Prologo

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"Michela!"

Mi voltai di scatto, sentendo una voce familiare gridare il mio nome, mentre stavo varcando la soglia del cancello del liceo scientifico che frequentavo. Era Benedetta, che stava correndo per entrare a scuola, mentre i capelli biondi scompigliati le scendevano sugli occhi azzurri stanchi. Lei era un anno più piccola di me, e quindi faceva il secondo anno, era una ragazza timida, un po' impacciata e paurosa, ma molto bella e simpatica.
Entrammo a scuola, era fine febbraio ma la temperatura era bassa,

A ricreazione mi ero accorta di essermi dimenticata di comprare il solito pacchetto di Marlboro Gold, e quindi uscii nel cortile della scuola per cercare di vedere se c'era qualche persona che conoscevo a cui avrei potuto chiedere una sigaretta.
Cavolo, non c'era nessuno.
Mi girai per tornare dentro la scuola, ma vidi un ragazzo, era bello e alto, con i capelli castani chiaro e gli occhi verdi, indossava un parka verde e un paio di pantaloni beige, e si notava che faceva il quinto anno. Mi avvicinai a lui, e poi se ne accorse che gli volevo chiedere qualcosa e quindi si fermò e mi guardò.

"Hey, scusa, non è che hai una sigaretta, per favore?"

"Sì, certo - disse lui, sfoggiando il pacchetto di Camel - Tieni"

"Grazie!"

"Di niente"

In quel momento non sapevo che lui sarebbe stato importante nella mia vita.

I sacrifici saranno la causa dei più bei sorrisiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora