Capitolo 1

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Non ci capisco molto di tutto questo, gente che corre, gente che ammazza, gente che ruba...

A volte mi chiedo come sarebbe migliore il mondo se ogni persona fosse come il mio papà; un uomo che ogni sera torna a casa con le mani sporche di lavoro e quell'odore di cantiere che è lo stesso che si sente quando mamma mi porta a fare la spesa in paese, un uomo che nonostante tutto si alza alle cinque del mattino per lavorare e tornare poi alle diciannove e cenare con noi tutti insieme.

Davvero non ci capisco molto, questo sistema ha qualcosa che non va, perché non tutti i bambini sono fortunati come me ad avere sempre la cena a tavola ogni giorno e non riesco nemmeno ad immaginare una vita migliore di questa, anche se sembra che esista, e me ne accorgo da come mi parlano i miei amici di scuola, mi chiamano pezzente, mi dicono che non diventerò mai nessuno e che la mia casa puzza... Io tutto questo sinceramente non lo vedo, e mi sento offeso da quelle accuse perché non permetto che si parli male della mia famiglia.

Purtroppo sono minuto, basso e ho molta paura nell'affrontare i miei compagni perché non voglio che i miei genitori si debbano preoccupare anche di me quando hanno già i loro mille pensieri per la testa ogni giorno, quindi lascio correre e faccio in modo che quelle parole siano parole di affetto nei miei confronti.

Magari a quest'eta non sono nessuno per sapere cosa sia la vita, l'amore o cose del mi reputo di gran lunga più intelligente delle persone della mia età, e non lo dico perché sono permaloso, tutt'altro mi sento modesto da questo punto di vista... Noto nelle azioni degli altri una certa incoscienza e davvero io ci provo a rendermi partecipe, perché voglio entrare a far parte dei loro circoli viziosi in modo da togliere quelle nomine che mi sono guadagnato nel corso del tempo.

Mi reputano strano, apatico, asociale, ma io non sono tutto questo o, almeno, non sento assolutamente di esserlo. Chi dice che una se una persona a volte vuole restare da sola in pace ad ascoltare buona musica è apatica? Chi lo dice che se una persona odia tutti è asociale? No vabbé scherzi a parte io non odio tutti, solo che quei pochi che mi stanno simpatici non ricambiano i miei sentimenti.

A me piace ascoltare, mi piace ascoltare tutto, partendo dal più grande silenzio intercontinentale di un canyon fino al trambusto urbano di tutti i giorni, basta che non ci siano voci di persone che mi ronzano nella testa continuamente. Nei suoni trovo un certo fascino, un fascino che non so esprimere con certezza perché mi rilassano ma allo stesso tempo mi ispirano sempre più domande da pormi per poi cercare una risposta, perché, amici miei, la vita è la più grande incognita di tutto, c'erano, ci sono e ci saranno per sempre domande a cui nessuna persona morta, in vita o embrione potrà mai rispondere. E' tutto un immensa incognita. Qualsiasi cosa voi facciate, qualsiasi persona sosterrete, qualsiasi discorso sottolineate, qualsiasi cosa insomma.. ma ricordate, seppur non lo vediate o che non lo sentiate, da qualche parte in questo universo, ci sarà sempre qualcuno che puntualmente ti critica, SEMPRE.

Perciò qualunque crimine o bene che voi commettete, sta a voi decidere, ricordate che qualcuno dietro l'angolo è già pronto a puntarvi il dito tra gli occhi per dirvi "non si fa così".

Questo è uno dei primi segreti che dovete sapere sulla vita, cioè: sappiate accettare ogni critica e ogni giudizio, da tutti, ma la vostra forza deve stare nel modo in cui assimilate quelle parole, per poi trovare il miscuglio giusto che vi farà stare bene con voi stessi.. agite d'intelligenza, giocate d'astuzia che a giocare sono bravi tutti, ma a vincere, son pochi.


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