La giornata finì anche quel 20 Giugno. Era passato un anno dall'ultima avventura vissuta da Apollo, Dio del Sole. Quella sera planò lentamente con il suo carro, creando così nel firmamento uno spettacolo di sfumature di colori incandescenti.
Atterrò sul terrazzo dell'Olimpo, seicentesimo piano dell'Empire State Building, New York. Scese dal carro e in seguito accarezzò il dorso di uno dei suoi quattro splendidi stalloni, i quali avevano trainato il mezzo. Li liberò poi dalle briglie e le corregge che li tenevano legati alla quadriga e gli animali, in completa autonomia, si diressero alle scuderie.Apollo si voltò verso il carro e, schioccando le dita, fece sì che si trasformasse in un Eastpak, che successivamente raccolse, dirigendosi nella sua stanza. Una volta arrivato, il Dio del Sole si fermò davanti allo specchio a rimirare la propria splendida immagine, per accertarsi di essere in ordine. Si avviò poi al salone centrale, dove tutti gli Olimpi erano già riuniti, seduto ognuno al proprio trono, eccezion fatta per Ade, il quale regnando sugli inferi aveva giusto una sedia di cortesia per le riunioni, ed Estia, che rifiutò a quest'onore sin dall'inizio dei tempi per la sua umiltà. Eos, invece, essendo una titanide, non poteva presenziare alle riunioni, perciò se ne stava nelle sue stanze.
-Finalmente, Apollo! Sei in ritardo!- tuonò Ares seccato- Ho fatto scoppiare guerre che sono durate meno di quest'attesa!
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The Golden Arrow and The Silver Bow
SonstigesSequel della mia prima storia su Apollo, intitolata "Memories of the Sunset". Questa volta il nostro beneamato dio del Sole si ritroverà in una nuova elettrizzante avventura, e non sarà solo. Oltre all'aiuto della cara Eos, sarà affiancato dalla sor...