sempre con sé.
Un paio di pastiglie dopo si sentiva ancora peggio, così decise di usare un metodo infallibile per far passare qualsiasi malanno, si coricò sul divano, si coprì con la coperta e incominciò a sonnecchiare, nell'attesa che le pastiglie facessero effetto.
Passarono pochi minuti, quando sentì un suono insistente alla finestra.
Subito non ci fece caso, pensando che fosse solo un ramo che batteva contro un vetro, quando però si ricordò della lettera della sera prima, che aveva spedito a Ginny per chiederle come andava, si alzò e permise ad un vecchio gufo di entrare e consegnarle la missiva.
La sua testa era troppo annebbiata dalle pastiglie per permetterle di capire qualcosa della lettera dell'amica, così tornò a coricarsi sul divano, nell'attesa di sentirsi meglio e di poter leggere –e poi successivamente rispondere a – ciò che l'amica le aveva scritto.
Dopo un'ora di sonno poté finalmente dirsi quasi del tutto guarita, così prese in mano la busta, la aprì e iniziò a leggere le parole dell'amica.

Cara Hermione,
tu come stai?
Io sto bene, anzi più che bene.
Ho passato un periodo un po' particolare nel quale non facevo altro che dimenticarmi le cose e stare male –non hai idea della nausea! – ma ora per fortuna è passato.
Harry è tornato da poco dalla missione da auror che ha dovuto svolgere e mi ha informato che tuo marito tornerà entro questa sera.
E ora passiamo alla notizia bomba che ho appena scoperto e che devo ancora trovare il modo di annunciare ad Harry: sono incinta!
Non hai idea di come mi senta al settimo cielo, penso di essere la donna più felice al mondo in questo momento, ma ho un po' d'ansia.
Secondo te come reagirà Harry alla notizia?
In fondo sono solo pochi mesi che ci siamo sposati, pensi che sia troppo presto?
Non vedo l'ora di ricevere la tua risposta,
Ginny

Questa non è una fiaba (Dramione)Where stories live. Discover now