Il tuo viso si contrae in una smorfia, mentre cammini dentro la tua sala comune.
Hai paura. Oh, Dio, si che ne hai. Le mani tremano nelle tue tasche, il battito è accellerato sentro la cassa toracica e tu hai solo voglia di vomitare.Scorp, non è niente.
Ma sai che in realtà si avvicina sempre di più la tua fine.
Stai per rivedere l'Albus di sempre, con i capelli davanti al viso perché troppo lunghi, con le letiggini sulle gote sempre rosse -per il freddo, il caldo, o chissà cos'altro- il sorriso smagliante e gli occhi profondi e smeraldini che ti fanno provare brividi in tutto il corpo.
Te la ricordi la prima volta che quegli occhi ti avevano trapassato.Avevi appena svoltato l'angolo buio, eri decisamente in ritardo per la seconda lezione di pozioni e il corridoio era già immerso nel silenzio.
Solo una voce l'aveva sguarciato, un miagolio e una serie di risate.
Ti eri messo ad ascoltare, sbirciando dietro l'altra pila di mattoni, e lì l'avevi visto: il viso contratto in un'espressione di paura, le labbra tremanti e gli occhi liquidi.
Era il tuo compagno di stanza, quello?
Indipendentemente se si o meno, ti facesti avanti: l'avresti aiutato da quei tipi del sesto anno che lo stavano deridendo.
E quando il suo sguardo verde intercettò il tuo, beh, quello valse tutti i lividi e l'occhio nero che dopo vi eravate entrambi ritrovati.Un'amicizia non molto sicura, visti i vostri cognomi, ma nonostante ciò era fantastica.
Tu la trovi fantastica.
Ti ricordi bene il viso di tuo padre quando glielo avevi riferito, e il dialogo che ne era susseguito."Ho un migliore amico."
"Grandioso! Com'e che si chiama?"
"Albus."
"Albus...?"
"Albus Potter, Papà"
Lui aveva taciuto un attimo, e nel salotto era regnato il silenzio.
"Papà?"
"Sono brave persone"
"Oh, lo so bene, infatti-"
"Dico davvero. Tienitele strette" ti aveva scompigliato i capelli, sorridendo, e aveva lasciato la camera.Di certo ne eri stato sorpreso, ma sorridi con lui al ricordo.
Perché di certo senza il suo consenso la vostra amicizia sarebbe stata difficile, eccome.
Ti ricordi ancora della morte di tua madre, ma preferisci ricordare di quando era stato lui a venire da te per farsi consolare."Vuoi una ciocorana?" Aveva chiesto, sul treno diretto a casa, che si faceva strada nella neve.
"No, grazie. Ci vediamo, di queste vacanze, vero?"
Albus annuì, ma tu notasti il suo luccichio misterioso negli occhi, non verdi come il solito.
"Al?"
"Si ma... è un po' complicato."
"E perché mai?"
"Perché ora io non so con chi le passo le vacanze e-"
"Cosa diavolo dici, Al?"
"Dico che i miei si sono separati Scorp, mh? E, davvero, le cose sono complicate." Abbassasti il capo, metabolizzando la notizia, cercando di non pensare al suo tono freddo.
Ma quando un singhiozzò ti fece rialzare lo sguardo, allargasti comunque le braccia.
"Vuoi un abbraccio?"
E lui si era lasciato abbracciare.Quando invece tu eri nuovamente andati da lui era perché avevi davvero bisogno di un abbraccio.
Infatti, dopo il coprifuoco, eravate davveri abbracciati sul tetto della torre di Astronomia, dove tu stavi cercando il momento giusto di sganciare la bomba.
"Al?"
"Mh?"
"Mi vuoi bene?"
"Benissimo"
"E sei io fossi gay?"
"Mi stai prendendo in giro?"
"Assolutamente no. Perché mai dovrei?"
Lui si era sollevato sui gomiti, e tu stavi già calcolando la traiettoria che avresti divuto fare per buttarti giù dalla torre di astromia.
Ma lui aveva sorriso e ti aveva scompigliato i capelli.
"Sai che lo sapevo?"Ridacchi mentre sali le scale, e ti importi ben poco della Serpe che ti guarda male, scendendo le scale e passandoti accanto.
Ha anche lei gli occhi verdi, e i capelli scuri, ma preferiresti Albus cento volte.
Ti ricordi la prima volta che ti sei accorto di amarlo? Che hai provato a baciarlo?
Certo che ti ricordi.Stavate studiando sul suo letto, tu incantesimi e lui pozioni, in una tale tranquillità e familiarità che solo insieme sapevate trovare.
Lui però ad un certo punto aveva strillato, qualcosa che solo dopo avevi capito essere un 'attento!', e si era buttato su di te, mentre la pozione esplodeva.
Quando il fumo svanì e tu smettesti di tossire, ti accorgesti che il tuo migliore amico era steso su di te, con le mani vicino le tue braccia e sopra la tua testa, una gamba tra le tue per sostenersi.
Avevate il viso a così pochi centimetri che inizialmente avevi avuto paura, poi l'avevi osservato e...
E Albus aveva delle labbra fantastiche.
Chissà come doveva esserle... ah, eri arrossito al solo pensiero, non di certo negando!
Lui aveva ridacchiato, e tu l'avevi seguito a sua volta.
Si era avvicinato al tuo orecchio e tu avevi sentito la sua risata.
"Mi devi la vita"."E tu mi devi un bacio" mormori, rispondendo al suo sussurro.
Ora però sei davanti alla porta, e tra tutti i ricordi ne scegli uno nuovo, ancora da vivere, che è il vostro futuro. È il tuo preferito.
Quando apri la porta Albus ti si butta addosso come è solito fare, per farti prendere un colpo.
È anche di buon umore, pensi, mentre lui ti sorride e ti bacia una guancia, allontanandosi poi.
Vi guardate, e poi insieme dite: "devo dirti una cosa."
Lui sorride, tu provi ad imitarlo."Vai prima tu" gli concedi, torturandosi le mani.
"Siamo fratelli!" Strilla eccitato, come quando assume quell'aria così infantile che adori...
Lui sorride a 64 denti, tu ne tiri uno per solidarietà ma non capisci."Ehi Scorp, siamo fratelli per davvero!"
"Cosa dici, oi?" Ti decidi a parlare, la gola secca.
"Tuo padre, Scorp! E il mio. Stanno insieme! Me l'ha detto ora papà, e io..." non ascolti il resto, il mondo ti pesa sulle spalle tanto da farti male.
Vorresti crollare, perché il corraggio che hai richiamato nella strada è svanito.
Non è il fatto che tuo padre sia gay, non ora, non principalmente, a preoccuparti.Potter.
E Malfoy.
Insieme.L'hai sempre desiderato, ma non così.
Respimi un singhiozzo, e in quel momento vorresti odiare sia tuo padre che Potter.
Anche Albus, ma lui che colpa ne ha se è felice di questo?Un'altra idea si forma nella sua testa.
E perchè proprio tu devi rovinare tutto ciò?Vedere il sorriso di Al disstrutto gli farebbe male.
Quindi scarti l'idea di dire che lo ami, sempre, che lo hai sempre fatto e che sempre lo farai.
Che ogni fibra del tuo corpo lo cerca, che il cuore ormai è dipendente dai suoi gesti, che nessuno ci sarà mai oltre lui, perché la perfezione è una, diamine.
Non dici tutto ciò che da quattro anni provi, non dici che lo vorresti baciare sulle labbra, sul collo, sul petto e dove solo Dio sa, e che vorresti solo che lui ti stringesse dicendo "anche io".Quando lo abbracci e senti il suo odore invaderti non come vorresti il tuo cuore si spezza del tutto, si sgretola e si sparge.
Ma lo senti parlare ancora, felice, e ti dici che la sua felicità è meglio della sua.Quel ti amo ora sarebbe fuori posto, sbagliato, ingiusto.
E poi rovinerebbe e complicherebbe la vita a tuo padre e a Harry.
Ed era giusto così, perché tuo padre stava aspettando un Potter da molto tempo di più di te.Fa abbastanza schifo, ma io una Scorbus dovevo scriverla. Oh.
Ecco, voilà, mi spiace per eventuali errori ma spero sia piaciuta lo stesso.
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And You Will Never Know //Scorbus
FanfictionIl tuo si contrae in una smorfia, mentre cammini dentro la tua sala comune. Hai paura. Oh, Dio, si che ne hai. Le mani tremano nelle tue tasche, il battito è accellerato sentro la cassa toracica e tu hai solo voglia di vomitare. -Scorbus -BoyxBoy ...