Harry è un modello molto conosciuto. Caspita se lo è!
Le case di moda molto spesso se lo contendono per fargli interi servizi fotografici, ma ultimamente lui si sente giù di morale. Non gli piacciono gli ultimi servizi realizzati, non lo soddisfano per niente. Lui dà la colpa al suo corpo, non si sente più a suo agio, soprattutto quando deve posare in intimo. Suo marito Louis, invece, ogni sera gli ripete che è solo a causa dello stress dovuto al troppo lavoro degli ultimi due mesi.
Louis è un fotografo, lavora per la Calvin Klein, è lì che lui ed Harry si sono conosciuti, proprio quando Harry doveva posare per la linea intimo uomo.
Louis lavora ogni giorno in contatto con modelle e modelli, aveva occhio per queste cose, quindi Harry sapeva che suo marito non lo diceva solo per confortarlo. E poi Louis non si faceva problemi a dire ciò che gli passava per la testa.
Perciò Harry avrebbe dovuto fidarsi delle sue parole, però la sensazione di disagio che provava sul set continuava ad assalirlo.Quella sera, dopo una giornata stancante di pose in intimo sul set per Vogue, Harry torna a casa con la solita espressione sconsolata.
Louis, appena lo sente entrare si alza e gli va incontro col sorriso sulle labbra.
"Hey amore! Era ora! Pensavo non ti lasciassero più!"
Harry si avvicina a lui e lo abbraccia lasciando andare un sospiro.
"Ciao Lou, c'era un po' di traffico e l'autista non si muoveva"
Louis, nonostante fosse più basso di Harry, stringe il marito tra le braccia.
"Stanco?"
"Un po'..."
Louis scioglie l'abbraccio e prende Harry per mano.
"È arrivato un pacco per te prima, penso sia il nuovo numero di Harper's Bazaar. Lo aspettavi giusto?"
Harry sospira sconsolato e si butta a peso morto sul divano.
"Boo..non mi va di vederlo"
Louis, con il pacco in mano pronto a scartarlo, alza un sopracciglio verso il riccio.
"Perché no? Sei anche in copertina!"
Harry scuote la testa abbassando lo sguardo.
"Ho detto che non voglio vederlo.."
Louis a quel punto, capendo di nuovo quale fosse il problema, poggia la rivista incartata sul tavolino davanti al divano e rivolge uno sguardo severo al marito.
"Okay Harry. Mi sono stancato. Sai ora che facciamo? Ci divertiamo un po' come solo noi due sappiamo fare" mormora con un ghigno di chi la sa lunga sul volto.
"No Lou non ho voglia di fare sesso!" Borbotta Harry imbronciandosi.
"E chi ha parlato di sesso?"
Harry alza un sopracciglio verso il marito, alquanto perplesso.
"Ah no?"
Louis lo prende di nuovo per mano e lo conduce verso la loro enorme camera da letto.
Harry e Louis possedevano un attico nell'Upper East Side, uno dei quartieri più ricchi e famosi di New York. A volte erano capace di perdersi dentro la loro stessa casa.
Appena arrivati in camera da letto Louis prende il telecomando dal materasso, e premendo il bottone al centro di questo fa calare tutte le serrande delle loro enormi finestre. Poi accende le piccole lampadine che tenevano sui loro comodini in entrambi i lati del letto.
"Mmh Lou? Che fai?" chiede subito Harry osservando ogni sua minima mossa.
Louis intanto aveva tirato fuori due foulard dal proprio cassetto, entrambi rossi, e li posiziona sopra le due lampadine creando così una luce soffusa a sfondo rosso.
"Spogliati, torno subito" mormora ad Harry andando a prendere la sua macchina fotografica che aveva lasciato in salotto, e tutto l'occorrente.
Harry lo guarda uscire titubante dalla camera, poi inizia a spogliarsi rimanendo solo in boxer. Appena vede tornare Louis viene subito attratto da una busta rossa che suo marito stava stringendo tra le mani.
"Mmh...mi spieghi le tue intenzioni, Lou?"
Louis poggia la macchina fotografica e la busta rossa sul letto, poi da questa tira fuori una serie di mutande nere e rosse con...il pizzo? Dove le aveva prese?
Poi ripone tutte le mutande sul letto e tira fuori dalla busta un cinturino di pelle nero, lucido, una benda di seta rossa e un cerchietto nero con due orecchie da coniglio cucite sopra....COSA?!
"L-Louis Tomlinson! Dove diavolo hai preso quella roba?!" Chiede Harry alzando di qualche ottava la sua voce.
Louis ridacchia divertito davanti l'espressione accigliata del marito e prepara poi la sua macchina fotografica.
"Ti ricordi quando in viaggio di nozze mi hai confessato che ti sarebbe piaciuto posare per me per un servizio un po' fuori dal comune? Bene, ho pensato che magari...uhm facendo questo servizio ti renderai conto di quanto tu sia ancora sexy e non ci sia nulla che non va in te. Fidati, posa per me."
Harry rimane fermo in mezzo alla stanza, non sapendo come comportarsi.
È vero, aveva detto una cosa del genere dopo una lunga sessione di sesso ma non credeva che Louis lo avesse preso in parola. Ma ormai come poteva tirarsi indietro? Ammette che la cosa lo eccitava, e non poco.
"Okay, poserò per te."
Louis sorride soddisfatto e gli mette tra le mani un paio di mutande con il pizzo nero. Harry prende le mutande in mano e le studia per qualche secondo per poi sfilarsi i boxer e infilarsi quel piccolo pezzo di tessuto in pizzo, che gli causava anche un leggero solletico. Si sistema poi le mutande rendendosi conto che gli calzavano perfettamente, e si lascia scappare un sorrisetto soddisfatto. Si dà una rapida occhiata allo specchio che avevano in camera e si rende conto che sembravano essere fatte proprio per lui.
Anche Louis lo stava osservando, e non faceva altro che complimentarsi con se stesso per la geniale idea.
"Allora piccolo, sali sul letto e mettiti sulle ginocchia, sfodera l'espressione più sexy che possiedi, tesoro."
Harry fa subito come gli dice il marito e si sistema sulle ginocchia davanti a lui, si mordicchia il labbro inferiore e guarda l'obiettivo con fare seducente, mentre si passa una mano tra i lunghi riccioli per spostarli da una parte della testa.
Louis fa un primo scatto, poi Harry si gira dandogli la schiena e si piega leggermente in avanti, mettendo in mostra il suo bel sedere sodo che Louis ormai conosceva a memoria.
Dopo qualche altro scatto, Louis gli fa cambiare intimo.
Ora Harry indossa un perizoma, sempre in pizzo, rosso, con un piccolo fiocchetto dietro. Louis poggia la fotocamera sul letto per poi prendere il cinturino nero di pelle, si mette davanti ad Harry e glielo lega intorno al collo sistemando la fibia argentata.
"Sei così sexy..." sussurra con un filo di voce facendo sfiorare le loro labbra.
Harry stava per sporsi e dargli un bacio quando Louis si ritira e ritorna alla sua postazione.
"Non ancora bimbo...prima qualche altro scatto."
Harry si ritrova a mugolare frustrato, ma alla fine si arrende al volere del marito. Si sdraia sul letto a pancia sotto, guarda da un lato mentre passava in modo provocante la lingua sul suo labbro inferiore e lascia che Louis gli scattasse qualche foto in ogni angolazione possibile. Poi Harry, iniziando ed eccitarsi sul serio, prende il cerchietto e lo indossa sistemando i lunghi boccoli. Si sistema a quattro zampe sul materasso e guarda Louis con un ghigno sulle labbra. Louis era davvero tentato a buttar via la macchina fotografica e a catapultarsi su quel corpo perfetto, ma per quello avrebbero avuto tutta la notte.
Poi Harry si sdraia e si rotola tra le lenzuola prendendo la benda di seta e mettendola tra le labbra. L'arrotola più volte tra le mani per poi leccarla mentre continuava a muoversi tra le lenzuola del letto molto lentamente, sempre con fare seducente, provocando l'obiettivo. Da vera pornostar.
Louis continuava a scattare ma ormai la sua erezione si era gonfiata talmente tanto che il bottone degli skinny rischiava di saltare.
Harry non può farne a meno di notarlo, così si avvicina a Louis gattonando e avvicina le labbra alla macchina fotografica.
"Hey Loulou...che ne dici di mettere giù questo aggeggio e di..." avvicina le labbra all'orecchio di Louis e gli sussurra "di legarmi con questa benda al letto?"
Louis si blocca di colpo, rimanendo senza fiato. Poi sorride sornione e lo guarda, "farai ciò che ti dirò io, coniglietto?"
Harry si passa di nuovo la lingua tra le labbra, per poi annuire.
"Sarò il tuo bravo coniglietto, daddy" sussurra in modo provocante.
Louis sta letteralmente impazzendo.
Lo prende dalla fibbia del collarino di pelle e lo tira a sé baciandolo con foga.
"Queste orecchie di coniglietto mi stanno facendo impazzire" sussurra Louis sulle labbra di Harry, che di risposta gli leva la macchina fotografica dalle mani e si alza andandola a posare su un mobile. Poi con una mano spinge Louis sul letto facendolo sedere per potersi sistemare cavalcioni su di lui. Louis porta subito le mani sulle natiche del marito, stringendole e palpandole in modo osceno, mentre lascia che Harry gli sbottoni la camicia. Una volta tolta, Harry si alza dalle sue gambe e si inginocchia davanti a lui prendendo a sbottonargli i pantaloni.
"Cosa vuoi fare, bimbo?" sussurra Louis osservandolo, con un ghigno sulle labbra.
"Voglio...mmh..." nonostante stessero intraprendendo un gioco erotico Harry non riusciva a nascondere l'imbarazzo nella propria voce.
"Vorresti succhiarmelo, amore?"
Harry annuisce guardandolo di sottecchi mentre fa scendere i pantaloni e i boxer di Louis fino alle ginocchia, liberando così la sua più che evidente erezione.
Louis sorride di nuovo, e annuisce.
"Okay, fammi vedere che sai fare, so che sei bravo, coniglietto."
Harry prende in mano l'erezione e piega il viso verso questa, lascia un bacio sulla punta per poi inglobarla interamente con la bocca. Inizia a fare su e giù lentamente, aiutandosi con la mano lì dove non arrivava con la bocca.
"Bravo bambino..." sussurra Louis passando una mano tra i suoi capelli ricci e accarezzando le orecchie sul cerchietto.
Non era di certo la prima volta che Harry faceva un pompino a suo marito, ma quell'atmosfera erotica faceva sì che fosse tutto nuovo.
Harry continua il suo lavoro, aumentando di poco la velocità dei suoi movimenti, Louis era già al limite, per questo non ci era voluto molto per farlo liberare nella bocca di Harry, il quale prontamente aveva mandato giù tutto.
Il riccio si stacca con un sonoro pop dalla lunghezza di Louis e si passa un dito all'angolo della bocca, togliendo la saliva in eccesso, senza distogliere lo sguardo da Louis.
Louis a quel punto si alza e finisce di sfilarsi completamente i pantaloni e i boxer di dosso.
"A quattro zampe. Sul letto. Ora." mormora in tono risoluto, senza nascondere l'eccitazione nella voce.
Harry in tre secondi netti, si ritrova sul letto, nella posizione dettata da Louis, che ora è in ginocchio dietro di lui.
"Cosa vorresti che ti facessi, coniglietto?" sussurra Louis mentre passa una mano su una natica di Harry, accarezzandola dolcemente.
"Quello che vuoi...sono completamente tuo" mugola Harry, con un'erezione fastidiosa tra le gambe e il cervello in tilt.
Louis continua a guardare e a toccare quel ben di Dio di sedere che suo marito si ritrova, che in quel momento era abbellito dal fiocchetto di seta attaccato al perizoma.
"Uhm...aspetta un secondo."
Louis si alza e riprende la sua macchina fotografica, si posiziona di nuovo dietro Harry e scatta una foto al suo sedere. Ghigna soddisfatto del suo scatto e ripone la macchina fotografica per concentrarsi sul marito. Si piega leggermente su di lui lasciandogli dei baci umidi e dolci lungo la schiena, come piaceva ad Harry, e lui lo sapeva benissimo, poi scende ancora fino alle sue natiche. Lascia un bacio su ognuna per poi afferrare il fiocchetto con i denti e iniziare a tirare per sfilare le mutande. Arrivato a metà coscia prende Harry per i fianchi e lo fa girare per metterlo sdraiato di schiena. Harry si lascia giostrare a piacimento del marito, con gli occhi lucidi di eccitazione. A quel punto Louis gli sfila completamente le mutande, lasciandogli addosso solo il collarino di pelle e il cerchietto tra i capelli. Ora erano entrambi nudi e la tensione sessuale tra i due iniziava ad essere davvero pesante. Bastavano pochi tocchi per farli impazzire.
Ma Louis non voleva andare di fretta come loro solito, si stava divertendo e voleva ancora giocare. Si alza di nuovo dal letto e prende dal suo cassetto una cravatta, poi si posiziona a cavalcioni su Harry.
"Dammi i polsi, piccolo"
Harry, nascondendo un piccolo sorriso, avvicina le mani a lui unendo i polsi e se li lascia legare. Poi Louis gli porta le braccia sopra la testa per legare il resto della cravatta alla testiera del letto in ferro battuto.
"Sei solo mio, coniglietto" sussurra Louis lasciandogli un bacio a fior di labbra. Harry lascia scappare un altro mugolio dimenandosi leggermente, l'erezione gli dava davvero molto fastidio.
"Lou..." mugola ancora.
"Sssh non fare il cattivo bambino, Harold" mormora Louis, con un ghigno divertito sul volto, mentre prende la benda di seta nera e la lega intorno al viso di Harry, coprendogli gli occhi. Gli lascia un altro bacio sulle labbra e poi uno sul collo, e ancora sul petto scendendo piano piano fino al pube del riccio. Harry si aspettava che ora Louis potesse soddisfarlo e togliergli l'erezione e invece lo sente avventarsi sui suoi capezzoli. Infatti Louis stava succhiando e mordicchiando delicatamente il capezzolo destro, inturgidito, mentre con una mano stuzzicava il sinistro. Continua questa lenta tortura per qualche minuto, con Harry che non riusciva a stare fermo, sull'orlo della disperazione. Poi Louis, decidendo di averlo fatto penare abbastanza prende la sua erezione in mano cominciando a fare su e giù pian piano. Harry, appena si sente circondato da quella mano peccaminosa, lascia andare un lungo gemito.
"Non venire, Harold."
Harry a quelle parole, si blocca per un secondo.
"No ti preg-" tenta di dire ma viene subito bloccato da Louis.
"Harold." ribatte Louis con voce decisa, ferma.
Harry a quel punto sospira frustrato, era legato e con gli occhi bendati, poteva solo che ubbidire.
"Okay..." sussurra.
"Bravo coniglietto."
Louis riprende a muovere piano la mano, ma questa pace dura solo pochi secondi per Harry, perché Louis lo gira di scatto mettendolo di nuovo a pancia sotto.
"Cazzo! Lou fa piano!" si lamenta Harry sentendo la propria erezione pulsare terribilmente.
Louis in risposta gli dà uno schiaffo, non troppo forte, su una natica, facendo mugolare nuovamente Harry.
"Non dire parolacce, Harold Tomlinson. O ti becchi un'altra sculacciata."
Harry si mordicchia il labbro inferiore e annuisce poggiando la testa sul cuscino. In fondo questa tortura iniziava a piacergli sul serio.
Sente di nuovo le labbra di Louis lungo tutta la sua spina dorsale fino a giù. Poi Louis prende le sue natiche tra le mani e le allarga, allora Harry di riflesso divarica leggermente una gamba per lasciargli maggiore accesso, capendo all'istante le intenzioni del marito. Infatti Louis sorride soddisfatto e si piega verso il fondoschiena del riccio per poi andare a stuzzicare con la lingua il piccolo orifizio di Harry. Arpiona con le mai i fianchi di Harry per tenerlo fermo, mentre continua a lubrificare con la lingua l'entrata del riccio, che sotto di lui inizia ad ansimare e a gemere di piacere.
Quando Louis pensa di averlo lubrificato abbastanza si allontana da Harry e lubrifica la sua nuova erezione con la propria saliva. Gira di nuovo Harry a pancia sopra, si porta le sue lunghe e snelle gambe sulle spalle e si allinea alla sua entrata.
"Lou...ti prego..." sussurra Harry in preda agli spasmi.
"Eccomi, coniglietto" mormora Louis per poi dare una spinta decisa ed entrare in Harry, bruscamente.
Harry inarca la schiena in modo osceno, lanciando un urlo di dolore. Louis rimane per due secondi fermo, aspettando che il riccio si abituasse a quella presenza dentro di lui.
Poi inizia a muoversi.
Spinte secche, decise, forti. Ed Harry geme e urla, il dolore trasformato ora in piacere, inarca di nuovo la schiena e va incontro alle spinte di Louis. Entrambi stavano sudando, abbandonati a quella passione sfrenata, a quella nuova esperienza che li aveva portati conoscere anche i lati più oscuri, a luci rosse, dell'altro. Entrambi avevano messo in pratica i loro sogni erotici. Non c'erano più censure tra loro.
Louis dà un'ultima forte spinta, e viene copiosamente dentro Harry, che, appena si sente riempito, viene a sua volta in un lungo gemito.
Louis rimane immobile per due secondi, poi lascia andare le gambe di Harry ed esce pian piano da lui, facendo fare una smorfia ad Harry.
Ora nella stanza si udivano solo i loro respiri affannati.
Poi Louis toglie la benda dagli occhi di Harry e slega i nodi della cravatta.
Harry, dopo aver riacquistato la vista, guarda Louis con un enorme sorriso.
"È stato...wow!"
Louis gli sorride compiaciuto, lasciandogli poi un umido bacio sulle labbra.
"Già..." mormora per poi stendersi stremato accanto al marito.
"Voglio vedere le foto..." sussurra Harry guardando il marito.
Louis acconsente e gli indica la macchina fotografica sul comodino.
Harry allunga il braccio e la prende, l'accende e va nella galleria. Scorre pian piano tutte le foto mentre si tortura il labbro inferiore con un sorrisetto sulle labbra.
"Allora? Ti piacciono, amore?"
Harry annuisce prontamente e lascia di nuovo la macchina fotografica sul comodino per poter abbracciare Louis. Quest'ultimo lo stringe a sé lasciandolo accoccolarsi contro il suo petto.
"Avevi ragione...è solo lo stress..." sussurra a quel punto Harry.
Louis annuisce, soddisfatto del suo lavoro, finalmente Harry aveva capito. Accarezza la schiena del marito e mormora "niente che del buon e sano sesso non possa risolvere."
Harry annuisce assolutamente d'accordo e si sporge per lasciargli un piccolo bacio sulle labbra.
"Ti amo Boo"
"Ti amo anche io babycakes."Buon #Larryversary a tutti :)

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"I'm completely yours" {L.S}
FanficLouis e Harry sono sposati. Abitano in un attico nell'Upper East Side, uno dei quartieri più rinomati di New York. Harry è un modello. Louis un fotografo. Harry ultimamente non è soddisfatto del suo lavoro, ma ci penserà Louis a tirarlo su di morale...