Restava a guardare quel soffitto bianco immacolato come se fosse l'ultimo appiglio di speranza .
La ragazza , distesa sul letto d'ospedale, non aveva null'altro da fare , se non guardare quello oppure fissare il sedere di qualche infermiera di turno.
Molte volte si era ritrovata lì, quindi non era nemmeno una novità per lei.
Le braccia conserte dietro la testa , lo sguardo che trasmetteva quiete.
Aveva la pelle color cappuccino, una spruzzata di lentiggini che le coloravano le guance , gli occhi stretti in due fessure castani come i suoi capelli che portava sempre legati in un codino basso.
All'apparenza era vista da tutti come una ragazza di cui non ci si poteva fidare .
Ed avevano ragione .
Ymir , infatti, non era il solito esempio da seguire.
Lei era finita in ospedale, rischiando molte volte di entrare in coma etilico o per overdose.
Causa : molte notti brave trascorse tra qualche grammo di cocaina , litri di alcool, e compagnie femminili nel suo letto.
Sin da piccola aveva preferito le donne agli uomini .
Sin da piccola i suoi genitori, sempre assenti, non si erano mai accorti .
Era dall'età di quindici anni che il suo orientamento sessuale aveva preteso di voler maggiore attenzione verso il suo stesso sesso.Quella mattina , in quella stanza d'ospedale sempre vuota , entró una ragazza scortata su una sedia a rotelle da un'infermiera dall'uniforme bianca .
L'aiuto a salire sul letto e poi se ne andò.
Lei si soffermò a guardare la ragazza appena arrivata .
Sembrava così debole e fragile, ma la cosa che la colpì maggiormente furono gli occhi.
Dello stesso colore del cielo.
Era minuta, piccola e graziata in qualsiasi movimento che faceva .
Sembrava la classica figlia di papà .
Insomma, il suo opposto.
Una ragazza dal cuore puro.
E , Ymir , credette di aver preso una bella cotta per lei sin dal primo momento.
Era molto facile per lei infatuarsi di ragazze giorno per giorno, ma mai avrebbe saputo di innamorarsi per davvero di lei.La dolce quiete fu interrotta dalla bionda , che le rivolse un tenero sorriso , tantoché la mora credette che stesse guardando tutt'altro ma poi realizzò che c'erano solo loro due in quella stanza .
-Ciao, io sono Christa.-
La sua voce .
Dio, la sua voce era qualcosa di molto adatto alla sua persona .
Di una delicatezza assoluta .
Mai avrebbe creduto che ci fosse stato un angelo sceso in terra .
E , quella ragazza, ne era una prova .Il cuore della castana fece un balzo , quando sentì la voce melodiosa della ragazza.
-Hey...-
Sussurrò, cercando di non fare nessuna figura dell'idiota .
La bionda si sporse un po' troppo fuori dal letto fissando il polso della ragazza sopra al quale c'era una fascetta bianca .
Tipica di quella che mettono sugli ospedali per distinguere i pazienti.-Tu perché sei qui ?-
Le domandò, spostando le iridi cristalline in quelle della ragazza .
Gli occhi sprizzavano di curiosità .
Le gote leggermente arrossate , sopra a quella pelle nivea e levigata , senza nemmeno un imperfezione.
Alcune ciocche bionde le ricadevano sulla faccia , rendendola ancora -per quanto possibile - più tenera .
Il tutto, con un grande sorriso sulla faccia .
-Io...-
Venne subito fermata dalla ragazza , che scosse velocemente le mani in avanti.-scusa se non mi sono presentata .
Che sbadata !
Io sono Christa .-
Disse in modo dolce .-Ymir .-
Tagliò corto la ragazza .
-Comunque, sono qui per overdose.--oh...-
Abbassò il capo, sapendo di aver domandato troppo.
-...mi dispiace per avertelo chiesto.-
Sussurrò dispiaciuta ed alla castana scappò un leggero sorriso.-Non fa nulla.
Tu perché sei qui ?-La ragazza bionda subito rialzò la testa e stese un nuovo sorriso :- non me l'hanno detto , ma mio padre ha detto che non è nulla di grave .
Potrò uscire tra qualche settimana, se tutto va bene.-[...]
Era passata una settimana da quando Christa era entrata nella sua vita .
I medici non l'avevano rilasciata solo per paura che , con un'altra dose massiccia di quella roba non ce l'avrebbe fatta , ma a lei non dispiaceva .
Aveva scoperto che c'era di meglio dell'alcool e della droga .
E quel meglio non era che Christa .
Il loro rapporto era diventato man mano più solido, con i giorni che passavano .
Facevano tutte le cose insieme , peggio di due sorelle gemelle.
Qualche volta , la bionda lasciava la stanza solo per fare quegli inutili controlli medici .
Non avrebbe mai capito cosa aveva costretto la ragazza ad entrare in quell'ospedale.Quella mattina , Christa si trovava sul letto di Ymir a gambe conserte e veniva coccolata tra le sue braccia , mentre stavano giocando a carte .
-Ti sposerò un giorno.-
Si lasciò scappare la bruna ,senza imbarazzo nelle parole .La bionda arrossì di colpo , senza dire nulla , e si strinse di più a lei, affondando la testa nel suo petto.
Christa era consapevole del suo orientamento sessuale e ciò non le dispiaceva , anzi apprezzava la compagnia della ragazza .
Ciò non vuol dire che , quando non erano sotto le continue occhiate delle infermiere, tra le due era scappato qualche bacio.
Alla francese, come si suol dire.Comunque...quella mattina , tra coccole , carezze e baci furtivi, entrarono nella stanza un paio di medici che, allarmati, presero la bionda per un braccio e la trascinarono via , ma , prima che varcarono la porta , la castana si fece coraggio e andò verso di loro, strappando via tutte le flebo che aveva sul braccio .
-dove la portate !-
Sbraitò, afferrando la bionda per l'altro braccio .
Uno di loro la guardò, facendole segno di lasciarla e così fece , mentre intimava l'altro di portare Christa fuori .Sospirò frustato :- In sala operatoria.
Il tumore al cervello si sta aggravando .
Non ne siamo sicuri che potrebbe farcela.-Il mondo le crollò addosso, così come le sue gambe cedettero, fino a che non si ritrovò con le ginocchia sul suolo.
Una lacrima le solcò il viso abbronzato.
Lì capì: non avrebbe mai sposato Christa.
Non avrebbe mai condotto una vita insieme a lei.
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Stronger Than I Was
Fanfiction↳Yuri! YumiKuri ↳ se non shippate la coppia non venite a rompere i coglioni per il contenuto della storia. Non vi obbligo con una pistola in testa a leggere il libro "Tu non sei forte, io lo so."