capitolo 3

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Mi vado a sedere al mio ultimo posto e "ascolto" la lezione di francese. Dopo 2 minuti mi sono già scocciata di ascoltare la lezione perciò inizio a disegnare sul banco.
Prof: signorina Hope anche a casa sua disegna sul banco?
Hope: e lei si fa gli affari suoi ?
Lei mi mette una nota e tutti si mettono a ridere. Prendo le mie cose e esco dalla classe sbattendo la porta. Nel corridoi "per caso" incontro josh perciò aumento il passo, lui vede che sto correndo e lui corre dietro di me. Io me ne accorgo quindi corro verso il bagno pensando che lui non potesse entrare, ma mi sbagliavo. Siamo solo io e lui in quel maledetto bagno. Stanno per scendere delle lacrime, ma le trattengo, non voglio che lui le veda, non mi sono mai fatta vedere debole e proprio ora non voglio farlo.

Pov's josh:
Mi accorgo che tra un po' inizia a piangere, ha gli occhi lucidi e rossi, do che non vuole farsi vedere debole, perciò apro le braccia, so quello che sta pensando ma nello stesso momento si stava avvicinando, la stringo forte a me e inizia a sfogarsi.
Josh: dai basta piangere! Dico dopo 5 minuti che lei è abbracciata a me. Lei si stacca da me con un sorriso: spento, triste e sforzato.

Pov's hope:
È la prima volta che qualcuno mi ha abbracciata mentre piangevo, mi asciugo le lacrime e per sbaglio mentre lo facevo si è abbassata la manica della felpa dove avevo i tagli, merda, gli ha visti!
Cerca spiegazioni, o meglio cerca di avere spiegazioni, ma non ci riesce perché suona la campanella e io sono uscita dal bagno correndo.
Vado in mensa e vedo tutti i ragazzi e le ragazze pranzare tutti insieme, io non mangio, non l'ho mai fatto, ma nonostante tutto sono una balena. Due minuti prima che suoni la campanella vado in bagno, mentre stavo andando qualcuno mi afferra per il polso verso un corridoio deserto, era josh cazzo, ora che cazzo gli dico. Mi fa mettere contro il muro e mi incastra, sono a 2 millimetri da lui, la tentazione di baciarlo è tanta, ma quella di essere respinta è di più, perciò non lo faccio, lo guardo prima negli occhi, poi involontariamente gli guardo la bocca, cazzo la bocca
[...]

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