Chapter 43

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"Selene... Ti senti bene?"domanda per l'ennesima volta Aurora fuori alla porta della mia camera.
"NO... Non può essere Aurora, non ora. Non ora che il nostro rapporto sta andando a rotoli!"dico sedendomi sul letto portando le mani sul viso.
"Selene facci entrare!"dice Lucy con tono supplichevole.
"Chloe... Puoi farmi un favore?"domando con la voce tremante.
"Certo."dice in un sussurro.
"Puoi chiamare la scuola di Kyle e la mamma di Cara? Le dici che ho avuto un contrattempo e non potró andare a prendere i bambini... Poi le chiedi se può tenere Kyle fino all'ora di cena."dico aprendo la porta e subito le quattro ragazze mi stringono in un abbraccio.
"Non puoi esserne sicura se non lo fai!"dice Lucy porgendomi tre scatoline contenenti i test di gravidanza.
"Ho paura di scoprire il risultato, non può essere... Non ora che siamo in crisi. Non ora che lui si è preso un po di tempo, non voglio che si senti obbligato a tornare qui."dico con le lacrime agli occhi.
"Falli, in base a ciò che uscirà decideremo come agire."dice Aurora passandomi una mano dietro alla schiena.
"Va bene..."dico alzandomi e prendendo le scatoline dalle mani di Lucy per poi andare in bagno.
"Selene ha detto Clarissa che per lei non c'è nessun problema e ti augura di risolvere tutto in fretta."dice sospirando da fuori alla porta mentre io inizio a fare quei test.

[...]

"Lo sapevo."dico deglutendo per poi uscire con tutti e tre i test che danno la stessa risposta.
"Allora?"domandano in coro al quale si è aggiunto anche Tyler.
"Avevo ragione."dico alzando le spalle per poi iniziare a piangere.
"O dio... Auguri Sel!"dicono tutti insieme mentre io prendo la borsa ed esco di casa, ho bisogno di parlare con lui, so che è passato solo un giorno...ma non voglio tenergli nascosta una cosa del genere.

[...]

"Devo farcela!"mi ripeto da quando sono arrivata fuori casa sua, è mezz'ora che sono in macchina ma non ho il coraggio di scendere, prendo un respiro profondo e poi scendo in modo cauto dalla macchina e lentamente, forse troppo lentamente, mi dirigo verso la porta di casa, quando sono arrivata un impulso di tornare indietro mi invade e lo avrei fatto se Marie, la cameriera non mi avesse aperto la porta.
"Signora Montgomery, che piacere vederla come sta Kyle?"domanda facendomi entrare mentre io forzo in sorriso.
"Ciao Marie, Kyle sta bene. Più tosto.. Sai dirmi dove si trova Chad.."dico guardandomi le scarpe.
"Oh... Il signore è nel suo ufficio, gli faccio sapere che è arrivata?"domanda sorridendo.
"No, voglio fargli una sorpresa."dico sorridendo per poi stringere il manico della borsa e dirigermi verso l'ufficio con le gambe che mi tremano e le lacrime agli occhi, appena arrivo busso e aspetto di ricevere un avanti.
"Marie, per favore mi porti un'altro whisky."dice senza girarsi, è rivolto con le spalle alla porta quindi non si è accorto che sono io meglio, chiudo la porta dietro di me e mi avvicino alla scrivania in mogano per poi fermarmi proprio difronte ad essa e prendere un bel respiro.
"Non ti ho cacciato di casa per farti continuare a bere, ti ho cacciato di casa per farti capire cosa stavi perdendo, non voglio che continui a farti del male."dico con tono calmo per poi prendere un respiro sentendo la testa girare ma lui non si volta.
"Ho detto la verità a Kyle, gli ho raccontato di Cody...l'ha presa bene. Ma non vorrei dover ripetere la stessa cosa con nostro figlio. Non vorrei dover spiegare anche a lui o a lei del perchè il padre l'abbia abbandonata. Non voglio più vedere il viso di uno dei miei bambini tristi...per non aver avuto la possibilità di conoscere il padre. Quindi ti prego, ti prego con tutto il mio cuore... Non abbandonarci, rifletti, capisci ciò che vuoi fare. Ma non lasciarmi da sola con Kyle e un altro bambino in arrivo."dico con voce incrinata appoggiando i test sulla scrivania per poi avvicinarmi alla porta.
"Tra tre settimane avrò la prima visita ginecologica, se vuoi andiamo insieme. Ti aspetto!"dico aprendo la porta e uscendo da li con le lacrime agli occhi.
"Signora Montgomery mangia qui con noi questa sera?"domanda Marie, io la guardo per poi negare con il capo ed uscire dopo averla salutata, una volta in macchina inizio a piangere e aspetto impaziente che finiscano tutte le lacrime per poi andare a prendere Kyle da Clarissa.

[...]

"Chi è?"domanda Clarissa aprendo la porta
"Ciao....sono qui per Kyle, scusa se ti ho dato buca ma ho avuto un imprevisto e mi sono liberata solo adesso."dico abbassando lo sguardo mortificata.
"Non preoccuparti, la tua amica mi ha spiegato tutto... Auguri."dice sorridendo ma io non riesco a ricambiare.
"Le dispiace se prendo Kyle e vado via?"dico con le lacrime agli occhi e lei annuisce per poi sorridere.
"Kyle, vieni c'è la mamma!"dice Clarissa sorridendo.
"Mamma!"dice Kyle venendomi incontro ed io mi abbasso per poi dargli un bacio sulla guancia.
"Campione! Andiamo a casa, Clarissa...domani terrò io Cara se vuole."dico sorridendo.
"Certo. A domani allora!"salutando entrambi per poi chiudere la porta mentre noi ci dirigiamo alla macchina.
"Allora ometto, com'è andata a scuola?"domando guardandolo dallo specchietto per poi riportare lo sguardo sulla strada mentre lui inizia a raccontarmi tutto ciò che ha fatto a scuola e poi mi parla di Cara, di come è stato bene a casa sua e di quanto le voglia bene. Sono felice che abbia trovato qualcun'altro oltre a Elisabeth e Ted con cui giocare, sono contenta che non l'abbia presa male del perchè non ha più un padre.
"Kyle tesoro... Che ne dici se a natale andiamo dai nonni?"domando sorridendo mentre scendiamo dalla macchina.
"Siiiiii. Però prima voglio dare gli auguli a Cara!"dice sorridendo.
"Certo. Come vuoi tu!"dico accarezzandogli la testa per poi aprire la porta di casa e vederlo correre di sopra per prendere il pigiama.
"Mamma...io ti voglio tanto bene!"dice sorridendo.
"Anche io tesoro. Vieni andiamo a fare il bagnetto."dico sorridendo ed insieme ci dirigiamo al piano di sopra.

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