"Ti riduci sempre all'ultimo secondo a fare cose che non si possono fare in cinque minuti".
Gliel'aveva sempre ripetuto sua madre, e lei non poteva che essere d'accordo, ma non riusciva o forse non voleva cambiare quel modo di fare.
Era il giorno di Halloween e come tradizione voleva realizzare una zucca con le sue mani.
Una di quelle vere.
Non l'aveva mai fatta e aveva deciso di dedicarcisi anche se in totale ritardo.
Oltre a quella, aveva una cena intera da preparare.
Quella sera sarebbe andato Robert a casa sua, quel nuovo ragazzo che conosceva da pochissimo tempo.
La cucina era addobbata accuratamente e minuziosamente, secondo un preciso criterio, con oggetti evocanti l'atmosfera "halloweeniana", come candele di diversi colori, nere blu e arancioni, disposte sia sul piano di lavoro della cucina, sia su dei mobiletti vicini. Diversi addobbi, come piccole zucche di carta pesta che decoravano la finestra, e alcune zucche di ceramica appoggiate sul tavolo e vicino al lavabo, tutte quante illuminate da una candela all'interno. Un foglio attaccato al muro adiacente alla porta di uscita indicava una festa che si sarebbe tenuta in paese.
Mancava solo la zucca che stava cercando di fare. Quella, l'avrebbe messa fuori dalla porta, così i vicini avrebbero potuto notarla.
Appoggiata al tavolo pieno di diversi tipi di cibi da preparare e alcuni biscotti a forma di piccole zucche da infornare, cercava di intagliare quell'ortaggio di dimensioni medie.
Non l'aveva preso troppo grande, non aveva voglia di impazzire più di tanto.
Tra una mescolata in qualche pentola e un'infornata di biscotti, intagliò la zucca per disegnarle occhi e bocca.
Fu proprio mentre tagliava con il coltello un piccolo triangolo che sarebbe stato l'occhio, che qualcosa di strano successe.
Una piccola gocciolina di colore rosso uscì dal taglio della zucca e scivolò giù verso la bocca.
La giovane donna fu attraversata da un brivido. Sembrava sangue e la scena era macabra considerando l'aspetto di quell'ortaggio con ancora solo la bocca e un occhio.
Analizzò l'interno e poté constatare che non c'era niente di rosso. La polpa l'aveva già tolta e in ogni caso era arancione.
Continuò con l'incisione dell'altra "cavità oculare" e la cosa si ripeté.
Una gocciolina color rosso sangue uscì dal "taglio" e scivolò giù fino al tavolo.
"Evidentemente le zucche fanno così. Non c'è poi troppa differenza da arancione a rosso".
La ragazza non ci badò e pulì quelle due gocce con un fazzoletto di carta, quasi come per evitare un contatto fisico.
Quasi come se fosse sangue di uno sconosciuto.
Decise di rendere la sua zucca più originale e invece di lasciarla intera la tagliò circa a metà, ovvero tolse tutta la parte dietro in modo che fosse accessibile facilmente per sistemarci la candela.
La trovò un'idea originale, in quel modo era possibile posizionarla vicino al viso e usarla anche come maschera improvvisata.
La sistemò orgogliosamente fuori dalla porta, con tanto di candela accesa.
Quando tornò dentro si accinse a preparare velocemente la cena, col terrore di fare qualcosa di non commestibile.
Robert sarebbe arrivato poco più tardi.
Era quasi buio.
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Don't watch through that fuckin' pumpkin!
Short StoryLa sera di Halloween, non guardare attraverso quella dannata zucca!