Capitolo 2

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Ines era arrivata con un quarto d'ora di ritardo per via del grande traffico alle porte della capitale.

Ritornate al vecchio appartamento di Victoria sistemato nuovamente dopo essere stato chiuso più di un anno le faceva un certo effetto.

Lo guardò, notando come non fosse cambiato sostanzialmente niente.

"Mi sembra di tornare indietro di qualche anno.." commentò sorridendo.

"Fa un certo effetto ma poi ti abitui...è pronto il caffé.. Cesc dov'è?"

"Si è fermato a Valdebebas a salutare gli altri..."

Victoria preferì non chiedere né aggiungere altro, era meglio evitare con tutte le sue forze di parlare di cose e persone soprattutto che avessero a che fare con "Valdebebas".

"Capisco.." disse passandole la tazzina di caffé seduta una vicino all'altra sul divano.

"Arriva per cena. Così abbiamo tempo di parlare un po'..." si guardò poi intorno sospirando. "Dov'è la mia bellissima nipotina?"

"Sta dormendo, ci ho messo mezz'ora per farla addormentare.." si fece subito seria in volto.

L'unico momento in cui Sofia piangeva o si lamentava era quando era troppo stanca e non riusciva ad addormentarsi. Sin da quando era appena nata Victoria non era mai riuscita a farla addormentare senza piangere, mentre Sergio ci riusciva perfettamente. Bastava che la stringesse a sé e la cullasse lentamente per due secondi e la bambina cadeva addormentata come se nulla fosse.

Ci pensò in un rapido flash, uno dei tanti che durante il giorno la tormentavano.

"A che pensi?" domandò Ines cogliendo la sua inquietudine.

Victoria posò la tazzina sul piattino che teneva sulle ginocchia. "Nulla. Allora stasera hai deciso cosa vuoi fare?"

"Ho chiamato Sara e Iker. Loro ci sono."

"Fantastico. Ordiniamo qui vicino e mangiamo tutti qui insieme in nome dei vecchi tempi!!"

Ines si morse un labbro pensandoci. "In verità abbiamo prenotato...Cesc ha un amico che ha aperto un locale qui vicino e...così andiamo tutti ok?"

"Tutti?" disse Victoria il cui sesto senso non sbagliava mai.

Ines sorrise. "Tutti...noi." fece rassicurante.

Victoria provò a non pensare al peggio, Ines non avrebbe mai potuto invitare Sergio a tradimento perché sapeva che lei sarebbe stata contraria e non sarebbe mai venuta.

"Ma davvero non saresti pronta a...incontrarlo di nuovo?" disse attenta a non nominarlo.

Victoria la guardò negli occhi. "Prima o poi lo incontrerò, lui viene a prendere Sofia da mia madre, e abbiamo una figlia in comune.. però...non voglio vederlo se non se strettamente necessario. È già difficile così..." confessò nel silenzio della casa che si era fatto improvvisamente pesante.

"Immagino. Insomma se capitasse a me..ti capisco davvero Vicky, lo sai. Io lo faccio perchè..infondo sono convinta che tutto passa e che si sistemerà."

"Non so quanto abbia la forza di sistemare le cose."

"Non necessariamente lo devi fare tu." sorrise Ines prendendole la mano.

Victoria sospirò guardandosi intorno. Non si era ancora abituata a vivere di nuovo lì, da sola.

Non la sentiva come casa sua quella, non più. Fissò un punto nel vuoto riprendendo a parlare.

"Come si chiama il locale?"

"La Paloma."

"Suona come un club latinoamericano.." commentò provando a sorridere.

Nuestro amor será leyenda (II parte) || RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora