Un nuovo inizio

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Anche se é passato molto tempo ricordo ancora come sono stata creata.... Prima ero il nulla ma poi pezzi di metallo e silicio presero a formare pian piano il mio corpo...e dopo un pò di tempo il mio essere fu completato e mi ritrovai in una teca di esposizione in Grecia più esattamente a Sparta 0.1
Insieme a una delle mie sorelle Ira, eravamo state costruite insieme come prototipi per far lanciare una nuova linea di mercato per la robotica: "il robot tuttofare"...ricordo i venditori che urlavano:-"Venite gente! Venite a comprare la nuova linea di robot tuttofare GAT! Questi nuovi gioielli della robotica sanno fare di tutto, lavare, stirare,costruire,spazzare, ma ovviamente signori sanno fare anche cose più interessanti! Come ad esempio possono anche essere usati in campo bellico e filmico! E per chi é curioso...anche in campo pornografico!"-:. Abbiamo avuto molto successo! Ma si sa il periodo di gloria dura poco... E dopo un paio di messi i clienti ci hanno buttati come si fa con un telefono vecchio appena esce il modello nuovo. In pochi messi ci hanno gettato me e le mie sorelle in una discarica di periferia, non me ne importava niente se cominciavo a prendere ruggine a erodermi o perdevo qualche pezzo l'importante e avere accanto Ira lei era l'unica cosa che mi faceva stare bene l'unica cosa che potevo chiamare "sorella". Stavamo lì una di fianco all'altra in mezzo alla spazzatura e a i corpi fracassati delle mie altre sorelle, sembrava tutto tranquillo finché lei non ci ha separate, era un'alta donna mascherata con un vestito che  ricordava vagamente quello di una suora, si era fatta accompagnare da altre signorine vestite in modo uguale, poi lei mi guardo dicendo:-"Questa qui è troppo rovinata."-: Poi posò lo sguardo verso Ira dicendo:-"Prendiamo questa é meno malridotta ci sarà utile."-:. Le altre sue coetanee presero Ira e la portarono in spalla fino ad un furgone dove la gettarono nel bagagliaio, non ho potuto fare niente per fermarlo, e così mi si aprì una frattura vicino alla cavità oculare e in quel punto cominciò a sgorgare una lacrima d'olio come se stessi "piangendo".
Passarono i giorni...ormai ero a pezzi "letteralmente" un mio braccio destro era staccato, la mano sinistra malfunzionante, la gamba destra usurata come la telecamera, e il resto del corpo era tutto ammaccato, volevo morire..ma non potevo. Dopo un'ora di solitudine e agonia, qualcuno arrivò, era un' uomo grande e grosso ricoperto da un grande impermeabile marroncino ed un cappello dello stesso colore, mi guardo dicendomi:-" Non preoccuparti penserò io a te"-: mi prese con se e mi se in macchina con lui poi mi portò a casa sua in Germania e lì mi riparò  modificandomi qualche parte del corpo che definiva "obsoleto", gli dissi che ero molto grata per lui dicendogli che lo avrei servito fino alla morte, e lui mi rispose:-"Ok basta che non mi svegli troppo presto"-:. Da ora in poi quella sarebbe stata la mia casa, un giorno con fare curioso li chiesi il suo nome e lui rispose:"-Se vuoi sapere il mio nome devi prima dirmi il tuo signorina!"-: Li dissi che il mio nome é Galatea, dopo averlo ascoltato disse serio:-"Il mio vero nome ormai non lo uso più, ma gli amici mi chiamano N.Zero."-:.

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