prologo

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Ci conoscemmo così, per caso, senza un motivo apparente.

Ricordo che quel giorno indossava un abito corto e grigio, stretto sotto il seno; sopra un maglioncino la copriva dal freddo autunnale e una sciarpa verde acqua le riparava il collo. Ai piedi, invece, aveva degli stivaletti marrone in stile cowboy.

Ricordo la prima volta che la vidi, lei si trovava davanti all'ingresso di casa mia e io ne rimasi rapito.

In seguito scoprii che lei era la mia nuova vicina, trasferitasi dall'America all'Inghilterra con i suoi genitori e sua sorella, si trovava qui per presentarsi alla mia famiglia.

La prima cosa che mi colpì di lei fu il suo sorriso. Al sole la sua lunga chioma corvina sembrava piú chiara(chiara e corvina secondo me ci sta male) di quanto in realtà non fosse.

Era meravigliosa.

Venne a studiare nella mia scuola e, con mio grande stupore, fu inserita nella mia stessa classe, facendo subito amicizia con tutti: era facile per lei, con la sua allegria attirava la gente come una calamita.

Scoprii di essere innamorato di lei durante un bianco Natale, un periodo di festa, preparativi, gioia e sorrisi. Per quel Natale la nostra classe aveva preparato una recita di beneficenza, in modo che tutti potessero donare un contributo ai bambini poveri. Lei recitava la parte della principessa ed io del cavaliere.

Lo spettacolo fu un successo, tutto grazie a lei che era riuscita a ad attirare (ancora non mi convince, dobbiamo trovare un'altra parola) gli spettatori con il suo carisma. Sembrava una professionista completamente immersa nella sua parte.

Mi ricordo che quando finì lo spettacolo la guardai dietro le quinte:  grondante di sudore, ma felicissima per il successo avuto.

Dopo la recita la portai dietro la scuola e lì, con la schiena attaccata al muro, mi confidò che fare l'attrice era da sempre stato il suo sogno.

Non sapevo neanche io il perché, ma mentre parlava, non resistetti e la baciai. Lei non si scansò, rimase ferma e, dopo un attimo di esitazione, chiuse gli occhi, abbandonandosi completamente a me.

Tenemmo le nostre labbra unite fino a quando il fiato non vení a mancare. Entrambi imbarazzati e con le guance rosse ci guardammo, così  parlammo dei nostri sentimenti, dell'amore che provavamo l'uno per l'altra.

Quella sera ci mettemmo insieme.
Le feci conoscere la mia cerchia di amici e la presentai ufficialmente alla mia famiglia come fidanzata.

Arrivò Maggio e mancava poco al nostro diploma, avevamo già deciso tutto: avremmo preso un anno sabbatico e abitato nella stessa casa per poi studiare in due università differenti.

Ma si sa, ciò che inizia deve anche finire.

ANGOLO AUTRICE

OK, ragazzi, sono nervosissima. Questa é il prologo della mia nuovissima storia, ricordi indelebili. Per questa storia ci ho messo tutto l'impegno possibili, é completo, l'ho scritta interamente prima di pubblicarla. Ci terrei davvero tanto se voi lasciaste un voto e un commento, la vostra opinione per me é importantissima. Oddio, ragazzi non sapete come sono agitato, ho tutte le mano sudate, e un sorriso é disegnato sul mio volto. Vi amo, siete la mia seconda famiglia, e spero che questa storia non vi deludi.


Jennie Jacques aka Aya Hills

Ashton Stymest aka Zeno Dixon

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Ashton Stymest aka Zeno Dixon

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