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Non riesco ad addormentarmi, la fodera del letto mi pare pesante e che mi incolli senza più farmi andare. Ho il telefono in mano, tremante: Apple non l'ho più vista, dopo ieri, e mi sono preoccupata tantissimo fino a quando non mi ha mandato uno strano messaggio: Non cercarmi, non provarci, vivi la tua vita senza di me, io l'ho solo rovinata.
Mi scende una lacrima, bagnandomi la guancia. Non riesco a crederci, Apple è la mia migliore amica, è quella a cui confessavo tutto, è la migliore! Raven, la sua compagna di stanza, dice che l'ha vista solo la mattina presto andare via con un cappotto di pelliccia, neanche sintetica. E poi alle lezioni non c'era.
Ho paura per lei. È mezzanotte, ma so che la persona che sto cercando non dorme, a quest'ora.
Mi vesto velocemente e cerco di aprire la porta senza svegliare Ash. La guardo dormire beatamente e un po' la invidio. Ricaccio tutto dentro e chiudo la porta. Non c'è nessuno, perfetto!
Oltre al freddo che manco i Grimm, non c'è nulla di sbagliato.
Proseguo lentamente verso i sotterranei, e istantaneamente mi ricordo di ciò che ho dimenticato: la torcia! È ora come faccio, io ho il terrore delle creature notturne e del buio in generale! Sto quasi per retrocedere, quando sbatto su qualcosa. Qualcuno. Ed è un qualcuno... famigliare.
Mi giro e vedo... Giles Grimm?
-Signorina Beauty, che ci fa qui? A quest'ora, poi.
Si guarda intorno con aria curiosa.
-Signor Grimm, mi scuso se può sembrare strano, ma ho il bisogno di parlare con lei!
-Lo sa che a quest'ora non potrebbe, teoricamente?
Mi guarda con aria severa, truce. Rabbrividisco.
Dopo si addolcisce un po' e ride.
-Perché ride, signore?
-Ah, ti stavo prendendo in giro, mia cara. Anche io, alla tua età, facevo così, disobbedendo a mio padre! Milton faceva sempre la spia, però. L'ho perdonato, alla fine.
-Capisco. La ringrazio per avermi salvata. Volevo solo chiederle se per caso avesse visto Apple White. La figl...
Si rabbuia un po'.
-Oh sì, certo, la conosco, la futura Biancaneve. Mi ha tormentato, con i suoi disturbi riguardo il libro dei destini!
Sorrido un po'.
-Lei fa così, è molto preoccupata per il destino, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti.
-Mi dica, che vuole che le riveli sulla bionda meravigliosa?
-Solo se l'ha per caso vista, in questo giorno.
Mi stringo sempre di più nel cappotto. Lui come fa a stare bene con solo la sua maglietta sbandata? Rabbrividisco solo per questo.
-No, no. Non mi pare, no. L'ultima volta l'ho vista insieme al ranocchio, sì, il futuro Principe Ranocchio.
La mia mente e i miei pensieri si fermano un attimo.
-H-Hopper Croakington? Ne è, ne è sicuro?
-Si, sono vecchio, ma i miei occhi ancora funzionano!
Guarda distratta manette l'orologio al suo polso, mentre io guardò fisso un punto a caso. Non posso crederci.
-Ora scusami, mia cara, ma devo lasciarti. Mi chiamano, i miei libri.
-Grazie. Comunque.

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Non riesco a tornare a dormire, non ce la faccio. Troppi pensieri mi assillano, non mi lasciano in pace. Hopper, quell'Hopper, quello gentile, educato, timido, quello innamorato di me: c'è ancora, o è morto?
Ho sempre amato camminare sotto alla luna, è oggi particolarmente. I rovi che circondano la EAH di notte mi tranquillizzano, sembrano tenermi al sicuro dai predatori e dai cattivi delle favole. Anche se quello ce li abbiamo già a scuola.
Non avevo mai pensato ad un Hopper cattivo e spregiudicato. Devo farci l'abitudine.

Rosa nera || BropperWhere stories live. Discover now