II CAPITOLO

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... QUALCHE MESE DOPO...
Dopo tutto quello che stavo passando, avevo bisogno di respirare aria diversa, cambiare ambiente e magari rilassarmi e non pensare a nulla qualche mese. Avevo pensato... di fare giusto un piccolo viaggetto dai miei zii, in un piccolo paese del centro Italia, un paesino incantevole tutto sul mare... Giulianova. Stabilita la data, ero sicura che una volta partita sarei tornata qua a Messina, cambiata, contenta di me stessa e dei miei progressi. Intanto i giorni passavano e l'indecisione di partire mi tormentava sempre più, non sapevo se partire o no, se lasciare la mia famiglia qui, sola senza me, se lasciare i miei amici e non vederli per tre mesi. Avevo dei dubbi, delle domande al quale non riuscivo a darmi delle risposte. Ma dovevo farlo... il giorno della partenza si avvicinava. Il giorno prima di partire preparai tutto ció che poteva servirmi per affrontare un viaggio e stare via di casa tre mesi. Una volta preparato tutto, volli incontrare i miei amici e salutarli. Ma la cosa più bella di quella giornata fu una sorpresa inaspettata. Un murales, una scritta, dei colori, dei volti che mi guardavano con occhi lucidi, dell'affetto. Tutto ciò era bellissimo, ma allo stesso tempo era triste. Abbracciai tutti e superato un certo orario, salì a casa, mangiai e mi misi nel letto. Passai tutta la notte a riflettere su ciò che era accaduto quella sera e fino all'ultimo momento ero indecisa se partire. Il sonno pian piano scendeva e così mi addormentai.
Gli uccelli cinguettavano e così capii che l'alba di un nuovo giorno era spuntata, era il momento della partenza. Caricammo tutti i bagagli in auto e partimmo, io i miei zii e mia nonna. Imbarcati nel traghetto, mi affaciai dal ponte della nave e guardando il mare, vedevo che ci allontanavamo sempre più da Messina, vedevo l'acqua cristallina, il sole che mi piombava addosso e la tristezza di essere partita. Ma avrei dovuto capire che l'avevo fatto solo per me stessa, per tornare cambiata e magari con un modo di ragionare diverso. Durante il viaggio, avevo messo le cuffiette nelle orecchie con la musica a palla, e cercavo di non pensare a nulla. Osservavo tutto ciò che mi circondava. Le piccole abitazioni in collina, i prati pieni di margherite, quell'odore della montagna senza smog. Le balle di fieno, i prati arati, i terreni coltivati dalla quale spuntavano piccoli germogli. Gli animali, i loro versi. Vedevo la felicità nelle piccole cose, e questo mi faceva rallegrare. Fecimo otto ore di viaggio, dopo di che arrivammo.
Diciamo che mentre i giorni passavano, pensavo di voler tornare, di voler rivedere la mia famiglia. Da un lato è stato duro, ma dall'altro è stato bello. Il divertimento estremo, la sera uscite con gli amici, le discoteche, gli acquapark, le chiacchierate in riva al mare, le nottate passate a dormire in spiaggia a guardare le stelle, i bagni in piscina, le giornate passate nel letto ad ascoltare musica mentre fuori pioveva, le uscite in bici. Tutto ció mi ha fatta cambiare, ma in meglio. Avevo capito, le persone che dovevano stare al mio fianco, quelle che avrebbero apprezzato la mia presenza e coloro che non l'avrebbero apprezzata. Avevo capito quali sarebbero stati gli amici veri che sarebbero durati tutta la vita, e avevo capito con chi raffredare i rapporti di amicizia. Quando sono tornata, la voglia di riabbracciare le persone che amavo era sempre più intensa. Ho rivisto lui, è semplicemente riguardandolo negli occhi mi sentivo tremare dentro, il cuore batteva così forte da produrmi la tachicardia e le mani sudate. Lo amavo sempre più. Generalmente nella vita, capita spesso di incontrare persone, ognuna di loro con delle piccole doti. Ci sono quelle persone che pur facendoti piangere ti mostrano il loro affetto, quelle persone che un solo bacio ti fanno sentire unica, quelle persone che con un solo abbraccio ti fanno toccare il cielo, quelle persone che con una sola parola dolce riescono a strapparti un sorriso, quelle persone che ti sgridano ma che ti amano più di loro stessi, quelle persone che ti guardano negli occhi e solo attraverso lo sguardo riescono a farti capire i loro veri sentimenti. Quelle persone che ti stringono talmente forte da farti mancare il respiro e che invece ti amano davvero e quelle persone che ti sfiorano una mano ma invece ti fanno vedere le stesse. Bisogna saper accettare le persone per come sono, senza cambiare nulla in loro. Il bello della vita è questo. Incontrare persone e conoscerle fino infondo, sia nei loro pregi che nei loro difetti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05, 2016 ⏰

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