Capitolo 1

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Caro gatto,

stamattina sono uscita per andare a scuola e tu eri sdraiato sul mio letto a sonnecchiare, con le zampe distese e gli occhi semichiusi, non so a cosa stessi pensando, forse alle tante domande esistenziali che la vita ci pone senza darci una risposta: che cos'è l'amore? ha realmente senso la nostra vita? se si, che scopo ha?, oppure pensavi semplicemente alla scatoletta di carne che ti aspettava in cucina. Che poi, tra l'altro, non so cosa ci trovi in quelle scatolette puzzolenti con del cibo immerso nella gelatina, forse per te quelle schifezze sono come la pizza o le crocchette di patate per me. Caro gatto, vorrei proprio essere come te. Stare sdraiata tutto il giorno ma comunque essere magra, rotolarmi nel mio pelo, mangiare sempre il mio cibo preferito e non avere problemi di cuore, perchè tanto per voi è tutta una questione di ormoni: se ti attrae un gatto in gioco è fatto, vai da lui e paffete, nasce una bella cucciolata, prontamente venduta dal padrone della gatta che hai incintato. E anche se tu sei un maschio e non puoi capire, perchè si sa che voi maschi siete tutti uguali, non importa la specie, di sicuro se una gatta ci prova con te non la rifiuti. Quanto è diverso per noi esseri umani! Tutti gli scrupoli e i freni che non ci permettono mai di riuscire a raggiungere il ragazzo che ci piace! Per lui siamo troppo grasse, troppo magre, abbiamo i brufoli, abbiamo troppi peli, gli occhiali, poche tette, troppe, siamo troppo studiose, troppo poco, siamo troppo truccate, troppo poco, e potrei continuare all'infinito, che qualcosa che non va bene lo si trova sempre. Prendi me per esempio, quest'estate ho incontrato un ragazzo, non è perfetto, ovviamente, ha di certo i suoi difetti, ma per me è bellissimo lo stesso, mi piace il suo naso, anche se è un po' da paperella, mi piacciono i suoi occhi celesti, anche se forse ha le sopracciglia troppo folte, mi piacciono i suoi capelli biondi, e non mi importa se è troppo alto o troppo magro, mi piace e basta. Proprio come a te piace e basta la gatta bianca dei vicini, anche se è un po' zoppa. Ma io non vado bene, e lui non mi nota, anche se non so perchè, non me lo chiedo neanche, perchè tanto so che c'è sempre qualcosa che non va. Sempre. E quindi caro gatto, vorrei stare anche io tutto il giorno a non far niente e riuscire a trovare il gatto giusto subito, perchè non ce n'è uno sbagliato. E non guardarmi così adesso, che tornata da scuola e pensando a tutto questo mi è scesa una lacrima, non guardarmi così, con quegli occhioni blu rotondi, che lo so anche io che sono in preciclo e che dovrei smetterla di ascoltare musica triste e parlare con te che nemmeno capisci.
Ma caro gatto, io sono una ragazza, e le ragazze sono fatte così.


Lettere al mio GattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora