Era uno strano venerdì di maggio e Eleonora e Beatrice stavano uscendo dal cancello di casa per avviarsi verso una lunga e monotona giornata scolastica. Beatrice chiuse il cancello a chiave e Eleonora cominciò a parlare:"Non trovi che ci sia una strana brezza oggi?"
"Ho la tua stessa sensazione" Le rispose Beatrice.
Al suono della campanella entrarono stanche, stanche perché sapevano chi le stava aspettando per due lunghe ore, la prof. di cittadinanza, quella che diceva di nascondere gli attrezzi di tortura in un armadio, ma quest'armadio nessuno l'aveva ancora visto. Appena la prof. entrò tutti si alzarono come molle per fare il "saluto militare" o almeno così lo definiva lei.
"La prof. secondo me si crede una sergente militare" bisbigliò Ele; Bea non fece in tempo a rispondere che la professoressa alzò velocemente lo sguardo e la rimproverò severamente: "Devi fare silenzio!! Stai disturbando la concentrazione dei tuoi compagni", lei subito rispose come faceva solitamente: "Eh oioi", sapeva che non doveva farlo, "Non rispondere così Guiso!! Alla prossima ti sbatto fuori!!".
"Prof. la lasci in pacee" urlò Bea.
E così scoppiò il putiferio: "portatemi i diariii". Nel silenzio generale si sentì un banco che sbatteva, era Ele. "Sospesaaaa" urlò la prof. "Ok, allora noi ce ne andiamo" disse Bea e uscirono dall'aula.
La professoressa le seguì frettolosamente mente i compagni si guardavano sbalorditi, Bea e Ele correvano come ghepardi tra i corridoi di quell' enorme scuola, si calarono dalla scaletta che stavano utilizzando i muratori per ristrutturarla e uscirono da un buco sotto la ringhiera.
Si misero a correre all'impazzata sino alla montagna: "Questo è l'inizio di una nuova avventura?" Disse Bea.
"Credo proprio di sì" le rispose Ele senza esitazione.
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Una vita da ribelle
AdventureDue ragazzine, stanche della loro monotona vita scolastica, dopo una dura lite con la loro professoressa di cittadinanza scappano da scuola , subito dopo...