"Smettila cristo benjamin basta! Sono stanco delle tue balle,di queste cazzo di foto!" Urló Il biondo in prenda alla rabbia,la vena sul collo stava per scoppiare, e il moro,seduto sul letto aveva davvero paura di veder scoppiare quella vena.
"Lasciami spiegare fede. Cazzo lasciami spiegare!" Ribatté il moro alzandosi in piedi; la differenza di altezza non era molta,ma da quella prospettiva si poteva notare,ma,sinceramente la differenza fra loro due era l'ultima cosa che gli interessava.
"Non le voglio le tue sporche e montate scuse! Io esco,quando torno non ti voglio trovare qui!" Non credeva nemmeno lui alle sue parole,ma questo era davvero troppo.
"Fede cazzo dove vado?! Questa è casa nostra." "Questa non è casa nostra,lo era adesso è casa mia." E IL cuore del moro fece "crack" al suono di quella parola 'era',non credeva che un verbo coniugato gli potesse spezzare il cuore.
E così fede se ne uscì sbattendo il portone della loro casa,o meglio,della casa di quest'ultimo; e benji si appoggiò al muro e scivolo sino al pavimento,si sedette, le gambe piegate al petto e il mento appoggiato alle ginocchia.
Era tutto finito,loro erano finiti,e tutto per una stupida foto.
FLASHBACK
Fede stava girando tranquillo per la città di Milano,lui e il suo fidanzato,segreto, si erano trasferiti lì da poco ma era ormai sua solita abitudine la mattina alzarsi a prendere un cornetto al suo piccolo,anche se di piccolo non aveva niente e prendere il giornale.
Così;dopo essersi recato in pasticceria andò dal giornalaio.
Le persone erano solite riconoscerlo e come tutte le mattine il giornalaio lo riconobbe,dopo aver fatto la foto per la figlia e l'autografo il giornalaio disse "allora,il suo collega ha fatto colpo!" Federico corrugò la fronte e un'espressione confusa si disegnó sul suo volto,così il giornalaio prese uno dei giornali esposti e lo mostro a fede,ciò che vide in copertina gli spezzó il cuore; la copertina di quel giornale di cui fede non si ricorda nemmeno il nome,ritraeva benji,il suo benji,che si stava baciando con una ragazza,una a lui sconosciuta ma che,a quanto pare,era ben conosciuta da benjamin.
Così lasció qualche spicciolo sul bancone,prese il giornale e corse al suo appartamento.
FINE FLASHBACK
Quella per benjamin non era nessuno,i produttori avevano scoperto della loro relazione beccandoli dopo un concerto a scambiarsi dolci baci nel camerino,così,per pure di perdere ascolti,fan,vendite e altre cose insulse,avevano proposto ai ragazzi di trovarsi una fiamma,un'attrice,che per qualche tempo avrebbe frequentato uno dei due; fede prontamente disse di no,che il suo cuore apparteneva a benjamin e che non lo avrebbe tradito,a costo di perdere la carriera.
Mentre il moro preparava la sua valigia,frugando nei suoi vestiti trovó un foglio bianco,sgualcito e scolorito, ma si poteva benissimo leggere cosa ci stava scritto; era l'inizio di una canzone che lui e fede avevano composto per sbaglio dopo aver fatto l'amore.
FLASHBACK
"Ogni volta ti superi." Disse il più grande con respiro affannato gettandosi sul letto, "ma taci." "Sai cucciolo,stavo pensando,che non è da te." "AMORE! Cristo è un titolo bellissimo per una canzone! Dai dai prendi una penna e un foglio."
FINE FLASHBACK
Avrebbe finito quella canzone,a costo di doversi sorbire una ramanzina da parte di tutto lo staff e di fede. Prese un nuovo foglio,ricopió il testo è continuo a comporre.
Dopo quasi 3 ore,finì la valigia lasció il foglio sul letto e uscì,chiudendosi la porta alle spalle.
Fede tornó a casa dopo quasi 4 ore,da un lato sperava di trovare benjamin seduto sulle scalette che lo supplicava di perdonarlo, dall'altra invece,voleva solo mangiare qualcosa e andare a dormire,per far sì che questa giornata schifosa potesse finire.
Entró in casa,salì al piano di sopra e trovó sul suo letto un foglio piegato su se stesso,incuoriosito lo aprì e quando lesse le prime 2 righe,capì già di cosa si trattava.
La canzone era finita,e santo cielo,era bellissima.
Sotto però recitava una piccola lettera:
"Ho scritto questa canzone pensando a te,a noi. Ti aspetto stasera al nostro posto;
Tuo e per sempre tuo;BenjiFede si mise in maniera sbrigativa la giacca,chiuse con poca grazia il portone di casa e corse,corse più che poteva e finalmente arrivò lì; e lo vide; la sua chioma era riconoscile per lui,anche le sue spalle,così perfette per abbracciarlo,coccolarlo e si,gli mancavano maledettamente tanto le coccole di ben.
Si schiarì la voce e iniziò a cantare:
"Ti vesti sempre di nero e non rispondi al telefono,memoria piena di foto del tuo animale domestico,non sai nemmeno più ridere; milano ti rende fragile."
Mentre la canzone procedeva federico si era seduto accanto a benjamin il quale aveva afferrato la sua chitarra e aveva iniziato a toccare le corde suonando la melodia della loro canzone.
"Ti vedo andare all'università mentre passi in bicicletta e mi chiedo se ti godi qualche festa senza crederti in un film.
Sei triste a carnevale sorridere mainstream vorresti un'altro uomo un po' come James Dean ma non è,da te e va bene Baudelaire ma perché non ritorni da me."
Un sorriso si fece spazio sul volto di fede,e ben si beó della luce della luna che illuminava il volto del suo ragazzo e i suoi occhi che,al buio,risaltavano ancora di più;il più grande notó nonostante il buio il rossore che si creó sul volto del più piccolo quando sentì lo sguardo del più grande bruciare sul suo corpo.
"Studi storia dell'arte,lavori per sopravvivere ma poi ti metti da parte creando solo un'immagine in bianco e nero ma non sei tu,ma dove sono i tuoi occhi blu.
Sei triste a carnevale sorridere mainstream vorresti un'altro uomo un po' come James Dean ma non è da te e va bene Baudelaire ma perché non ritorni da me.
Lo sai che amarmi non è così commerciale come credi,quante foto su queste pareti"
E fede tiró fuori dalla tasca del suo cappotto una foto che ritraeva i due in uno dei loro tanti concerti in giro per l'Italia,precisamente Firenze,la sera in cui si sono dichiarati amore eterno,nonostante tutto e tutti. Il moro sorrise di rimando e continuó a toccare la chitarra
"Lo sai che trovarsi non è così complicato come credi,cosa sono io se non mi vedi.
Sei triste a carnevale sorridere mainstream vorresti un'altro uomo un po' come James Dean ma non é da te sai che odio i cliché ma stasera ritorna da me."
E così la canzone finì e nessuno dei due proferì parola,rimasero a guardarsi per qualche minuto poi il più piccolo ruppe il ghiaccio
"È davvero bellissima ben,io.. io" "Ti amo fede; amo solo te,non quella sgualdrina da quattro soldi,non so nemmeno chi sia,non la conosco okay? Alessandro mi ha obbligato a uscire con lei,ma stavo pensando a te,io penso sempre a te,io amo te piccolo,solo e soltanto te." "ti amo anche io amore;tantissimo." "Ti amo troppo forte."