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Non esiste nessun Signore e nessun Fato, la nostra vita la scriviamo noi con i fatti.
Non dobbiamo mai pensare al passato -ormai quello è andato- ,il presente e il futuro invece sono importanti, dipende tutto da quello che fai e quello che vuoi fare,infatti.
Quindi io decisi di vivere e di aprire quei fottuti occhi.
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Ritornai cosciente dopo non so quanto tempo e ad ogni respiro che facevo la gola bruciava in modo doloroso e insopportabile. Aprii gli occhi aspettandomi di trovarmi nella mia camera, invece ero in una stanza mai vista.
Mi trovavo su un letto a baldacchino con delle pesanti tende rosse.
Vicino al letto, a destra, c'era un grandissimo armadio che sembrava vecchio e tutto rovinato. Il muro su cui poggiava era ricoperto da una carta da parati nera con disegnini argentati che davano un tocco molto gotico alla stanza, come se non fosse già molto tetra!

Mi faceva male la testa, non riuscivo a capire.
Dove sono? Perché fa freddo? mi chiedevo ignorando il vero motivo per cui dovevo farmi qualche domanda:
il tizio poggiato alla porta davanti me.
Quando i miei occhi si abituarono al buio e me ne accorsi ,la mia non fu una delle migliori reazioni... <<OH CAZZO!Chi..chi sei?!>> urlai indietreggiando sul letto e andando a sbattere contro il muro.
L'essere che avevo davanti mi sorrise e notai che indossava degli occhiali dalle pesanti lenti, che era molto basso ed era vestito in modo elegante.
<<Umani>> si avvicinò e mi prese una mano per poi baciarmela con le sue labbra stranamente viscide. <<Non avere paura, il mio Signore mi ha detto che non ti devo mangiare e io faccio sempre quello che vuole il mio Signore>> solo in quel momento notai che la sua pelle era sul verdastro e i denti erano in realtà una fila di lamette messe una vicino all'altra. <<Il...tuo..Signore..?>> mi trovavo difronte un demone e senza armi, ero fottuto. Annui con forza e delle gocce di bava mi finirono sui vestiti. Rimandai giù un conato di vomito.<<Il Principe, l'erede del Male, di Lucifero!>> le cose erano peggiorate, troppo.
Il tizio che avevo davanti non era altro che un demone sbavoso ,che da quello che avevo capito era tipo un maggiordomo di uno dei tanti, suppongo, figli di Lucifero, l'incarnazione del Male, e che questo Principino aveva deciso di prendermi per non so quale motivo: fantastico!
Guardai il demone.
<<Cosa vuole da me?>>
<<Non lo so>> aveva sempre quel sorriso che mi faceva venire ancora più voglia di vomitare.
<<Come non lo sai?!>> mi alzai e corsi alla porta per cercare di aprirla ma niente. <<Fatemi uscire!!!!!>> continuavo a spingere contro la porta preso da un attacco di disperazione e rabbia.
Il demone iniziò a ridere come un pazzo e lo guardai terrorizzato. <<Tu e il tuo Principe s-siete ...PAZZI!!!>> stavo dando di matto ,mi accasciai a terra prendendomi la testa tra le mani.
Mi sembrava di essere tornato bambino.
Mi ricordo le stanze buie in cui mio fratello mi portava, mi ricordo le promesse che mi faceva, mi ricordo il suo tocco.. mi ricordo tutto.
Sussultai e alzai lo sguardo sul demone che era rimasto a guardarmi. <<Tutto bene umano?>> disse sghignazzando.
<<Certo ,lurida lucertola!>>
Ricevetti come risposta un sonoro ringhio ,ma lo ignorai. Dovevo tornare calmo, per ragionare sul da farsi.

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