Capitolo 1

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LUKE
Era ormai più una settimana che aspettavamo il nuovo ospite. Io e mia cugina eravamo impazienti; vivevamo in una città non troppo affollata, una di quelle in cui tutti conoscono tutti. I forestieri erano i benvenuti dalle nostre parti.

Il mio nome è Luke, ho 16 anni e abitavo nel Villaggio Antico, al centro di una grossa valle. Vivevo con mia zia e mia cugina, Maggie. Ci eravamo offerti a ospitare un ragazzo (o ragazza, non era specificato) finchè la sua situazione non si fosse ristabilita. A scuola, ormai, lo sapevano tutti e, quando passavo, mi davano delle pacche sulle spalle, chiendendosi che tipo sarebbe stato questo fantomatico ospite. Il problema era che si faceva desiderare: avevamo aspettato a lungo prima che arrivasse.

Era un sabato pomeriggio. Ero in camera mia a fare i compiti, e sento Maggie ruzzolare giù per le scale ed entrare nella stanza con un gran baccano.

<HEEY!!> mi gridó nelle orecchie.

<Che c'è, birbante? Sono occupato!>

<Scusa, ma è più importante questo! Guarda alla finestra!> disse, dirigendosi, appunto, alla finestra.

La raggiunsi e seguii il suo sguardo: una persona era sotto la porta, che ci guardava con affare curioso. Sia io che Maggie ci precipitammo alla porta, per poi fare a gara a chi apriva per primo.
Ci ritrovammo davanti una persona abbastanza... strana: era una ragazza; indossava dei vestiti scuri, decisamente troppo larghi per lei, i pantaloni le arrivavano sotto le scarpe e le manice le coprivano completamente le mani. Il volto era quasi completamente coperto da una spessa sciarpa azzurra; l'unica parte del viso che si vedeva erano gli occhi, grandissimi e rossi, di un rosso scuro, come quello delle ciliegie più mature. Ma il tratto più particolare erano i capelli: assomigliavano a una massa informe e disordinata, le coprivano tutta la schiena ed erano di un colore innaturale, anch'essi, rossissimi, simili al fuoco. Di altezza mi arrivava circa al mento e dava l'impressione di non aver mangiato per un periodo lunghissimo.
Tese la mano: aveva anche dei spessi guanti. La osservai ancora per qualche istane, e mi decisi a stringerle la mano.

<Sono Kim, piacere.>

Aveva un tono di voce acuto e tranquillo, che non rispecchiava affatto il suo aspetto patito e stanco.

<Io sono Luke, e lei è Margaret> dissi, indicando la mia cuginetta.

<Chiamami Maggie!> aggiunse subito, sorridendo alla rossa.

Lei ricambió il sorriso, anche se non si vedeva bene per colpa della sciarpa. A quel punto arrivò anche mia zia, che la fece entrare e la condusse in soffitta, la sua camera.

<Piacere di conoscerti! Sul letto c'è un cambio di vestiti. Se vuoi ti aiuto a pulire la stanza.>

<No, la ringrazio, faccio da sola.> disse entrando e chiudendosi dentro a quella che sarebbe diventata la sua nuova stanza.

La zia ci prese per i polsi e ci trascinó in cucina.

<Allora...> cominció <vi devo spiegare alcune cose: Kim è arrivata dal Villaggio Della Frutta->

<Che cosa?! Così lontano?!> la interruppe Maggie.

<Shh lasciami finire. Stavo dicendo: è arrivata da molto lontano e non ha passato un bel periodo prima di partire. Quindi le domende di questo tipo sono V-I-E-T-A-T-E. Chiaro?>

<Sì...> Maggie era evidentemente delusa.

Io non risposi, indifferente. La zia notó la cosa, e mi riprese:
<Ehy!> disse, <visto che sei così contento, vai su e dai una mano a Kim!>.

Demon BloodWhere stories live. Discover now