If I was perfect then this would be easy

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Le manette continuavano a raschiare contro la testata in ferro battuto del grande letto matrimoniale, un pungente profumo di menta piperita continuava ad annebbiare la mente del chitarrista mentre si faceva forza sulle braccia nella speranza di tirarsi su e liberarsi da quelle costrizioni.
Le manette erano strette e seppur le sue mani fossero sottili non aveva possibilità di sfilarle, non gli restava che tirare, serrare i pugni, mordersi il labbro inferiore a sangue e sottostare alle richieste del suo frontman.

Matt aveva un sorriso strafottente a imperlargli il viso, Brian percepiva i suoi stessi occhi smeraldini scrutarlo come se fosse un'essere raro. E gli piaceva.
Adorava quando Matt lo guardava in quel modo, come se altro non ci fosse che lui, lui e solo lui.
Pochi giorni prima Brian si era riscoperto geloso del suo cantante, quando capì di non poter rinunciare alla sua presenza, al suo sguardo puntato su di se.

Oltre lo sguardo di Matt, Brian, amava anche le sue labbra, carnose e adornate di un anellino al lato destro, quelle stesse labbra che ora gli percorrevano le scapole lasciando baci caldi e brividi freddi che creavano un mix perfetto per i sensi del moro mentre le grandi mani di Matt si posavano su ogni punto del suo corpo; lo toccava come se fosse un dannato. Matt stesso faticava a riconoscersi, aveva totalmente perso il controllo e tutto il suo buon senso dal momento stesso in cui venne a sapere la verità.

Un lamento sfuggi alle labbra di Brian e subito dopo la mano di Matt gli artigliò i capelli, costringendolo a piegare il collo all'indietro facendogli inarcare la schiena, Matt si chinò all'altezza della sua spalla e a Brian gli sembrò quasi che ringhiasse.

-Che ti avevo detto Brian?-, la sua voce era roca e canzonatoria, bastò a far tremare di più Brian.

-Mi fai male...-, mormorò appena il chitarrista e in risposta non ottenne altro che una risata sommessa.

Una risata così menefreghista da fargli quasi paura, non si sarebbe mai aspettato tutto quello, non avrebbe mai immaginato che Matt fosse così rude. Aveva aperto il suo cuore ad una persona che, a quanto gli sembrava, non lo meritava.
Eppure non riusciva a farsene una colpa.

Iniziò tutto pochi giorni prima...


UNA SETTIMANA PRIMA

Brian si trovava a casa sua anche quel pomeriggio, Jimmy era appena andato via munito di un ombrello, le chiavi della macchina e una lista di farmaci da comprare.
Pioveva da una settimana e grazie al freddo e a tutto il resto annesso a questo il giovane chitarrista si era preso la febbre. Jimmy per l'appunto aveva deciso di andarlo a trovare per vedere se si era ripreso, quando però lo trovò nel suo letto tutto coperto da vestiti pesanti e coperte di ogni tipo capì che stava ancora male, gli misurò la febbre e il termometro segnava 39 e mezzo. Inutile dire che Jimmy prese in mano la situazione, chiese a Brian quali farmaci gli servissero, gli mise un panno bagnato in fronte e gli lasciò dell'acqua sul comodino, per poi uscire di casa.

Brian continuava a tremare e a stringersi nelle coperte, aveva un dolore lancinante alla testa, era raffreddato e ogni movimento gli costava un dolore lancinante alle ossa, era l'unico del gruppo che come si alzava un minimo di freddo si ammalava, e si sentiva un vecchio decrepito nel dirlo. Erano ormai tre giorni che la febbre non decideva di passare e in quei tre giorni aveva mangiato poco niente, al solo pensiero del cibo il suo stomaco brontolò. Decise di tentare di scendere in cucina per prepararsi anche solo un misero panino, così scese dal letto a fatica e come si alzò in piedi ebbe un giramento di testa degno di nota, si portò una mano alla fronte e si strinse nelle spalle tentando di trattenere il calore portato dalla coperta, che si era messo sulle spalle.
Scese le scale tenendosi attaccato al muro e quando arrivò in cucina poté ritenersi fiero di se stesso, dandosi dello stupido subito dopo dato che in cucina la finestra sopra il lavello era aperta e portava tutto il freddo dalla pioggia e dall'Oceano, si affrettò a chiuderla e subito dopo sentì la porta di casa aprirsi per poi richiudersi velocemente.

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