Draco si asciugò il sudore dalla fronte con la manica della giacca e fece qualche passo indietro per ammirare il suo lavoro: la sala era illuminata dalla luce del tramonto che entrava dalle ampie vetrate. Le quattro pareti erano interamente coperte da quattro massicce librerie di legno intarsiato. Innumerevoli scaffali accoglievano la più grande raccolta di libri del mondo magico, un tesoro inestimabile che Draco aveva potuto raccogliere e conservare solo grazie alle influenti conoscenze di suo padre. Spostò lo sguardo al centro della stanza, dove aveva sistemato la spaziosa scrivania di legno chiaro, dietro alla quale c'era una sedia alta e magnificamente intarsiata, simile ad uno scranno. Ad Hermione sarebbe sicuramente piaciuta.
Draco sollevò gli ultimi scatoloni vuoti e li portò fuori dalla sala. Chiuse a chiave le porte e scese le ampie scale a chiocciola di granito nero. Lasciò gli scatoloni all'entrata- il suo maggiordomo sarebbe sicuramentente andato a gettarli- e si diresse verso il bagno. Aprì il rubinetto della vasca e ci sciolse dentro del sapone profumato. Mentre la vasca si riempiva, andò in camera a prendere il completo che Paul, il suo maggiordomo, aveva appena riportato dalla tintoria. Camicia bianca con colletto inamidato, giacca nera, pantaloni stirati e lucide scarpe nere: voleva apparire al meglio per quella sera, quando avrebbe chiesto ad Hermione Granger di sposarlo. Appoggiò i vestiti sulla sedia vicino alla vasca, si spogliò, chiude il rubinetto ed entrò nella schiumosa e calda acqua colorata. Distese le braccia lungo i bordi della vasca e chiuse gli occhi, appoggiando la testa al bordo. Rilassò i muscoli, cercando di allontanare il nervosismo che gli attanagliava lo stomaco da qualche ora. Aveva chiesto ad Hermione di venire nel suo castello. Secondo i suoi piani, l'avrebbe portata nella biblioteca che aveva appena finito di sistemare e le avrebbe chiesto di diventare sua moglie. Sapeva quanto adorasse i libri e la conoscenza e già si immaginava il suo viso mentre le diceva che tutto quello sarebbe diventato anche suo. Draco non riuscì a trattenersi dal sorridere. Nonostante l'assoluto diniego del padre, era riuscito a raggiungere i suoi obiettivi. La determinazione era una caratteristica propria dei Malfoy. Draco si riscosse dai suoi pensieri e si lavò con cura. Una volta finito, uscì dall'acqua e si asciugò. Si mise qualche goccia di profumo, poi si vestì. Abbottonò con cura la camicia, infilò la cintura nei passanti dei pantaloni, si sistemò la cravatta nera e indossò la giacca. Si mise anche le scarpe e poi si guardò allo specchio. Si asciugò i capelli biondi e guardò l'ora. Erano già le venti e trenta. Hermione sarebbe arrivata di lì a poco. Si specchiò un'ultima volta, si passò una mano fra i capelli e trasse un respiro profondo. In quel momento si sentì il trillo del campanello. Draco uscì dal bagno, si infilò in tasca la chiave della biblioteca e andò all'ingresso, dove Paul aveva già aperto la porta a Hermione.
- Buonasera signorina Granger.- la salutò il vecchio maggiordomo.
- Buonasera Paul.- ricambiò lei. Poi sorrise a Draco, che era rimasto senza fiato.
- Ciao, Draco.
- Hermione.- disse lui con voce roca. Lei era bellissima nel suo sontuoso abito blu. Lo stretto corpetto incrostato di brillantini si adattava perfettamente al suo busto minuto, mentre la gonna in pizzo scendeva in morbide pieghe fino ai suoi piedi. I suoi capelli ramati erano legati in uno chignon e tenuti fermi da una spilla d'oro. Draco le si avvicinò e le mise una mano dietro la schiena.
- Sei bellissima.- le sussurrò all'orecchio. Lei arrossì e Draco dovette mordersi un labbro per trattenersi dal baciarla.
- Con il vostro permesso, signori, vi lascio soli.- si congedò Paul con un inchino.
- Vieni, ti devo far vedere una cosa.- le disse Draco. L'emozione era visibile sui volti di entrambi. Lui la prese per mano e la condusse lungo le scalinate di granito, fino alle porte della biblioteca. Prese la chiave dalla tasca e toccò la scatoletta di velluto che conteneva l'anello.
- Sei pronta?- le chiese.
Lei annuì e gli sorrise. A Draco tremavano le dita, infatti dovette armeggiare un po' con la serratura. Quando finalmente udirono il click, Draco spinse le pesanti porte della biblioteca. Sentì Hermione trattenere il fiato al suo fianco. La invitò ad entrare e la guardò divertito mente lei si copriva la bocca con una mano, le dita dell'altra che scorrevano lungo i dorsi dei libri più vicini.
- È magnifico.- sussurrò lei, gli occhi che brillavano.- Dove... come... come hai fatto a...
- Non è importante. L'unica cosa che conta è che tutto questo potrà essere tuo.
Lei lo guardò confusa. Lui respirò a fondo, prese la scatolina di velluto dalla tasca e si inginocchiò davanti a lei.
- Hermione Granger, vuoi sposarmi?- chiese aprendo la scatolina e rivelando un anello con uno zaffiro incastonato. Gli occhi di lei si riempirono di lacrime, mentre in viso le compariva un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
- Oh mio dio, Draco, sì, sì, sì.- ripeté.
Draco le infilò l'anello al dito, si rialzò e la strinse forte fra le sue braccia, baciandola con tenerezza. Appoggiò la fronte alla sua e le sussurrò:
- Ti amo, Hermione Granger.
- Ti amo, Draco Malfoy.- sussurrò lei di rimando con voce tremante, mentre calde lacrime le bagnavano le guance. Lui le prese con delicatezza il viso fra le mani e la baciò di nuovo.------------------------------------------------------
- Sono così fiera di te, Draco. Stai diventando l'uomo maturo che mi aspettavo.
Narcissa Malfoy sistemò il bavero della giacca a suo figlio. Una lacrima di commozione le scese sulla guancia mentre gli appuntava una piccola rosa bianca al taschino.
- Grazie, mamma.
Lui la abbracciò, grato che fosse venuta al giorno più importante della vita di Draco: il suo matrimonio.
- Papà allora...- Draco lasciò la frase in sospeso. Gli si formò un groppo in gola che gli impedì di continuare.
Narcissa abbassò lo sguardo, sconsolata.
- Non vuole venire.- abbassò la voce- Sai che è addirittura contrario a tutto questo. Voleva che tu sposassi una purosangue, non una come... Hermione Granger.
- Volevi dire una mezzosangue.- la corresse Draco. C'era una nota di tristezza nella sua voce.- Pensavo avesse capito che ormai queste differenze non contano più.
- Non per tuo padre. Lo conosci, sai quanto è tradizionalista. Ma ora basta parlare di lui. Piuttosto, sei pronto? Credo sia ora che tu vada all'altare. La cerimonia inizierà tra poco.
Draco annuì, cercando di allontanare il tarlo di suo padre in un angolo del cervello. Sua madre gli rivolse un sorriso d'incoraggiamento e lo abbracciò forte.
- Ora vai, bimbo mio.- gli disse infine.
Draco le rivolse un'ultima occhiata piena di gratitudine, respirò a fondo ed entrò in chiesa. Tutti si girarono verso di lui. Per un attimo si sentì le gambe molli e temette che avrebbero ceduto da un momento all'altro. Poi prese coraggio e con il cuore che batteva a mille attraversò la navata fino ad arrivare all'altare. Non restava che aspettare la sua sposa. Dopo qualche minuto la folla iniziò a bisbigliare, in un crescendo di voci che si accavallavano l'una sull'altra mentre le porte si riaprivano e rivelavano la sposa. A Draco si mozzò il respiro mentre Hermione avanzava verso di lui, avvolta in un turbine di velo bianco. I capelli le ricadevano sulle spalle in morbidi boccoli, fra i quali c'era una preziosa tiara di diamanti, appartenuta a Narcissa Malfoy. Draco la guardò incantato, mentre lei gli sorrideva emozionata.
- Non si vede troppo la pancia, vero?- gli chiese.
Draco guardò con affetto il ventre rigonfio di Hermione. Fra qualche mese sarebbe nato il loro bambino.
La cerimonia ebbe inizio. A Draco parve eterna.
"No, nessuno ha obiezioni" pensò impaziente mentre il prete recitava le formule di rito.
- E con il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie.
Draco poté finalmente alzare il velo della sposa e dare il primo bacio alla sua Hermione Granger da marito e moglie.------------------------------------------------------
Draco sentì qualcuno toccargli la spalla. Alzò di scatto la testa dai libri e vide Potter che lo fissava.
- Ti sei addormentato sui libri. Come facciamo a finire la relazione per domani?
- E poi cosa stavo sognando? Russavi e sbavavi come Thor, il cane di Hagrid.- aggiunse Ron ridacchiando.
Draco non rispose. Si prese la testa fra le mani e cominciò a piangere piano, sotto gli occhi scioccati di Harry e Ron.
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Be my Granger// Dramione OS
FanfictionDove Draco Malfoy chiede ad Hermione Granger di sposarlo, nonostante il diniego di Lucius Malfoy. ----------- Dal testo: "- Ti amo, Hermione Granger. - Ti amo, Draco Malfoy.- sussurrò lei di rimando con voce tremante, mentre calde lacrime le bagnava...