Dear Finn

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Rachel lasciò cadere il telefono,incapace di dire qualcosa. Le mani le tremavano, il cuore batteva all'impazzata. In una frazione di secondo l'espressione di Kurt,che si trovava lì accanto,da incuriosita passò a preoccupata.

"Rachel!"esclamò:"Tutto bene?"

La ragazza aveva un nodo in gola,grosse lacrime cominciarono a rigarle le guance,mentre tutto ciò che riusciva a fare era fissare il vuoto.Kurt la chiamò di nuovo,ma il suono della sua voce sembrava ovattato,quasi fosse distante anni luce.

"È morto."riuscì a dire in un flebile sussurro.

"Chi?"

"Lui.Finn è...è morto."ripeté.

Kurt sbiancò,incapace di realizzare ciò che gli era stato riferito dall'amica.
"Che-che vuol dire?Come è successo?"quando vide che lei tremava la strinse tra le braccia:"Dio Rachel,vieni qui."

La sua voce s'incrinò a metà frase, mentre lacrime amare solcavano la sua pelle candida. Finn era suo fratello,la sua prima cotta. Non riusciva a capacitarsi come potesse essere accaduto proprio a lui.

"Dobbiamo tornare a Lima.Sai quando saranno i funerali?"

Rachel scosse il capo:"Dovremmo dirlo anche a Santana."

"Beh,direi che è un tantino impegnata con Dani.Sembra ci stiano dando dentro!"

Normalmente quest'affermazione avrebbe fatto sorridere Rachel,ma proprio questa volta non sarebbe successo.Si staccò da Kurt e andò nella propria stanza.Non aveva le forze di tornare a casa,questo era poco ma sicuro.Lima era piena zeppa di ricordi,la maggior parte di questi belli,ma che ben presto sarebbero diventati incubi ad occhi aperti.Lei e Finn si erano lasciati,ma in un certo senso sapevano che sarebbero tornati insieme,dopo che lei avesse finito di studiare alla N.Y.A.D.A. e lui fosse diventato insegnante.Ormai quelli erano sogni infranti,desideri irrealizzabili.La sua vita non sarebbe più stata la stessa.Finn le diceva sempre che una persona non si scorda mai,la si porta nel cuore.E aveva ragione,ma Rachel era già impaurita che ,un giorno,il ricordo del suo volto,dei suoi occhi dolci che la squadravano innamorati,sarebbe sfumato.Lei non voleva dimenticarlo,non avrebbe potuto.Ma la mente umana gioca brutti scherzi , si sa.Pian piano ,nel corso degli anni,sarebbe inevitabilmente accaduto.Rachel si asciugò le lacrime ,che ancora le bagnavano gli occhi.Finn avrebbe voluto che lei andasse avanti.Lo avrebbe fatto,in suo nome,in nome dell'indistruttibile sentimento che li legava.Perché Finn Hudson era , è e sarà sempre nei nostri cuori.

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Questo capitolo è in onore di Cory Monteith(1982-2013).So che è passato un bel po' dalla sua morte,ma una persona così stupenda non va mai dimenticata.Molti diranno:"Ma era solo un drogato..."e cose simili.No,Cory era una persona che nel corso della sua vita ha dovuto affrontare tante difficoltà.Anche lui è crollato,ad un certo punto,si è abbandonato ad alcuni vizi che lo hanno portato sulla cattiva strada e,in seguito,alla morte.Lui aveva smesso con la droga,con l'alcool.Aveva semplicemente smesso,ma quella sera del 13 Luglio 2013,ci ricadde.Non si sa né come né perché mischiò alcool ed eroina,ma non era un suicidio,sia chiaro.E' morto a causa del mix tra queste sostanze,lui non aveva intenzione di uccidersi.E' successo,stop.Ad ogni modo non ha tanta importanza come sia morto,il semplice fatto della sua scomparsa ad un'età così giovane(31 anni) è già abbastanza difficile da mandare giù.Bisogna pensare a come sia vissuto,a quanto bene ha portato nelle vite di tutti gli adolescenti che lo guardavano in Glee,nei panni di Finn Hudson.E' stato un esempio in quella serie,mi ha aiutata a credere di più in me stessa, ad affrontare le difficoltà con un sorriso beffardo in faccia e la musica nel sangue.Ecco perché ,nonostante abbia fatto degli errori,come tutti del resto,non va dimenticato.

Cory I miss you.

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