prologue.

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lost in the light, and i don't know why night is...

I'm the baddest, I'm the meanest, I'm the boss.

Sasha Banks non si sarebbe mai aspettata tutto quel successo nel giro di così pochi anni. Ad essere del tutto onesti, Mercedes non si era mai aspettata nulla nella sua vita. Aveva passato gli anni a sentirsi dire quanto fosse troppo esile e leggera per quel tipo di attività; "finirai per sentire il rumore delle tue ossa spezzarsi nel ring invece degli applausi degli spettatori" dicevano. E invece, ora Sasha Banks sollevava il suo titolo, il suo secondo WWE Raw Women's Championship. E con lo sguardo di chi aveva lottato per ottenere, la campionessa esibì il suo nuovo trofeo, facendo comprendere con una sola parola che nessuno avrebbe mai avuto l'onore di buttarla giù, di spezzarle le ossa, di svegliarla dal suo sogno più grande. « Sono la migliore. »

Redesign, Rebuild, Reclaim.

Seth Rollins non si era mai interessato in particolar modo a cosa accadeva alla divisione femminile della WWE. Onestamente, quasi nessuno ci aveva mai prestato troppa attenzione – dato che quelli che chiamavano match non erano altro che teatrini per esibire modelle con addosso decisamente pochi vestiti. Ma da qualche anno le cose si erano rivoluzionate: l'arrivo delle Four Horsewomen avevano cambiato le carte in tavola, trasformando quelli che un tempo erano meri spogliarelli in diretta in dei veri e propri incontri di wrestling. Vi era in atto una rivoluzione, e Seth ne era ben consapevole. Qualche anno prima era andato alla diretta di NXT con Corey; li avevano ingaggiati per fare i commentatori della serata – e si sa, avere lì la Superstar del momento prometteva un palese aumento di visualizzazioni. Fu in quel mercoledì notte che la vide per la prima volta fra le tante: capelli color ciliegia, sguardo perso e un fisico troppo esile per fare quel tipo di disciplina. Per entrare in quel mondo corrotto. "La uccideranno" fu il primo pensiero coerente che si insediò nella mente contorta del prescelto dell'Authority. Ma si sbagliò. La ragazza brillò di luce propria fra le tante presenti, e vinse il suo match contro quella che doveva essere Becky Lynch. Si chiese come una persona così fragile potesse infliggere tanto dolore a qualcuno di molto, molto più allenato e preparato. Perché sì, sapeva che Mercedes aveva poca esperienza – lo aveva letto nel fascicolo che Tom Phillips, il secondo commentatore, gli aveva dato per studiare le partecipanti di quella sera lontana. Fu in quel preciso istante che aveva compreso che ci sarebbe stata una rivoluzione.

Quella stessa sera, a programma concluso, Seth Rollins lasciò Corey nel backstage a parlare con Charlotte Flair, l'altro membro delle Four Horsewomen, e si diresse verso l'uscita – attraversando il parcheggio del palazzo. Il suo sguardo venne immediatamente catturato da una cascata infinita di ciocche rosse. « Per diventare Sasha Banks devi lasciare che Mercedes se ne vada. Per sempre » asserì lui, che sparì pochi secondi dopo proprio come era apparso nella vita della ragazza. Solo una frase, solo una manciata di secondi – e ciò le era bastato per mettere in dubbio tutto.

Mercedes si stava dissolvendo.

Colby era solo un lontano ricordo.

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