Fuori fa freddo, il cielo è scuro e niente mi invoglia ad alzarmi dal letto.
La sveglia,che ho rimandato già due volte, mi costringe ancora a lasciare il mio caldo rifugio per andare a scuola.
Dopo aver saltato la colazione come mio solito ed aver fatto una doccia di almeno 20 minuti, lavo i denti e mi vesto prendendo a caso dall'armadio i primi indumenti neri che trovo.
Cerco di domare i miei capelli con un elastico ma fallisco miseramente e mi arrendo alla loro volontà di sembrare più una criniera che una chioma.
Scendo al piano di sotto dove trovo mia madre già indaffarata a far brillare il piano in marmo della cucina e mi chiedo come faccia quella donna a non avere mai sonno.
Vorrei avere la sua forza di volontà.
"Buongiorno mamma"
Benchè io non sia solita parlare a questi orari,lei merita anche più di un buongiorno ogni tanto.
"Lauren, da quando hai appreso che di prima mattina si può anche conversare pacificamente con il mondo?" chiede lei fingendosi stupita.
"Gne gne gne, non sei divertente, volevo solo far finta di essere dolce"
Mi dà un bacio e i soldi per il pranzo e mi incammino verso la fermata dell'autobus, dove mi aspetta mia cugina Ally, maledicendo il freddo invernale.
Arrivo quasi correndo alla panchina, in tempo per vedere la mia bellissima e popolare cugina limonare con uno dei più richiesti giocatori di rugby della nostra scuola.
Nella mia vita non ho mai avuto una relazione seria, e di certo non sono mai stata una delle "popolari" della scuola.
Sono semplicemente una ragazza con le sue amicizie, poche ma buone, che non crede nell'esistenza di qualcuno capace di farla innamorare.
Quando vedo la coppietta separarsi, probabilmente per riprendere fiato dopo quasi due minuti di apnea, prendo Ally per un braccio trascinandola sull'autobus prima che parta.Non appena arrivo a scuola corro al mio armadietto e poi in classe, mannaggia a Ally e a quando mi fa arrivare in ritardo.
La giornata passa velocemente, non amo la scuola ma non mi pesa neanche più di tanto.
L'unica novità, a ultima ora, è l'arrivo di una nuova ragazza al corso di letteratura.Non avevo mai visto nessuna che riuscisse ad essere così bella anche con un semplice maglione extralarge e dei leggins, ma lei ha una bellezza talmente naturale e degli occhi così intensi che non necessita di vestiti raffinati o chili di trucco come le altre.
Dentro di me cresce ogni istante la voglia di conoscerla, tanto che al suono della campanella mi avvicino al suo banco senza nemmeno sapere come iniziare una conversazione.
"Ehm..ciao, sono Lauren, come ti chiami?"
La ragazza distoglie l'attenzione dal suo piccolo quaderno per posare lo sguardo su di me e rivolgermi un sorriso incredibile.
"Mi chiamo Karla Camila Cabello, ma per gli amici e le ragazze con degli occhi fantastici sono semplicemente Camila"
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Fidati di me. -Camren-
FanfictionLauren pensa che non esista qualcuno in grado di darle l'amore che si vede nei film o si sottolinea nei libri. E probabilmente è vero. Ma esiste Camila.