Gennaro non ha mai casa libera, per una serie di ragioni che vanno dal Amelia sta studiando al Mamma sta pulendo il salotto. Quando gli fanno sapere che tutta la famiglia andrà in gita dalla zia Maria (ignora chi sia la zia Maria, ma si fida sulla parola), decide che è la serata giusta per acculturare Alessio Iodice.
Non che Alessio Iodice sia stupido - è solo più stupido di lui. Gennaro ha una lista di film che deve assolutamente vedere, ma non c'è mai stata una vera occasione per obbligarlo. Ragion per cui, quel mercoledì sera lo accoglie febbricitante e con tre pacchi di patatine gusto pomodoro, ha già scaricato tutti i film sul pc e ordinato le pizze.Gennaro è pronto. Alessio un po' meno.
«Oh, se non ti piacciono i film che ho preparato, non ti parlo più» esclama, tirandolo per la manica della felpa. «Sono tutti i miei film preferiti e capolavori. Alè, hai capito? Capolavori»
Alessio non è convinto. Mica per cattiveria, è che Gennaro ha dei gusti strani (comunque annuisce. Ha paura di offenderlo). «Ma tra i film che hai scaricato, almeno quello da guardare posso sceglierlo io?»
«Ne guardiamo almeno due» borbotta Gennaro e annuisce tra sè e sè. «Tanto vai via tardi, che dobbiamo fare fino a stanotte?!»
«Si, abbuò» Alessio si gratta il mento, indeciso su come prenderlo. «Però li dovrei scegliere io»
Gennaro alza gli occhi al cielo «Marò, e comm si» lo spinge in cameretta e gli indica il computer portatile sul letto. Ha preparato una bella cartella che ha rinominato Alessio Iodice Project con tutti i film e i telefilm da guardare insieme, un paio di visual album compresi. Alessio sbuffa, però clicca comunque sulla cartella col suo nome e scorre i titoli per due minuti buoni, senza emettere suono.
«E allora? Che hai scelto?»
Alessio fa una smorfia e mugola qualcosa che somiglia a «Mi fanno tutti schifo»
«Che schifo, quanto sei ignorante» Gennaro fa una smorfia schifata e rabbrividisce. «Sei mio ospite e guardi quello che guardo io!»
«Non dovrebbe funzionare così, però» ribatte Alessio, per ripicca. «Manco mi hai dato occasione di...» spalanca gli occhi e piega le labbra in un sorrisetto divertito. «Facciamo una gara. Chi vince, sceglie il film»
«Che gara, scusa?»
Alessio fa finta di pensarci - anche se un'idea già gli ronza per la testa e al solo pensiero le sue guance avvampano colorando il suo viso di un rosso acceso (e pure le orecchie, soprattutto le orecchie, è esilarante come paiono andare letteralmente a fuoco quando è coperto da un velo di imbarazzo). Alza le spalle con noncuranza e «Una serie di obblighi» spiega, allargando le braccia «Io ti do una lista di cose da fare per forza e tu ne dai una a me. Vince chi la completa per primo e una cosa fatta bene, niente che viene lasciato a metà».
Gennaro sbuffa e alza gli occhi al cielo. Di certo non capirà mai ciò che frulla nella mente di Alessio. A volte ci prova, sul serio, ma poi si convince che quel ragazzo abiti davvero in un mondo parallelo fatto di convinzioni tutte sue e delle volte per nulla condivisibili.
«Non si può manco definire una gara» commenta, con un pizzico di acidità «Ja, e che tieni, dieci anni?».
Alessio inarca un sopracciglio - probabilmente nel tentativo misero di sembrare minaccioso o forse ammiccante, chi lo sa. «Per caso hai paura?» esclama «Perché in quel caso, io sarei automaticamente il vincitore e di quei film orribili non ne vediamo manco mezzo».
A tal punto, Gennaro lo fulmina con lo sguardo. Incrocia le braccia al petto, profondamente offeso - perché definire i suoi film preferiti come orribili è qualcosa che lo tocca nel profondo. «Non vinci manco se ti impegni» lo schernisce «Avanti, dove sono questi obblighi?».
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Dirty Game
FanfictionGennaro vuole acculturare Alessio e intende farlo con una lista di film da guardare. Alla fine della serata, non è sicuro che Alessio abbia bisogno di imparare altro. [smut]