CAPITOLO.18

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L'amore che provo per lei non si può spiegare, è troppo forte.
Stasera la porterò a cena fuori, voglio che sia una serata da non dimenticare, anche perché fra 3 giorni parto di nuovo e torno a casa mia.
17:35, vado a farmi la doccia, lei si sta preparando in camera sua, dopo aver finito vado nella camera dove dormivo io, inizio a vestirmi velocemente: camicia bianca, papillon rosso, pantaloni neri, giacca e non poteva mancare il mio amatissimo profumo "Invictus".
Scendo giù, la mamma mi dice «Wow come sei elegante, stai veramente bene, fra poco lei scende» , «grazie mille» faccio un sorriso.
La vedo scendere le scale, mi brillano gli occhi, pensai fra me e me "com'è bella", è un incanto con quel vestitino rosso.
Il padre di Melissa ci chiede se vogliamo un passaggio, ma rispondiamo di no, voglio camminare un po, con lei affianco, mano nella mano.
«sei bellissima amore mio», il suo nasino diventa sempre più rosso, so che quando le dico qualcosa di dolce si imbarazza e gli diventa il naso rosso, e a me piace questa cosa, mi risponde «grazie amore», non c'è la faccio più a guardarla senza baciarla, quindi, la bacio.
Ci incamminiamo verso il locale, arrivati lì, ci accomodiamo dentro, un cameriere ci indica il nostro tavolo e andiamo a sederci.
La serata prosegue piano piano, e io più la guardo , più mi innamoro di lei, è qualcosa di meraviglioso.
Dopo aver finito di cenare e aver bevuto un Pó di champagne decidiamo di andare nel parco vicino casa sua.
Ci sediamo su una panchina e iniziò a fissarla negli occhi «ti amo....ti amo veramente tanto piccola», mi accarezza il viso dolcemente, mi bacia e mi sussurra «ti amo anche io».

IL PROBLEMA È CHE TI AMO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora