Capitolo 3

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Capitolo 3

«Amico!» sono solo le 7:40 di mattina e Gerald giá mi infastidisce.Gerald é tutto eccitato e tutti sanno il perché.

«Amico!C'é Camille nel corridoio!»

Ecco.Ci risiamo.

«Fammi indovinare...ti devo aiutare con Camille?» gli dico con un sorriso.

«Si!»

«Scordatelo, Gerald»

Gerald mi fa la faccia di un cagnolino bastonato,era carino ma non ci faccio caso.

«Amicoooo!Daii!» si mette in ginocchio e mi supplica.Che figuraccia..Proprio davanti agli altri doveva farlo?

«Va bene» gli dico.

Un sorriso si forma sul suo volto,come se avesse appena visto un angelo.Si alza e mi abbraccia.

«Grazie amico!Grazie!»

Ma che ha?

«Ok ora basta,staccati.»

Gerald mi lascia andare,mi dice di seguirlo e ci rechiamo nel corridoio.

«Non si mettono peircing a scuola!» Urla Camille,sta rimproverando dei ragazzi del terzo anno per aver messo dei peircing a scuola.Non era vietato,ma lei vuole sempre tutto perfetto.

«Camiiii!» Gerald la chiama e lei si volta verso di noi,dimenticandosi di quei ragazzi e si avvicina.

«Che volete ancora?»

Gerald si volta verso di me e mi chiede a bassa voce

«Che faccio adesso?»

ci penso sú un attimo.

«Falle dei complimenti» gli dico

Fa cenno di sí,si volta e dice a lei

«Sai?Quella cosa sulla tua testa (Cerchietto) ti sta davvero molto bene!» dice lui a Camille.

Bravo Gerald,ma intanto finirá male comunque.

«Umm...Grazie?» risponde lei

Lui si gira dinuovo verso di me come per dire "E adesso?"

Gli faccio cenno per dirgli che deve continuare cosí.

«E...mi piace il modo in cui indossi la divisa!» dice lui.

Camille arrossisce dalle sue parole e risponde con un altro "Grazie".

«Ma l'unica cosa che non mi piace di te é il tuo atteggiamento...»

Oddio!

Gerald si tappa la bocca e Camille si è infuriata tantissimo.

BAM! (dinuovo)

Questa volta non gli ha dato un calcio,ma un doppio calcio.

20 minuti dopo

«Ecco!É tutta colpa tua Alex!»

Io?Io non ho fatto niente!

«Io non ho fatto niente Gerald,è stata colpa tua.Se tu non le avessi detto che non ti piaceva il suo atteggiamento,allora sarebbe andato tutto liscio come l'olio.» Gli dico e lui,invece di ribattere,torna in classe ignorandomi completamente.

4 ore dopo

Sono davanti all'uscita della scuola ad aspettare Camille e dopo 5 minuti la vedo uscire.

«Camille!»

Si gira verso di me e si avvicina con un'aria irritata.

«Dí al tuo amico Gerald di smettere di darmi fastidio!»

Lei sí che è furiosa.

«Calmati.» Le dico

«Quello che si deve calmare é il tuo amico!» Urla

Mi fa la linguaccia e se ne va.

Che brava persona.

Cammino,cammino e cammino sulla via per ritornare a casa e vedo Jamie davanti alla panetteria.

«Ehi,Jamie!»

Jamie mi vede e sorride.

«Che fai qui?» le chiedo.

«Questa é casa mia.»

Casa di Jamie?Panetteria?....Davvero?Beh,sempre meglio della mia.

«La panetteria é casa tua?»

«Si» Mi dice.

E adesso?Non so che dirle!Rimango per un attimo in silenzio.

«Vuoi venire a casa mia?»

Davvero?Io?A casa tua?

Bhe,tanto é ancora presto e sarebbe un ottima occasione per conoscerla meglio e vedere i suoi.

«Certo.» un sorriso si forma sul mio viso.É la prima volta che qualcuno mi invita a casa sua,sono felice che Jamie mi consideri come una persona normale e non la pensi come gli altri.Sono felice.

Io e Jamie entriamo entriamo nella panetteria,o meglio,casa sua.Era una casetta molto piccola,ma era comunque molto carina.

«Sono a casa» dice Jamie ai suoi.

«Bentornata,Tesoro» dice una donna dal bel aspetto,é bella,ha un corpo esile,stesso colore dei capelli di Jamie,e occhi azzurri come l'oceano.

«Chi é lui?» Chiede un uomo,dall'aspetto molto forte.É alto,abbastanza muscoloso,capelli rossi e occhi verdi e mi sta fissando.

«Mamma,Papá,questo é Alexander Stoker un mio compagno.» Dice Jamie

«Buonasera a tutti» dico a loro.

La donna,che dovrebbe essere la mamma di Jamie,mi guarda con un sorriso sul volto,credo di essermi presentato bene,insomma,con le parole,l'aspetto e l'abbigliamento ordinato,almeno credo.L'uomo,invece,che probabilmente dovrebbe essere il Padre,mi fissava dritto dritto negli occhi,e,sinceramente,mi fa un po' paura.

Jamie PoV

Entrambi i miei genitori stanno fissando la stessa cosa,Alexander.Mi sento un po' depressa,forse non avrei dovuto invitarlo a casa mia,tutto questo non sarebbe successo.

«Umm...facciamo cena?» dico.

Tutti si voltano verso di me e mi fanno "si" con la testa.

Il profumo del risotto che stava preparando la mamma era davvero molto buono.

«Sai,Alex?Mia Madre é molto brava a cucinare.» Dico ad Alex

«Giá,dovresti assaggiare la sua Lasagna.É divina.Dovrebbe participare al Master Chef.» Aggiunge mio padre.

«Siete molto fortunati ad avere una mamma che cucina molto bene,sono felice per voi» Dice Alex e gli sorrido.

Finalmente la mamma entra con in mano una pentola in cui c'era del risotto.

«Oggi si mangia...Risotto al Parmigiano!» Dice Mamma.

Dalle sue parole io e Papá applaudiamo,é strano,ma noi lo facciamo sempre,perché ci rende felici.La mamma fa sempre del suo meglio quando cucina...dá sempre il massimo e se c'è qualcosa che non va,rimedia sempre.

End Chapter 3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 23, 2013 ⏰

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