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Jungkook's pov

Dopo quello che era successo con Taehyung non ci parlammo per più di due mesi.
Avevo sofferto così tanto che quando ebbi scoperto il suo tradimento mi sentivo come se stessi per morire.
Ora però che il mio umore stava migliorando e che la mia ferita si stava cicatrizzando sapevo di poter ricominciare.
Proprio l'altro ieri diedi il permesso a Taehyung di mangiare al tavolo con me fino al punto di unire le nostre mani.
Il mio cuore in quel momento era quasi esploso e temevo mi potesse uscire dal petto.
Ora mi ritrovavo in camera sdraiato sul letto mentre fissavo il soffitto color bianco perla.
Mi ricordava tanto il mio appartamento e ogni tanto sorridevo ripensando a quei ricordi.
Improvvisamente la porta della mia stanza si aprì e mi ritrovai Tae di fronte con in mano alcuni suoi libri per il corso di Storia e Letteratura.
« Hai finito tutti i corsi della mattinata? » chiesi mettendomi seduto e accennando un sorriso sincero.
Volevo parlare con lui e riaquisire un rapporto tra noi due, lo amavo e anche se lo avevo perdonato non potevo già permettergli di avermi.
« Si, fortunatamente nel pomeriggio non ho nessun corso » rispose lui posando i suoi libri sul comodino e passandosi una mano sulla fronte sudata.
« Beh non ho nessun corso neanche io ...  »  sussurrai cercando di fargli capire che magari potevamo passare del tempo insieme.
Pensavo fosse almeno quel poco intellingente per capire cosa volevo.
« Ah bene ... potremmo ... andare al centro commerciale che c'è qua vicino che ne pensi? » chiese Taehyung sorridendo e aprendo il suo armadio afferrando una camicia e un jeans.
Ero felice del fatto che mi avesse capito così velocemente ma infondo dopo quattro anni doveva conoscermi perfettamente.
« Si certo, io devo uscire un secondo, ci vediamo davanti all'entrata dell'Università » risposi alzandomi e sistemandomi i capelli allo specchio.
« Si tranquillo vai pure »  disse Tae andando in bagno e chiudendosi la porta alle spalle.
Sorrisi vedendo con quanta serenità avevamo parlato poi uscii dalla camera camminando lungo il corridoio.
Mi misi le mani in tasca guardando le facce degli studenti che ridevano osservandomi con la coda dell'occhio.
Ormai andava avanti così da mesi, precisamente da quando Taehyung mi aveva tradito.
Per tutti ero diventato come si suol dire il "cornuto" di turno anche se cercavo di non farci caso.
« Ehi Jungkook » sentii una voce chiamarmi così mi voltai alzando un sopracciglio.
Davanti a me vidi un ragazzo un po' più basso di me, con i capelli di un biondo scuro e gli occhi molto sottili.
« Ci conosciamo? » chiesi grattandomi il capo.
« Oh no scusami, andiamo nello stesso corso di Storia dell'arte, comunque mi chiamo Jimin » rispose lui sorridendo così da fare assottigliare ancora di più i suoi occhi.
« Oh si, sei l'amico di Yoongi » dissi ridacchiando.
Yoongi lo avevo conosciuto per caso, ci eravamo scontrati al bar e poi da lì scoprimmo di avere alcuni corsi in comune.
« In realtà sono il suo ragazzo ma dettagli » continuò Jimin mentre le sue guance diventarono subito rosse.
« Mi sembrava in effetti che ci fosse qualcosa sotto, comunque come mai mi cercavi? »  chiesi mettendomi le mani in tasca.
« Ho saputo che ti stai riavvicinando a Taehyung e volevo dirti alcune cose su di lui »  rispose lui guardando in giro per il corridoio.
« Non voglio sapere niente, se devo sapere qualcosa me lo dirà lui, lasciami in pace » sbottai voltandomi e camminando a passo veloce così da farlo rimanere indietro.
Quando uscii dall'Università osservai le persone che mi circondavano e di Jimin fortunatamente non c'era nessuna traccia.
Evidentemente non gli importava più di tanto dirmi quelle cose.
Aspettai circa dieci minuti mentre i miei pensieri si facevano sempre più fitti nella mia mente.
Cosa sarebbe successo oggi?
E se per sbaglio o per volere ci baciassimo?
Sarebbe un errore oppure no?
Scossi la testa provando a liberarmi di tutte quelle domande fino a quando qualcuno strinse la sua mano nella mia.
Immediatamente alzai lo sguardo e i miei occhi incrociarono quelli di Tae.
« Pronto ad andare? » chiese sorridendo e indicando con la testa la grossa struttura che si intravedeva da lontano.
« Si Hyung » risposi annuendo e iniziando a camminare seguito da lui.
Non sapevo cosa sarebbe successo ma sicuramente questa giornata non l'avrei dimenticata mai.

Dear Diary 2 || VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora