1.Totalmente invisibile.

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Salve a tutti, sono Giada, una ragazza di 17 anni che abita in una piccola casa di un paesino praticamente non calcolato da nessuno e con una famiglia principalmente piena di problemi.
Abito con mia madre e i miei nonni, i quali litigano perennemente, anche per la cosa più futile.
Mio padre non abita con noi, ma bensì a chilometri di distanza, ma si dà il caso che sia abbastanza mammone e stupido da abitare ancora con i genitori. Ancora mi chiedo cosa aspetti a prendersi un appartamento, ma ormai ci ho rinunciato. È un bel uomo: alto 1,90, magro, con i capelli lisci e castani scuri fino alle spalle, la barba incolta, gli occhi nocciola con delle pagliuzze verdi. Per la sua età pare decisamente più vecchio, ma questo solo per lo stress e per gli spruzzi di ciocche grigie tra il castano scuro dei suoi capelli.
Mia madre è una bambina un po' troppo cresciuta che si atteggia da donna vissuta e già formata, vantandosi di qualunque cosa sappia o dica, anche se magari è una sciocchezza e la cosa più sbagliata del mondo. Pensa sempre a se stessa e non sta con me e mio fratello quasi mai, poiché troppo occupata ad andare dietro a tutti gli uomini che ci provano, anche se dice di essere innamorata del suo compagno. Pff, come se non si sapesse quanti se ne è fatti. Forse ci provano tutti per il suo carattere da ragazzina allegra e sorridente, perché di aspetto non è poi tutto questo granché: è alta 1,65, decisamente troppo rotonda, con i capelli biondi ramato e delle ciocche fucsia qua e là (lo avevo detto che era una ragazzina troppo cresciuta, sbaglio?). I suoi occhi, però, sono bellissimi: sono grandi, di un castano talmente chiaro da sembrare color miele.
Mio fratello si chiama Leonardo, Leo per me e per i suoi amici. Credo sia l'unica persona capace di sopportarmi nonostante tutti i miei sbalzi d'umore e le urla contro. Ha 13 anni, ma ogni tanto mi chiedo se di testa sia più piccolo o più grande, poiché ha dei momenti di stupidità alternati a momenti di intelligenza davvero spaventosa. La mia teoria per ora è quella che sia sufficientemente intelligente da capire che fare finta di essere stupidi a volte aiuta a stare bene e a vivere le cose in modo sopportabile. È alto quanto me, castano chiaro di capelli, verde scuro di occhi(decisamente presi in eredità dalla mia nonna paterna) e troppo magro; in realtà penso sia molto carino, anche se gli occhi verdi potevo averli io.
Non credete che non voglia bene alla mia famiglia, solo che a volte sembrano semplicemente così diversi da me che non riesco a capire come io sia potuta nascere in questa famiglia. Tre caratteri completamente diversi uno dall'altro, che sembrerebbero non c'entrare niente tra di loro e che in realtà sono semplicemente delle mescolanze fatte a caso di DNA e purtroppo non collegate caratterialmente, ma solo fisicamente.
Poi ci sono io, la pecora nera della famiglia. Sono alta quanto basta per essere superata dai ragazzi, ma anche da essere tra le più alte della mia classe. I miei capelli sono lunghi fino a metà schiena, castani scuri come quelli di mio padre e mossi come quelli di mia madre. I miei occhi sono castani chiari, con delle pagliuzze più scure, il che li fa diventare più scuri o più chiari a seconda della luce. Sono magra, almeno credo, perché mi sono vista grassa per tantissimo tempo, che ormai non so più come definirmi: mi piaccio e basta.
Amo leggere libri, soprattutto quelli che parlano di amore o che ti impartiscono indirettamente lezioni di vita, ma anche le serie tv non sono male: TVD è decisamente il motivo per cui preferisco restare il sabato sera a casa che andare in discoteca.
Amo anche la fotografia e sogno di avere una polaroid da quando sono piccola, ma si dà il caso che nessuno abbia notato questa mia passione, perciò niente polaroid come regalo di Natale.
Il vero problema è che sono abbastanza intelligente da capire che la vita ti dà veramente poco e quindi passo sempre per una pessimista.
Sono principalmente troppo realista da sapere quanto le persone possano fare schifo, perciò me ne tengo alla larga il più possibile, tranne per quanto riguarda Alessia, la mia migliore amica a distanza conosciuta ad un concerto. Se non fosse per lei, sarei totalmente invisibile agli occhi di tutti oppure troppo sfigata e strana per essere frequentata dai miei coetanei.
Per fortuna, ho contatti con i miei compagni di classe solo per verifiche o compiti, visto che io li evito e loro evitano me.
Ora sembrerà che non me ne frega niente di essere ignorata da tutti, ma credetemi se vi dico che essere invisibili è decisamente la cosa più brutta che possa capitare: piangi, stai male, ti fai del male, urli, ma in silenzio, perché tanto sai che non cambierà niente se lo farai o no davanti a qualcuno.
Sono così asociale perché fin da piccola ho avuto dei problemi relazionali con gli altri, così da credere di dare fastidio a tutti.

Quest'anno le cose stanno per cambiare, perché ho deciso di diventare anche troppo visibile, di brillare, di far vedere quanto valgo.
Domani è il primo giorno di scuola e cambierà tutto, me lo sento.

LE STELLE BRILLANO COME TE.Where stories live. Discover now