Returning

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"Perché non mi risponde?"

sospirò Vanessa mentre saliva nell'auto.

Non aveva idea del perché si stesse comportando in quel modo. Eppure due giorni prima era sembrato "normale", non aveva trovato nulla di strano nel suo comportamento.

"Avrò detto qualcosa di sbagliato forse... Perché deve fare sempre così? Prende e se ne va senza darmi spiegazioni. Chissà che diavolo avrà combinato questa volta... ah no eh, se si è cacciato in qualche guaio stavolta se la caverà da solo. Anche io ho una mia dignità, non posso mica corrergli sempre dietro. Che si arrangi."

Mise in moto l'automobile e partì. Giurò che se mai se lo fosse ritrovato davanti l'avrebbe strangolato con le sue stesse mani. Quel ragazzo aveva un comportamento snervante, avrebbe fatto impazzire chiunque.

La preoccupazione che aveva provato in un primo momento si era trasformata d'un tratto in rabbia. Aveva così deciso di ignorarlo questa volta anziché recitare sempre la parte della mammina ansiosa. Era stato proprio lui ad affibbiarle questo soprannome " Mammina".

Diceva che era sempre asfissiante.

Ma che poteva farci lei se si preoccupava ?

Decise di non pensarci più almeno per la durata del viaggio.

Quella mattina l'aria era fresca e serena a causa della pioggia di qualche ora prima.

La pioggia non l'aveva mai fatta impazzire, ma adorava come, una volta finita, riusciva a dare un aspetto nuovo alle cose che la circondavano. Tutto sembrava essere assopito, tranquillo, sereno.

Dopo aver passato un'estate tra le luci e la fretta di New York e le irritanti discussioni con Shawn nell'ultima settimana, quel silenzio e quella quiete le sembravano un dono raro. Aveva sempre abitato in una grande città, e staccare la spina, per lei, più che un bisogno, era una necessità. Per questo aveva scelto di continuare gli studi lì, al West Forest College, perché l'ambiente intorno era più sereno.

Ma purtroppo, anche quell'estate aveva dovuto aiutare la madre in un nuovo trasloco, stavolta appunto a New York.

Sua madre infatti, era una donna mondana, amava vivere in grandi città e frequentare le persone più altolocate.

Amava la vita lussuosa e sfarzosa, un po' l'opposto di sua figlia. Non che a Vanessa dispiacesse avere una situazione economica agiata, ma credeva che fossero altre le cose importanti della vita, e non le piaceva giudicare e frequentare le persone solo in base al loro patrimonio.

"Ancora mezz'ora".

Ancora mezz'ora e poi sarebbe arrivata all'Università, e sarebbe ricominciato tutto daccapo. In quel momento avrebbe desiderato solo fare inversione e tornare indietro.
Perché si, diciamo che il suo primo anno al WFC non era di certo stato uno dei migliori.

Adattarsi agli studi e ai nuovi orari non era stato un gran problema, perché in fondo le piaceva studiare, sentirsi brava in qualcosa.

Il vero problema fu che i genitori non avevano approvato la scelta che la ragazza aveva fatto. Non volevano che la figlia, con le disponibilità di cui godeva, avesse scelto una università come tante altre, il cui nome non godeva di alcun grande prestigio.

Mentre il padre, il signor Russell, però, col tempo aveva ben capito le motivazioni di Vanessa, la madre, cocciuta come sua figlia, non si capacitava di tale scelta, e così durante il suo primo anno, l'aveva tormentata di e-mail, chiamate e messaggi pur di farle cambiare idea in merito.

Ma niente.
Vanessa ormai stava cominciando ad ambientarsi lì, e non aveva la minima intenzione di assecondare le assillanti richieste della madre.

Proprio per questo motivo, la donna aveva iniziato ad ignorare del tutto la figlia, con il vano intento di convincerla.

Per fortuna, però, il soggiorno di Vanessa nella grande mela, era riuscito a far alleviare le tensioni che vi erano tra le due.

Ma ora, Vanessa sapeva che sarebbe ricominciato tutto daccapo. Il fatto era che non le andava più di litigare con la madre, ma diamine era impossibile provare a ragionare con quella donna.

Vanessa fece un grosso sospiro, sapeva, anzi sperava che prima o poi la madre incominciasse ad appoggiarla nelle sue scelte, smettendo di remarle sempre contro.

Sospirò.

Sapeva che questi non erano di certo i gravi problemi della vita, che altre persone stavo male per cose molto più serie.

Lo sapeva, lo sapeva benissimo.

Ma ci soffriva, non poteva farci niente se questa situazione la faceva stare male.

Accese lo stereo e alzò il volume, non voleva pensare più a niente nei pochi minuti che le rimanevano prima del suo arrivo.

•••

"Eccoci di nuovo"

Pensò appena spense il motore dell'auto dopo aver parcheggiato.

Ora si trovava nel grande parcheggio dell'Università, che affiancava una delle biblioteche. La zona era circondata da alberi con grosse foglie il cui colorito verde, incominciava a fare spazio a qualche sfumatura gialla e rossa.

Il cielo continuava ad essere cupo e l aria fresca, probabilmente tra poco avrebbe riiniziato a piovere.

Quel grande parcheggio era ancora vuoto, perché solo pochi si recavano al campus i primi di settembre come Vanessa. In molti arrivavano solo nella settimana prima dell'inizio del semestre, e Vanessa, preferiva di gran lunga rinunciare a qualche giorno al mare, che cercare di trovare la propria stanza ed essere scaraventata a terra da una decina di ragazzi che si ostinavano a far passare i loro materassi, mobili, cuscini e scatoloni contemporaneamente negli stretti corridoi dei dormitori.

Scese dall'auto e si guardò intorno.

Sorrise, e si chiese il perché di tante paranoie, a lei piaceva stare lì, senza pressioni, senza sentirsi giudicata.

Aprì il bagagliaio dell'auto e prese le sue due valigie, le altre, le avrebbe prese durante le vacanze di Natale... beh, rimaneva pur sempre una ragazza di città.

E diamine se pesavano.

Eccoci! Grazie per aver cominciato a leggere la nostra storia. I primi capitoli saranno di passaggio e utili a capire la vicenda ma vi promettiamo che la storia diventerà più interessante e appassionante. È la nostra prima "storia" quindi apprezzeremmo anche delle critiche sempre se costruttive. Non ci dilunghiamo oltre, buona lettura e infinitamente grazie per la fiducia! Ah ci farebbe enormemente piacere se lasciaste qualche commento ❤️
Ale e Sab

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