C'era una volta, nel Regno Proibito, un re di nome Klaus. Era molto ricco e molto, molto avido. Voleva possedere gioielli, diamanti, tesori e ricchezze di ogni genere. Organizzò grandi importazioni di ori e denari provenienti dalle più belle zone del Regno. Ma ogni giorno voleva avere di più e si rivolse ai suoi stessi sudditi. Ordinò ai suoi seguaci di andare nelle case e nelle abitazioni dei suoi cittadini e di prendere con la forza qualsiasi cosa d'oro o gioiello che fosse, qualsiasi oggetto che avesse altrettanto valore lui doveva averlo. Ma tutto quello che già era riuscito a possedere fino a quel momento non gli bastava ancora e la sua malattia dell'avere peggiorò a tal punto da voler fruire persino di beni considerati umani delle persone, letteralmente. Per esempio, ciò che le donne ritenevano di più prezioso, come i loro figli e le loro case e ciò che gli uomini ritenevano prezioso per loro, come le loro donne e le loro terre. Ma ancora una volta, Klaus non seppe saziarsi e arrivò al punto di voler possedere quelle cose che stanno al di là del materiale: prezioso per gli uomini era la loro dignità, il loro onore, la loro fama, la loro felicità, il loro amore. L'evento fu così devastante che venne chiamato dagli annali il periodo del Grande Possedimento. Una ferita che rimase aperta e sanguinante a lungo. Gruppi di Ribelli si unirono e combatterono nella speranza di fermare Klaus ma, ahimè, era praticamente impossibile. Il re era sempre segregato nel suo castello e la sua armata reale era quasi invincibile, oltre che numerosa.
Finché non giunse il giorno. Quel giorno, re Klaus iniziò a sentire che, di nuovo, tutte quelle ricchezze non soddisfacevano il suo desiderio di avarizia. Allora si mise a pensare. Pensò che ciò che rimaneva di più prezioso agli uomini erano le loro stesse vite, ma poi se tutti morivano come potevano temerlo e come poteva lui goderne? Fino a quando si disse "Io sono il grande e potente Klaus. Possiedo tutto. Mi sono impadronito di ogni ricchezza esistente. Cos'altro mi manca?". Ragionò finché la risposta non arrivò da sola e con grande stupore di sé stesso disse: "Ma certo! Mi manca una regina, una bellissima regina. La donna più preziosa che possa esistere e con essa il suo prezioso amore. La sceglierò e la farò mia sposa". Presto i sudditi vennero a sapere della nuova idea del re e il panico si diffuse come un'epidemia. Tutti cercarono di mettere in salvo e di nascondere le loro donne e le loro giovani figlie, nella speranza di salvarle. Ma non tutto, forse, era perduto. Alcuni sapevano dell'esistenza di una giovane donna, una maga dai grandi poteri. Arien, il suo nome. Viveva tra le montagne, in solitudine, lontana da tutto, e si diceva fosse di una bellezza inimmaginabile. Era la loro ultima possibilità.
I poveri sudditi chiesero ai Ribelli di recarsi dalla maga per chiedere il suo aiuto. Lei accettò. Dopo aver visto la disperazione con cui viveva la gente e la suprema malvagità con cui Klaus regnava, con immenso stupore e paura di tutti, ella si offrì volontaria per andare in sposa al temibile re. Arien giunse a palazzo. Klaus vide in lei una donna bellissima e la paragonò a una creatura leggendaria, una dea in mezzo agli uomini. Ne rimase stregato. Vide poi nei suoi occhi del verde dello smeraldo, il luccicare dei più bei tesori di tutto il mondo e lo scintillio dello stesso sole riflesso sulle acque di tutti gli oceani. Era perfetta. Il re la fece sua e con la magia dell'amore di lei, egli placò la sua sete di avidità, restituendo ai cittadini i loro beni più preziosi. Con ciò, essi tornarono a vivere e un poco a sorridere, venerando e ringraziando ogni sera la maga per averli salvati. La grande ferita finalmente si cicatrizzò. Ma non a lungo restò così.
Dopo la morte di Klaus e di Arien gli eredi al trono che si susseguirono nelle generazioni, si ammalarono della stessa malattia del padre. La loro avidità crebbe a dismisura e tutto ricominciava. Così, in ogni nuova genesi di sovrani, i sudditi dovevano lottare insieme ai Ribelli per sopravvivere alla furia dei nuovi re e, nel frattempo, cercare colei, la Prescelta bellissima il cui spirito della maga antica ha incarnato in sé e con essa i suoi poteri. La Discendente, Futura, che andrà in sposa al sovrano e fermerà con il suo magico amore la sua ira, guarirà la malattia e porterà di nuovo la pace nel Regno.
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Gli Smeraldi di Eva
FantasySalve a tutti i lettori. Il racconto che vi presento ha un genere fantastico, molto semplice. Non è sicuramente un romanzo degno di una scrittrice di fama ma ho comunque fatto del mio meglio. Non elimino la possibilità che ritorni su ciò che già è s...