E scrivere alla tenera luce
Dello schermo di un computer
Che proietta i colori dell'arcobaleno
Delle decine di fiori su di esso
È faticoso ed intimo, peròNon riuscirò più a guardarlo
Con gli stessi occhi di prima
Non dimenticherò mai la sua espressione
Le rughe vecchie e contratte sul suo volto
Arrossarsi per esprimere il suo pensieroPare orrendo anche solo a risentirne l'eco
Verso l'uomo più che il mondo abbia mai visto
Senza colpe, ma comunque colpevole
Di essere esattamente chi era
Proprio come me, malgrado nessuno lo sappiaNon oso chiedermi come possa
Anche solo essersi permesso di dire ciò
Che in un secondo ha sputato fuori
Dal suo piccolo e chiuso mondo
Che è arrivato addirittura a farmi odiareNon riesco a piangere o a disperarmi
Non so cosa fare o pensare, solo il vuoto
Quasi mi sento annullato, castigato
Dal suo sguardo fisso, proprio il suo
Che avrebbe dovuto amarmi come pochiMa dovrò farne a meno, semplice
E tentare di godere solo dei ricordi passati
Cancellando del tutto i presenti e i futuri
Fin quando non morirò, o lui lo farà
Fenderò il buio, smetto di cercare una luce
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Un campo pieno di paure - Poesie
PoetryCrescere è la più grande difficoltà che ogni essere umano affronta per tutta la durata della sua vita. Però si cresce, sempre e comunque, forse si diventa i peggiori nemici di se stessi, forse ci si apprezza per come si è, ma si cresce. E, pur sembr...