Il Mio Compagno Di Bagno

rinizio scuola

Sono le 7:10 e la sveglia sta suonando...
Che palle, odio alzarmi presto,odio il lunedì e odio la scuola.
Mi chiamo Rachele, sono una ragazza di media altezza, ho occhi verdi e capelli lisci e castani, mi faccio sempre due treccine piccoline all'estremità dei miei capelli da legare dietro alla testa.
Nemmeno fossi una dea...
Ho un carattere difficile, ottengo sempre quello che voglio e se nn lo posso avere lo prendo.
Sono al 3° anno di liceo, ho 16 anni e sono nata il 17 Aprile.
Sono il sogno dei maschi.
A scuola fanno la fila, solo per me.
Nnt sentimenti, solo sesso.
Mi alzo dal letto e inizio a prepararmi.
Prendo uno dei jeans attillati neri che ho, una maglietta scollata rossa e un completino intimo rosso.
Aggiungo anche delle scarpe nere con il tacco.
Vado in bagno, mi lavo e vesto velocemente.
Preparo lo zaino mettendoci dei quaderni, l'astuccio e diario e esco di casa.
I miei nn ci sono o meglio, mio padre e mia madre si sono separi, mio padre ha perso tutto e si è suicidato quando io avevo 8 anni. Nessuno sa che mio padre è morto e che mia madre nn c'è mai.Mia madre invece lavora quindi in casa nn c' è mai, ma proprio mai, è una fortuna se viene un sabato di ogni mese. Sto con la domestica che pulisce e molte volte conversiamo.
Ho una casa di tre piani tante stanze e tante cose con la quale passare il tempo quando nn ho nnt da fare.
Sto raggiungendo la scuola, che è a due passi da casa mia.
Un fischio attira la mia attenzione
"Ehi rachele ma che bel culo che hai, dopo..."
"Fai la fila Alessio"
Alessio è uno dei tanti puttanieri che ci sono nella scuola.
Entro e già 10 mani si posano sul mio culo.
Anche se mi stanno eccitando, voglio rispetto cazzo!
"Rispetto cani!" dico io diligente.
Tolgono subito le mani e mi guardano imbarazzati.
Sarò anche un troia, ma se nn ho rispetto dopo avranno quelli che si meritano e io sono capace di fare qualsiasi cosa,QUALSIASI!
Nn mi considero troia, mi considero una ragazza che gli piace trombare che nn vuole RELAZIONI SERIE.
nessuno mi capisce, solo la domestica che ha 30 anni...
va be.
1° ora Algebra.
2°Storia
3°Filosofia
4° inglese
5°geografia.
guado il foglio preso  all'entrata.
Mi dirigo in classe, vedo un banco in più. Invece che 18, sono 19.
Ah, abbiamo una persona nuova, sarà una troietta che mi vorrà rubare il trono...
tutti si mettono al posto assegnato.
Abbiamo una tabella con la mappa dei banchi.
Io sono vicino a quella nuova, che ancora nn è arrivata.
Ora mi sente.
Io sono,diciamo, la regina di questa scuola e chi arriva in ritardo mi sente.
Nelle altre classi ci sono delle persone che mi danno i nomi di chi é arrivato in ritardo. È da ben 2 anni e mezzo che nn faccio una ramanzina e se questa troia nn arriva entro 6 min gli faccio una ramanzina che nn finisce più.
Inizia la lezione e questa zoccola ancora nn c'è.
Dopo 10 min, bussano alla porta della nostra aula.
Qualcuno entra, è un ragazzo, che si avvicina al banco accanto a me.
O-mio-dio nn è una troia,cioè femmina, è un maschio, piuttosto carino.
"Ciao"
"Ciao"
"Io sono Federico Buoni"
Ha gli occhi marroni chiaro,ma nn chiari  chiarissimi, e capelli castani scuro, muscoloso, alto e con uno stile da urlo.
"Ciao, io sono Rachele Mansuoli"
Ci stringiamo la mano. A quel bellissimo tocco mi sono parsi dei brividi lungo tutto il corpo, da lasciarmi a bocca aperta.
Lui avvicina un dito vicino alla mia mascella e  mi chiude la bocca.
Cazzo che figura di merda...
Si mette a sedere, posando lo zaino accanto al mio.
"Senti signor Buoni, nn accetto ritardi nella mia scuola capito?"dico
"Tua?'' Risponde
"Si,mia. Io sono la regina di questa scuola, nn è vero ragazzi?"
"Siiiii" dicono in coro i miei compagni.
Lui rimane di stucco e io
Mi concentro su la lezione, o almeno ci provo.
La lezione è iniziata da mezz'ora e la prof ci sta mostrando il programma dell'anno.
"pss, pss Rachele pss''
"mm…? Che c'è?"
"Dopo cosa c'é?"
"Tu mi hai distratto dalla lezione per chiedermi cosa c'è dopo?"
"Si"
"ma tu nn lo hai il foglio?"
"No, che è?"
scoppiamo a ridere.
" cmq Storia, c'è storia " dico controllando il foglio che bisogna prendere alla porta d'entrata.
Mi sorride in segno di ringraziamento.
Le prime 3 ore passano velocemente, mi mancano ancora due ore, che palle.
Ora c'è inglese. Almeno quello lo so. So parlare bene l'inglese.
"Ora c'è...?" Mi chiede Francesco posizionandosi dietro di me, guardando il foglio sul mio banco. 
Quella sua posizione la trovo piacevole...
"Inglese" dico con un filo di voce
"grazie bambolina". Dice mettendosi a sedere.
Alessio si avvicina a me e, strizzandomi, le tette mi bacia,poi dopo due minuti ricevo altri 3 baci da Riccardo, Flavio e Pedro, che mi toccano delle parti intime del mio corpo. Sempre alla vista di Federico
Mi siedo.
l'insegnante ancora nn c'è e i miei compagni urlano.
"ooooooooh mettetevi tutti a sedere e restate in silenzio!!! " urlo io.

il prof arriva e iniziamo velocemente la lezione.
Il prof come 1° giorno di scuola ci ha messo un film in inglese, che per domani bisogna riassumere.
Vedo Federico che, al posto di ascoltare, si gingilla con le penne.
"Francesco pss Francesco" dico sottovoce
"si?" Dice distraendosi dai suoi giochini.
"Ascolta, se nn stai attento ora,  come pensi di riassumere il film?"
"Anche se sto attento nn riuscirò a farlo lo stesso"
"Perché?"
"Nn so l'inglese..." dice abbassando la testa, in segno di vergogna.
"Ce qualcosa che nn va signorina Mansuoli?" Dice il professore interrompendo la lezione e il film.
"No, solo che Federico nn ha ben capito il film prk nn sa bene l'inglese e si sta concordando un incontro per oggi pomeriggio per aiutarlo a capire meglio l'inglese!" Dico con molta fierezza.
Annuisce e continua con il film.
"Allora, oggi ci vediamo a casa tua, sempre che nn sei occupato... questo è il mio numero di telefono.'' Nn è venuto nessuno  a casa mia, nessuno sa della morte di mio padre e quando ci penso divento triste.
Annuisce e seguiamo la lezione. Lui ,per quanto possibile, si sforza di comprendere.
Le due ore ormai sono finite e il 1° giorno di scuola ormai è andato.
Mi preparo per andare via, quando Francesco mi ferma e mi dice "grazie, a dopo!"
Annuisco e esco di scuola.