capitolo 1

47 2 0
                                    

Era il 21 Settembre 1965, il giorno della fine dell'estate passato su una panchina di un parco a discutere del sesso del bambino che portava in grembo. Lei, la donna che voleva a tutti i costi un bel maschietto.
Come finì quell'estate purtroppo finirono pure i suoi sogni..
Le foglie cadevano dagli alberi quell' 11 Ottobre e la donna, in compagnia dell'ostetrica, diede vita ad una bellissima bimba, io... Emma.
Erano lacrime di rabbia, quelle di mia madre, che segnò la mia vita sin da piccola.
Un anno dopo, felice, diede alla luce il suo "primo vero figlio" e lo chiamò Benedetto... Proprio come se fosse stata davvero una benedizione!
Era il prediletto ed io crescevo solo con l'amore di mio padre, che lavorando 18 ore al giorno, era poco. Anche Benedetto cresceva e con gli occhi di nostra madre mi vedeva come la pecora nera e di conseguenza mi trattava male. Non potevo giocare perché i giocattoli erano solo i suoi e così mi dilettavo con la fantascienza, inventando nuovi giochi e creando persino un amico immaginario, che però mi voleva bene.

Un'infanzia infelice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora