capitolo 1

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Era da 3 anni che non tornava a casa.
La sua vera casa.

3 anni vissuti nascosta nel futuro, ad osservarli. Osservare senza intervenire. Osservare e non poter fare nulla la guerra di hogwars, la morte di suo nonno, la sconfitta del signore oscuro e l'uccisione di tutte quelle persone che aveva osservato per tanto tempo, ci si era affezionata.
Si, Chiara Silente si era affezionata a qualcuno. Cosa che ritenevano tutti impossibile. I suoi occhi erano freddi, come i suoi capelli, grigi, bianchi.

Spenti.

Era tornata. Era pronta.
Emise un gemito di dolore.
Era ferita.
Lo scuarcio che aveva sul fianco era profondo, segno di una maledizione schivata appena in tempo. Segno della fine. Era tornata subito dopo la battaglia di hogwars. Subito dopo esser stata ferita, sapeva che non le rimaneva tanto tempo, ma doveva riportare le informazioni che aveva ricavato a suo nonno. Solo quello era il motivo che la spingeva a trascinarsi per il giardino di hogwars in piena notte, una notte di luna piena. Era rimasta orfana da bambina e da allora viveva con i suoi nonni ad hogwars, ma non le dispiaceva. Amava la sua casa.

Un ululato la fece sobbalsare.
"No, non ora..." sussurrò.
Ma la fortuna non era mai stata dalla sua parte.
Infatti da sotto il platano pichiatore, dove sapeva benissimo si sarebbe trovato un passaggio segreto, uscì un lupo, non un lupo qualunque, un lupo mannaro.
Era pronta a trasformarsi in animagus, una grande tigre bianca, quando arrivarono un cervo e un cane nero.
"Ma guarda tu... proprio loro mi dovevano capitare..." pensò.
3. 2. 1. Mattina.
Il lupo si ritrasformó in umano, sapeva chi era. Remus lupin.
Anche i 2 ragazzi si ritrasformarono e la gurdavano. Poi il buio.

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POVS SIRIUS

Ci aveva visti.
La persona incappucciata ci aveva visti.
Si vedevano solo gli occhi, grigi e azzurrini, che penetravano l'anima, ma avevano un nonsocchè di familiare,infondevano la tranquillità che solo silente era in grado di trasmetere.
3. 4. 5... i secondi passano e tutti non osano muoversi.
Poi svenì.
"Che facciamo?" Mi chiese Remus.
"James, va a chiamare silente e madama Bumb é ferita." Infatti il sangue che continuava a macchiare il mantello era senza dubbio il suo.
Mi avvicinai.

Le tolsi il mantello per vedere se era grave. La sdraiai e davanti a me c'e la più bella ragazza che ho mai visto.

Ha lunghi capelli biondi é magra ma non molto, é giusta, indossa una divisa con lo stemma dei grifondoro.

"Che succede??" Chiede preoccupato Silente con James, la McGrtannit e madame Bumb al seguito.
Mi sposto per lasciar vedere ma appena silente la vede si ferma.
La mcgrannit si poggia una mano sulla bocca.
"Chiara... no, non può essere Albus... lei non.."
"Tranquilla Minerva, è viva, ma è ferita gravemente.."
"Presto! Dobbiamo portarla dentro!" Esclama madame bumb.
La prendo in braccio a mo di sposa e la porto dentro. Durante il tragitto spesso sento sussurrare silente e la prof mcgranni.
"...missione...    ... guerra..."
" ...Mezzosangue...   ...voldemort.... ...viva..."
"...tornata....    .... indizzi...   suggerimenti... "
"... dici che...?  .... solo...  ...giratempo...."
Non ascoltai piu, ero troppo concentrato a guardare quello che la ragazza, chiara, teneva stretta in grembo.
"Pss, james!" Lo chiamai.
"Dimmi"
"Guarda!"
Scostai il mantello e anche lui la vide.
La mappa. La nostra mappa.
"Come fa ad averla???" Chiese frugando nel suo mantello.
"Non so.."
"Non è possibile.." infatti la mappa era al suo posto. Nella tasca di James.
"Ragazzi appogiatela qui."
La adagiammo sul letto.
"Guerra.... aiuto..."
"CHIARA!"
"nonna... cosa è successo?"
"Ti hanno trovata nel giardino cara."
Come se si fosse improvvisamente ricordata di qualcosa di importante si alzò all' improvviso.
"Nonno! Devo parlare con nonno! La guerra! Harry Potter! Voldemort! Morti, tanti morti! Peter minus! Piton é buono! Azkaban... 12 anni.. black... sirius black! Il padrino di Potter! Gli horcrux, devo distruggerli! i mangiamorte! Regulus black! Dobby! Fred weasley! Devo salvarli! Lui non voleva, cioé voleva ma poi ha cambiato idea! Regulus black! Nonno... silente morto! Draco, malfoy! Lucius, Narcissa, Bellatrix Lestrange! Devo..."
"Calmati. Cosa é successo?"
"Voldemort ha ucciso lily evans e james potter, ma non è riuscito ad iccidere loro figlio, harru, che ha trovato gli horcrux e li ha distrutti ma la guerra è inevitabile! Bé, io posso evitarla! Evitare la morte di dobby, severus piton, Fred weasley, ninfadora, remus lupin, sirius black, regulus black, e posso uccidere i mangiamorte e i traditori, come, lucius, narcissa, bellatrix, peter minus..sono tutti qui! Devo impedirlo! Devo distruggere gli horcrux!"
"Cara, calmati! Ci penseremo insieme..."
Silente, sbucato da non so dove ad essere sincero, abbracciò la ragazza, che se non ho capito male, sarebbe sua nipote.
"Dammi i tuoi ricordi... facciamo prima."
Un filo argentato uscì dalle tempie di chiara.
Guardai i miei amici, e solo ora realizzai.
"COSA VUOL DIRE?!? IO, REMUS, SIRIUS... MORIREMO TUTTI?!? E PETER?!?UN TRADITORE?!?" James é sull'orlo di un'esaurimento nervoso..
Chiara fece un gesto con la mano verso James e questo muoveva le labbra, ma da esse non usciva alcun suono.
Sielencio...
Ma senza bacchetta?

"Dobbiamo distruggerli nonno." Disse Chiara.
"Ora dormi, io e tua nonna andiamo a guardare questi ricordi..."
Uscimmo tutti dalla sala.
Ci stavamo per dirigere verso i nostri dormitori quando la voce calma e rassicurante di silente ci fece voltare.
"Seguitemi ragazzi."

"Come avrete capito, la questione vi riguarda... volete una caramella mou?" Chiese porgendoci una ciotola traboccante di quelle caramelle.
Rifiutammo... mi si era chiuso lo stomaco.
James era bianco, anzi, bianchissimo.
La mcgrannit se ne accorse perche gli disse:
"Prendi un biscotto, Potter."
"Chiara è da 3 anni nel futuro. Ora qui ho i suoi ricordi, spero che da cio che vedremo, riusciate a capire perche siete qui..."

Finimmo di guardare quei ricordi.
Cose assurde. Non potevo crederci. Qualcosa mi fece intuire che però James ci credeva, forse il fatto che svenne. Forse.
Remus guardava fisso nel vuoto, e aveva la atessa faccia che faceva quando io e James gli diciamo che lo studio non è importante, un misto tra: riluttanza, schifo, scetticismo e sbalordito.
Io non sapevo che faccia avevo ma avevo una grandissima voglia di...
"Vado ad uccidere Minus!"
Dopo averlo detto mi fiondai fuori dalla porta ma una volta scese le scale sbattei contro qualcosa, o meglio qualcuno: Chiara.
"Black! Fai attenzione!" Disse massaggiandosi il fianco.
"Dove vai? Dovresti riposare..."
"Io? Riposare? Sai almeno con chi stai parlando black? Fammi passare devo parlare con mio nonno..."
"Degli horcrux?"
La vidi sbiancare.
"Vi ha fatto..."
"Vedere i ricordi? Si. Ora se vuoi scusarmi, vado a spaccare la faccia a Minus."
"Bene. Vengo anche io, parlerò dopo con nonno."
Neanche il tempo di ribattere che estrasse la sua mappa e disse:
"Dormitorio maschile. Ovvio."
Ci diriggemmo insieme verso le camere.
"Dove hai preso quella mappa?"
"L ho creata io ovvio, poi voi l havete trovata nella biblioeca, dove l ho scordata prima di partire e ho dovuto prenderla al tuo figlioccio."
"Be, quando andiamo a distruggere gli horcrux?
"Cosa? Io lavoro da sola"
"Va bene... facciamo una gara? A chi arriva prima! Tutto é concesso! 3. 2. 1. Via!"
Mi trasformai in cane e iniziai a correre ma dopo pochi secondi una tigre bianca mi superò senza la minima fatica e vinse.
Mi ritrasformai.
"Potevi anche dirmelo che sei un animagus.."
Si ritrasformò.
"Tutto è concesso..." disse facendo la mia voce.
Scoppiammo a ridere.
"Quidditch" dissi alla sinora grassa.
"Mi dispiace ma la parola d'ordine é cambiata a mezzanotte. Sono le 4..."
Merda.
"Sono io'' disse chiara semplicemente facendosi vedere dal quadro. Quest ultima spalancò gli 0cchi.
"Perdonatemi signorina Silente. Non l avevo vista..."
Ci fece passare.
"Dove siete stati? E dové James?!? E remus?!?"
"Si io sto bene e tu evans? " feci ironico.
"E lei chi é?"
"Una che muore dalla voglia di farti smettere di urlare."
Evans stava diventando dello stesso colore dei suoi capelli.
"Fallo allora!"
Chiara fece come con james.
Mosse la mano e la evans smise di parlare.
"Ma urla sempre così?"
"No, solo quando é nervosa.."
"Ovvero..."
"Sempre." Conclusi io.
Salimmo al dormitorio maschile. Ora mi sarei vendicato.

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