Puoi vivere o sopravvivere...puoi decidere di far trascorrere i tuoi giorni senza assaporarli veramente oppure puoi decidere di dare una svolta...io so che quello che sto facendo non cambierà la mia vita ma voglio farlo comunque, perché in questo momento è l'unica cosa che mi permette di non affondare ulteriormente. Ho preso un treno, il treno, quello che mi porterà da te...come dice la canzone di Alessandra ".....adesso lo so, sto arrivando da te...." anche se tu non saprai mai che sto facendo tutto questo per te....ho litigato con mio padre per te, ho risparmiato per potermi permettere questo viaggio, sono da sola, io, la mia valigia ed i miei sogni, gli unici che non mi abbandoneranno mai...vivo di sogni, vivo di te, vivo per te, anche se tu vivi la tua vita a centinaia di chilometri di distanza, assolutamente inconsapevole della mia presenza. Io invece vivo e sorrido solo poche ore a settimana, quando ti vedo in tv, o quando rivedo un tuo video su Youtube, oppure quando vedo una tua foto...anche se spesso e volentieri ci piango anche davanti a quelle foto. Perché invidio tutte le persone che scattano una foto accanto a te, quelle che hanno il coraggio di chiederti una foto mentre ti abbracciano, o mentre ti stampano un bacio sulla guancia...io che vivo di te ma non ti ho mai stretto fra le mie braccia..io che vivo dei tuoi sorrisi ma li ho sempre e solo visti da lontano.
Il treno mi deposita alla stazione Termini, io che vivo in un piccolo paesino vicino a Milano mi trovo completamente spaesata ma respiro a pieni polmoni quell'aria che sa già di te, che ha già il tuo odore...non so se mi prenderanno per scema ma sorrido felice e allargando le braccia cerco di abbracciare idealmente quella città, la tua città...sono sola in questa avventura, perché nessuna persona capisce quello che tu significhi per me, quello che inconsapevolmente fai ogni giorno per me, perché tu sei il mio sole, la mia ragione di vita ed è arrivato anche per me il momento di fare qualcosa, di vivere e non sopravvivere...
Roma è storia, tradizione, è sole a picco che sbatte contro i monumenti che testimoniano la grandezza di questa città, ma è anche l'attesa estenuante di un autobus che mi porti a destinazione...prima nella stanzetta del bed&breakfast, troppo piccola e troppo angusta per raccogliere tutta la mia agitazione, che è incontenibile...mi tremano le mani, non mangio e non dormo, fisso il soffitto fino a quando i raggi del sole non fanno capolino dalle persiane ed io non mi vesto e mi metto in moto per la mia vera destinazione...Trigoria...te...il tuo sorriso..i tuoi occhi...ho 48 ore prima di tornare alla mia vita...
Ma è appena mattina..troppo presto, vorrei far accelerare quell'orologio, quelle lancette che si fanno beffe di me e della mia ansia...giro per Roma, guardo,fotografo, osservo poi prendo un autobus e armata solo del mio cellulare e di tante speranze arrivo fino a Trigoria...l'allenamento è finito da poco...
Escono molti giocatori, alcuni si fermano, altri no...tu di solito ti fermi, sorridi...ma quel tuo sorriso ultimamente è spento, non fa più capolino così spesso ed i tuoi occhi sembrano...vuoti...vorrei chiederti? Che fine ha fatto la tua luce? Quella luce che bucava lo schermo del mio cellulare? Perché sembra che qualcosa o qualcuno ti abbia tolto quella che era la tua essenza? Perché non posso fare di più per te? Perché non riesco a fare qualcosa? Perché non posso fare qualcosa?
Alzo lo sguardo e sembra che tutto vada al rallentatore...il muso della tua macchina nera che spunta dal cancello...il finestrino alzato...il tuo sguardo fisso in avanti, io che non riesco a fare nemmeno un passo che tu sei già andato via...scuoto la testa e sento due lacrime rotolarmi inesorabilmente lungo le guance...e adesso cosa faccio? Non posso andarmene senza averti guardato negli occhi...corro in avanti ma chissà tu dove sei, ormai...sento il cuore battere nel petto ma è come se io fossi morta...una parte di me lo è sicuramente...metto un piede davanti all'altro e torno da dove sono venuta...sono a Roma, a pochi chilometri da te ma è come se la distanza invece che accorciarsi si sia allungata ulteriormente...sto male, piango e penso che sono proprio una stupida...
Mi sono innamorata di te, mi sono fatta un viaggio che pensavo mi portasse qualcosa di bello, invece sono più sola di prima...vorrei odiarti, ma come faccio? Vorrei solo chiederti....perché? Sei andato via sgommando, senza una parola o un cenno...sei andato via...e hai portato via una parte di me...anzi la maggior parte di me...del mio povero cuore...
Piango, mi chiedo che cosa ti abbia messo davanti la vita per spegnere il tuo bellissimo sorriso...continuo a guardare l'orario degli allenamenti del giorno dopo...posso tornare da te e sperare che tu stavolta ti fermi? E se non ti fermassi neanche questa volta?
Sono di nuovo qua...ma non vengo a ridosso del cancello...mi siedo su un marciapiede nel parcheggio vicino alla fermata dell'autobus...non sopporto che ragazze che si sentono padrone del mondo, che sfoggiano il sorriso di chi se non ti fermerai oggi torneranno anche domani...io non ho altra possibilità...
Sono le otto e dovresti uscire...ma guardo per terra, piango e non posso fare altro...non posso rimanere delusa un'altra volta..
Quando sento una macchina avvicinarsi alzo lo sguardo ma non è mai la tua...finché il muso nero della tua Audi si ferma poco prima della curva fra Trigoria e il parcheggio dove io sto immobile...vedo tutte le altre ragazze avvicinarsi mentre io resto ferma..sono assolutamente bloccata, con le braccia lungo i fianchi e il cellulare che probabilmente mi starà scavando un solco sulla mano da quanto lo stringo forte...la tua macchina riparte ed io la seguo con lo sguardo...svolta nel parcheggio e punta verso la mia direzione..faccio un passo indietro...quando l'auto mi passa accanto tu ti volti verso di me...è una frazione di secondo...le mie labbra si muovono e mute ti implorano di fermarti "Fermati Ste" ma tu prosegui..scoppio a piangere....e mi risiedo sul marciapiede...
Il rumore della retro..poi la tua voce "Tutto ok?" E vorrei dirti che non è tutto ok, anzi che niente è ok...che tutto fa schifo, che solo tu ti salvi nella mia vita, che tu mi salvi...che mi hai fatta rialzare centinaia di volte senza saperlo, che ogni volta è come se la tua voce mi dicesse "Rialzati e lotta".
Alzo lo sguardo ed incrocio il tuo...non è luminoso come sempre ma è comunque la cosa più bella che abbia mai visto...annuisco e tu sorridi "Perché piangi allora?"
"Perché....perché vorrei solo abbracciarti un secondo e vedere se almeno per quel secondo io sarei veramente felice...perché mi manchi anche se non ti ho mai incontrato dal vivo, perché ora mi prenderai per pazza e visionaria..."
Tu spegni la macchina e apri la portiera...scendi e poi spalanchi le braccia...io rimango immobile, come sempre...poi il coraggio arriva e mi fiondo letteralmente in avanti...quando appoggio la guancia sul tuo petto non ci credo quasi...ma quando tu mi avvolgi e appoggi il mento sulla mia testa allora si, ci credo...perché per la prima volta nella vita sono felice...sento che potrei affrontare il mondo intero...e sento che qualcosa si aggiusta dentro di me...sarà il mio cuore, sarà qualche pezzetto sconosciuto che finalmente ha trovato la sua collocazione...so solo che così non mi sono mai sentita..
"Va meglio?"
"Si...scusa...veramente" Mi allontano e ti guardo..tu mi guardi...ed è come se il mondo intorno non contasse più nulla..perché sono con te...
"Sei felice adesso?"
"Si...moltissimo...grazie"
"E di cosa?"
"Di esserci sempre stato..." sorridi e quel sorriso è quello che ho imparato ad amare "Vuoi che ci facciamo una foto? Così ti ricorderai del giorno in cui sei stata felice" annuisco e gli allungo il mio cellulare...lui scatta quattro foto impostando la funzione notturna..poi mi allunga il telefono...non riesco a smettere di sorridere "Grazie Stephan"
"Grazie a te" poi ti sporgi per darmi due baci sulle guance....io mi alzo sulla punta dei piedi e mi lascio cullare per un'ultima volta dalle tue braccia "Non perderlo mai quel sorriso...ti prego" poi faccio un passo indietro...tu risali in macchina e parti...non prima di avermi regalato un altro sorriso e un cenno con la mano..
Non posto le foto...sono nostre...mie e tue...te le mando in privato su Instagram, per ricordare a te di quel giorno in cui mi hai fatto felice...da quel momento vivo, non sopravvivo..vivo...respiro..ricordando quel momento...il nostro momento..Il treno è la mia seconda casa ormai...da 6 mesi prendo un treno quasi ad ogni fine settimana...Roma, Firenze, Bologna...viaggio con i libri dell'Università, studio per strada...corro per non perdere le lezioni...ma spesso le perdo più che volentieri per stare ancora una manciata di minuti fra le tue braccia...scendo alla stazione Termini e corro tirandomi dietro il trolley...supero le porte e lì ti vedo...mollo la valigia a terra e ti abbraccio "Amore"
"Amore mio..." ho imparato a dirtelo...all'inizio non credevo possibile di poterlo dire ad alta voce, ma ho imparato che l'amore va buttato fuori e noi ci amiamo...che sia in stazione o nei rari momenti in cui riusciamo a stare da soli, nel tuo appartamento dove ci sono anche alcune mie cose...
"Mi sei mancata" 6 giorni da quando ci siamo salutati a Bergamo, poi ora Roma e fra una settimana Genova...ogni luogo ha la sua storia..noi stiamo costruendo la nostra in giro per l'Italia....Non mi importa di dormire poco, di vivere sempre in movimento, starei anche per 4 giorni senza dormire se significasse anche solo vedere per 5 minuti te, il tuo sorriso..e sentite la tua voce che mi dice "Ti amo"...
Ora vivo...costruisco la mia personale galleria di ricordi scattando una foto in ogni luogo in cui riesco a risentire quella sensazione di assoluta felicità...
Ti bacio incurante del resto del mondo...per me tu sei solo il ragazzo che amo, Stephan e basta..che domani sarai su un campo da calcio con 30000 persone a guardarti a me non importa....per me tu sarai sempre e solo in ragazzo che mi ha insegnato che amare non è mai una debolezza e che se mostri la tua vera anima alla persona giusta non sarà mai tempo sprecato...
Mi scompigli i capelli e poi abbracciati usciamo dalla stazione..ora Roma è anche la città in cui è nato il nostro amore...folle, appassionato, sicuramente inaspettato, ma cercato e voluto..
"Andiamo a casa" sorrido...casa è fra le sue braccia...che mi hanno aggiustata pian piano...ora tu sai ogni dettaglio di quello che mi regali ogni giorno..io cerco solo di regalarti un pò di sana felicità. ..