'Heart beats fast
Colors and promises
How to be brave
How can I love when I'm afraid to fall'
Il cuore batte così veloce. Scoppierà, da un momento all'altro, ne sono sicura. I tuoi occhi riprendono lentamente il loro colore. Azzurro. Come il cielo in primavera, come il mare del distretto quattro. Come le pareti dell'ospedale. Azzurro come il fuoco più caldo, quello che ustiona ancora di più, che fa ancora più male, quelle che ci ha feriti. Lo stesso azzurro della tua maglietta preferita, che nonostante tutto mi fai indossare sempre. Perché amo la tranquillità che mi trasmette, amo sentire il tuo profumo sulla mia pelle, perché ti amo. Azzurro. Azzurro, come le pennellate sui tuoi dipinti che si mischiano all'arancione, tramonto, e con il verde bosco che tanto amo. Colori e promesse. Ti guardo. Tremo. Sono spaventata? Ho forse paura? Paura di te? Paura di tutto questo che forse è troppo grande e potente per noi? Paura di qualcosa di troppo difficile da superare. Forse un po' di paura c'è. Forse un po' di paura rimarrà sempre. Nonostante tutto. Devo aver coraggio. Essere coraggiosa. Come posso essere coraggiosa? Lasciandomi andare, buttandomi, combattendo come ho fatto finora? Stringendoti forte mentre i tuoi occhi, sempre più neri, minacciano e colpiscono più che proiettili? Guardandoti dolcemente e sussurrandoti il solito 'Non è reale' all'orecchio sperando di trascinarti fuori dai tuoi incubi? Accarezzandoti le spalle e le braccia contratte, i muscoli rigidi e tesi dal nuovo attacco, riscaldandoti sperando di riportarti da me? O forse dovrei semplicemente imparare a capire, ad ascoltare. Capire il mondo fuori, ascoltare quel che mi dice. Capirti, ascoltarti. Imparare ad amare. Come mi amavi tu. E forse, come mi ami tu. Imparerò mai ad amare? Ad amarti come meriti, come non ho mai fatto? Come facevi tu? O come fai tu, anche se è difficile da credere. È difficile pensare che tu mi possa ancora amare. E ora, ora sono così distrutta, spezzata. Instabile. Ho perso il mio punto fisso. Ho perso i miei sorrisi, le mie lacrime, le mie urla. Ho perso il mio mondo, ho perso il mio rifugio. Ho perso il mio bosco, il mio arco e le mie frecce. Ho perso il calore, ho perso l'affetto. Ho perso il pane, ho perso la vita. Ho perso l'amore. Ti ho perso. Avrò mai qualche speranza di riaverti come prima? Avrò mai uno di quei tuoi sorrisi mozzafiato che scaldano il cuore e mandano in subbuglio l'intero corpo? Avrò mai un tuo bacio? Uno di quelli reali che fanno nascere in te quella sensazione di fame? Quelli che ti fanno chiedere di più? E sarebbe proprio quello di cui avrei bisogno ora. Avrei proprio bisogno delle tue labbra, del tuo amore, di te. Ma come posso amare se ho paura di cadere? Se ho paura di sbagliare? Se ho paura di distruggere, di bruciare tutto quello che mi circonda? Paura di distruggerti più di quanto abbia fatto il depistaggio, di bruciarti di più di quanto abbiano fatto le fiamme. Le mie fiamme.
'But whatching you stand alone
All of my doubt suddenly goes away somehow
One step closer'
Mi risveglio dai miei pensieri. I tuoi occhi incrociano i miei. Il grigio e l'azzurro sembrano fondersi. Polvere e acqua. Perché, infondo è quello che siamo. Tu sei l'acqua, la mia fonte di vita. Io sono la polvere. Le macerie di una città distrutta, cenere di mille corpi mischiata e trasportata dal vento. Ti vedo tremare mentre stringi fra le mani lo schienale della sedia. Per l'ennesima volta. Le nocche bianche, i muscoli tesi. Tremi ancora mentre abbassi lo sguardo sulle tue mani serrate sullo schienale. Sospiri. Una lacrima solitaria scende sulla tua guancia sinistra. Il tuo sguardo affonda ancora più in giù nel pavimento. Non vuoi farmi notare le tue debolezze, le tue lacrime. Vuoi essere forte. Per me e per te. Per noi. Chissà cos'hai dentro? Chissà cosa provi? Perché non mi parli? Perché non ti confidi? Perché non mi dici che mi ami, Peeta? Perché se tu lo dicessi forse riuscirei a dirlo anche io. Forse non sarei così confusa. Ma infondo come posso amare se ho paura? Se ho paura di tutto. Se ho paura persino della verità. Ma sorrido dolcemente. Ti sorrido dolcemente. Solo tu sei capace di farmi sorridere così. Tremo anche io, sai Peeta? Ho anche io tanta paura. Abbiamo entrambi tanta paura. Ma insieme si può affrontare ogni cosa. Vorrei abbracciarti, ora. Stringerti a me, appoggiare il mio viso sul tuo petto, ascoltare il tuo cuore battere regolare ma leggermente veloce. Vorrei accarezzarti la schiena ricoperta di cicatrici, come le braccia, le mani, i polsi ancora violacei dalle contusioni. Le ho anch'io sai, le cicatrici. La mia pelle non è più liscia come quando ero bambina e tu mi guardavi tornare a casa con i capelli raccolti in due trecce. Non è più bella come lo era quella della mia dolce Prim. Anche la mia pelle è un campo di battaglia. Muovo un passo, per avvicinarmi a te. Tentenno, traballo. Non sono coraggiosa, ho paura. Ma guardandoti, lì, solo tutti i miei dubbi se ne vanno. In qualche modo.
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A thousand years
Fanfiction"Mi chiamo Katniss Evedeen. Sono al dodici. Il sole sorge dalle colline lontane. Sono a casa. Sono viva, nonostante tutto." Song-fic [Post-Mockingjay/Pre-Epilogo] [Everlark]