Ritorno inaspettato

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Amu e i suoi amici sono cresciuti: sono passati otto anni da quando Amu è entrata nel mondo degli shugo chara e ha conosciuto i guardiani.

Adesso a venti anni si ritrova con gli amici che formano delle bellissime coppie, ma lei si sente sola.

Tadase finalmente ha capito che il cuore di Amu è anni che appartiene a qualcuno, quello stesso qualcuno di cui la ragazza non ha notizie da anni e che non riesce a dimenticare.

Il biondo ha compreso che il sentimento che prova per Amu è solo amicizia; perciò quella sera decise di passare un po' di tempo con Yaya, l'eterna bambina anche a 19 anni; anche se prova un sentimento speciale per una sua compagna di classe che quella sera non ha accettato il suo invito.

Nagihiko, dopo mesi e mesi di arrovellarsi il cervello, finalmente si è dichiarato ad una imbarazzatissima Rima. Da quando ha trovato il coraggio per esprimerle i suoi sentimenti, Nagihiko ha chiesto a Rima di essere la sua ragazza.

Kukai invece rimane il solito, sempre a sfidarsi con Utau. Sono diventati davvero inseparabili, anche se ogni tanto capitano in situazioni imbarazzati; litigano come non mai però alla fine ridono felici.

Amu, lei non riesce ad essere felice, le manca una parte di sé, quella stessa parte che è sparita nel nulla quattro anni prima. Con un misero saluto in aeroporto e una singola lettera.

Quella sera aveva convinto gli amici a passare una serata al lunapark; quello stesso lunapark abbandonato dove l'aveva portata Ikuto otto anni prima. I ragazzi si stavano divertendo come pazzi, chi litigava, chi si guardava romanticamente e chi giocava e correva da una giostra all'altra.

Amu era seduta sulla panchina di fronte la giostra con le tazze girevoli, un posto intriso di ricordi che in quel preciso istante la facevano soffrire.

Voleva restare sola con i suoi pensieri, perciò aveva convinto i suoi quattro shugo chara: Ran, Miki, Dia e Suu, ad andare a giocare con i loro amici shugo chara.

Rimase parecchi minuti a fissare quella splendida tazzina rosa che girava davanti a lei, ricordando perfettamente ogni parola che Ikuto le aveva detto, costretto a sedere lì dentro; una lacrima scese sulla sua guancia. Il senso di perdita era devastante, però in quel momento ripensò a quando lui si era nascosto nella sua stanza e dopo la dichiarazione di Tadase, lui quella stessa notte le aveva confessato di essere innamorato di lei.

' Come ho fatto a non crederci? Era serio in quel momento, ed io sono riuscita a prenderlo in giro. Se potessi ritornare al giorno della sua partenza, non lo avrei lasciato andare via così, non dopo che mi aveva  ripetuto che mi amava.'.

Amu era sconfortata, i primi periodi della sua assenza, le sue notizie le arrivavano da Utau, con la quale aveva instaurato una bellissima amicizia. Poi anche a lei le notizie di suo fratello cominciarono a mancare. Ikuto non chiamava mai, non scriveva più, era come se fosse scomparso nel nulla. Solo una volta aveva chiamato Amu, tre anni e mezzo prima. Poi più nulla.

Amu non riusciva più a trattenere le lacrime, ma tra i singhiozzi una sola frase uscì dalle sue labbra, portata via dal vento: "Ikuto, dove sei".

Da qualche parte, sempre a Tokyo; Ikuto era tornato nella sua città di origine, dopo anni di assenza. Camminava per le strade con il suo violino sulla spalla e Yoru che gli volteggiava a fianco.

"ikuto ma Amu dove pensi che possa essere?", gli disse il suo shugo chara.

Ikuto era tornato da un paio d'ore e quando era sceso dall'aereo il suo unico pensiero era trovare Amu.

Aveva affittato un appartamento e ci era passato solo per posare le valigie, poi era uscito e giunto a casa di Amu aveva bussato alla porta, a casa non c'era nessuno, e il ragazzo venticinquenne adesso non sapeva proprio dove cerca Amu.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 30, 2016 ⏰

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