Sono Camila, per gli amici Cami.
Sono ricca, lo ammetto, adoro tutto di me, dal fisico al viso.

Ho genitori molto presenti, sono figlia unica, ho una casa gigante, un ragazzo, frequento il liceo linguistico ed ho molti amici.

Ho la vita che tutti vorrebbero, insomma, non sarei un ottimo personaggio per tutte quelle fanfiction dove la protagonista è una figa che si odia ed è di un'acidità e poi trova il principe azzurro.

No, io no, io non sono acida e neanche troppo dolce, mi piaccio ed ho un ragazzo che quando passa per i corridoi si possono udire piccoli urleggi.

Ma calmi, non sono nemmeno una ragazza da serie televisiva, mega ricca, con le schiavette e che alla fine soffrirà perché il ragazzo se la fa con altre, oh no, se quello ci prova si ritrova donna.

Ho 17 anni, vivo a Brighton con la mia famiglia, mio padre lavora in banca e mia madre è un avvocato.
Mio nonno ha lasciato questa casa a noi, i miei bisnonni l'hanno lasciata ai miei nonni e così via, un'intera dinastia.

Domani torno a scuola e ve lo giuro, non ne ho voglia.
Vorrei restare sul divano con Lucas, abbracciata a lui, a dormire e mangiare pizza sul divano di pelle bianca, di mia madre.

Così che ogni volta che essa rientrava, buttava Lucas fuori di casa e restava a farmi una romanzina su quanto fosse importante mantenere questa casa perfetta per le prossime generazioni.

Ah sì, Lucas è il mio fidanzato da un anno e quasi due mesi.
È poco più alto di me quando metto i tacchi, ha i capelli corvino, gli occhi castani, la pelle molto bianca ed il central labret.

È una delle cose che preferisco in lui, al contrario i miei lo odiano.
Odiano che sia diverso da me, anche se lui pure è tanto ricco.
Odiano i piercing, i tatuaggi, i capelli colorati e tutto ciò che non è vecchio stile.
Si, odiano anche i risvoltini.

Con noi, vivono i miei zii.
Io e Shawn, nonché mio cugino, siamo uniti, talmente tanto che Lucas arriva a farmi scenate assurde di gelosie.
Il nostro rapporto quando eravamo piccoli era totalmente contrario, ci odiavamo a morte.
*_*_*_*

-Lucas, fa silenzio, è tarda notte, ci sentiranno!
Dico aprendo la porta d'entrata, così che subito dopo potesse apparire una figura assonata davanti a me.

-amo, ma era proprio necessario che venissi a casa tua per dormire con te?
Dice lui stropicciandosi gli occhi, guardandomi insistentemente.

-Lucas, sarà una delle ultime notti di questi mesi, dato che iniziamo la scuola.
Poi ho l'ansia di ricominciare e non siamo neanche in classe insieme.

Concludo io la frase convinta che il mio discorso lo abbia completamente zittito.

-piccola, andrà tutto bene, ci vedremo sempre.
Ora saliamo in camera, altrimenti domani non ci sveglieremo più.
Dice lui passando davanti a me e cominciando a salire le scale in modo più silenzioso possibile, per poi farmi segno con la mano di seguirlo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 01, 2017 ⏰

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