Parte 1 senza titolo

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Ricordo bene quel giorno, nella primavera del 1357 ...ero imprigionato in un castello di Toledo e accusato di eresia. Torturato più volte davanti a dei preti con il crocefisso in mano che mi bisbigliavano preghiere incomprensibili. Mi avevano rinchiuso in una cella sotterranea infestata da topi e insetti di ogni genere e tutti i giorni all'alba venivo portato in un grande salone pieno di strumenti di terrore, creati per infliggere ogni genere di supplizio. Decine e decine di poveri disgraziati erano li, si lamentavano ,urlavano come dei pazzi e gridavano pietà ai loro sanguinari torturatori.Io quel maledetto giorno mi trovavo chiuso in una gabbia come un animale, con le mani rotte ,pronto per essere bruciato nel rogo e così chiamai Dio per avere il suo aiuto, poi lo maledii per tutto quel male.... per aver fatto torturare e bruciare mia moglie e le mie due figlie,davanti ai miei occhi, accusate di essere delle streghe ...... urlai il nome di Dio ,pregai anche il demonio poi venni colpito da un carceriere. Quando mi svegliai c'era un po di agitazione,venne portato il quel posto maledetto un nuovo prigioniero, nessuno sapeva nulla sul suo conto, era accusato di blasfemia perché gli avevano trovato nella sua sacca di tela un libro proibito sulla stregoneria. La mia gabbia si trovava a pochi metri dall'entrata e riuscivo a vedere bene da vicino tutta la scena. Il prigioniero che sembrava molto giovane sorrideva e il suo sguardo metteva i brividi anche ai carcerieri che gli fecero delle domande, senza avere delle risposte. Lo portarono dai torturatori, per farlo parlare e quando passo' a pochi metri alla mia gabbia si avvicinò e mi tocco le mani che sporgevano dalle sbarre poi andò verso il supplizio sempre sorridendo. Quello che avvenne dopo mi e rimasto scolpito nella memoria e nell' anima,come una macchia indelebile. Nessuna frusta,nessuna lama riuscì a farlo sanguinare,nessun fuoco poteva bruciare la sua pelle , nessuna acqua poteva farlo annegare.....era immortale e niente lo poteva ferire. Un gruppo di persone tra cui dei monaci e dei preti entrarono di corsa nella grande sala, per vedere da vicino quello che stava succedendo e il prigioniero sorrise di nuovo anzi,tratteneva a stento le risate. Dalla sua bocca uscì uno strano fumo nero e suoi occhi divennero rossi come la brace e parlo' in una strana lingua..... poi si scateno' l'inferno.Tutti i prigionieri si liberarono, strappandosi le catene ,senza alcun sforzo e assalirono i loro torturatori facendogli letteralmente a pezzi a mani nude, io che non avevo più il dolore alle mani spezzai le sbarre di ferro come se fossero ramoscelli e una volta libero mi trovai a faccia a faccia con un prete che riconobbi, era l 'aguzzino della mia famiglia . Ricordai di come prese per i capelli mai figlia, svenuta dopo le torture,di come gli aveva premuto il crocefisso sulle labbra e ricordo ancora oggi le sue parole " BACIALO E PENTITI!!" Ripetute all' infinito. Una furia indescrivibile prese possesso della mia persona e ammazzai il prete e tutti quelli che cercarono di fermarmi e alla fine tutti insieme mettemmo a ferro e fuoco quel castello maledetto. Per molto tempo camminai come un vagabondo,cercando di dimenticare gli orrori vissuti ,ma i volti delle mie figlie,di mia moglie contorti tra le fiamme mi apparivano sempre negli incubi. Con il passare degli anni mi resi conto di avere dei poteri, come quel misterioso prigioniero del castello ,non invecchiavo non mi potevo ferire e avevo una forza illimitata. Dopo questa incredibile scoperta ho sempre cercato di usare questi poteri per fare del bene, per un paio di secoli ho girato il mondo, per combattere le ingiustizie,per difendere i deboli ...ma poi ho smesso. Venivo sempre emarginato,mi chiamavano mostro, demonio, aborto della natura ..... non potevo farmi una famiglia,non avevo nessun amico e tutti avevano paura di me ,anche quelli che aiutavo. I miei poteri che in un primo momento mi facevano sentire come un Dio sono in realtà sono la mia maledizione.
Ho cercato in tutti i modi di uccidermi, ho partecipato a tutte le guerre sono stato nei paesi devastati dalle epidemie, ho ingerito i veleni più potenti ,ho visto da vicino un esplosione nucleare ma non è servito a niente,sono maledetto e per sempre.
Ecco questa e la mia storia e adesso puoi anche pubblicarla sul tuo giornale...la storia del pazzo che vive nella foresta che crede di essere immortale, l'ho già raccontata e la racconterò ancora...tanto nessuno mi ha mai creduto. Il giornalista spense il registratore vocale e vide quell' uomo allontanarsi e scomparire nella foresta. "BELLA STORIA PERO!" disse sorridendo "CI SI POTREBBE SCRIVERE UN LIBRO !" E mentre si incamminava verso la macchina sentì un urlo di furore e un grosso boato,provenienti dalla foresta. Quello che vide lo sconvolse per sempre , tanto che lasciò il suo lavoro per dedicarsi all' agricoltura fino alla fine dei suoi giorni..... e non racconto' mai a nessuno quello che aveva visto.....
Qualcuno o qualcosa nella foresta aveva sdradicato e lanciato un grosso albero in cielo con inaudita violenza, fino a farlo scomparire tra le nuvole!

IL DANNATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora