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Luhan
( esattamente)

Ero uscito da quella stupida classe di musica, lasciandomi dietro quei due tipi, davvero strani. Come si era permesso quel coso gigante di offendermi? Pss, e chi li capisce!
Ero davvero adirato, tanto da non prestare attenzione a dove mettevo i piedi. Per sbaglio urtai contro qualcuno, era un ragazzo dai capelli viola, un faccino piccolo e tenero e due occhi enormi. Giganti!
Indietreggiò e mi guardò. Era poco più basso di me, era magro e il suo fisico, nonostante fosse molto sottile, sembrava nel complesso resistente.
«Scusami.»
Dissi. Ero davvero dispiaciuto. Non sapevo perché continuasse a fissarmi in quel modo. Non accennava a un movimento e dalla sua bocca non uscivano suoni. Abbassò lo sguardo, dopo quelli che sembrarono ore invece di minuti.
«Non preoccuparti. Scusami tu.»
Disse quasi in un sussurro. Mi avvicinai a lui e gli misi una mano su una spalla.
«Hey, va tutto bene?»
Chiesi perplesso.
Annuì leggermente, titubante.
«Sicuro?»
Non rispose. Mi prese per un braccio e mi trascinò fuori dalla scuola. Mi aveva portato all'esterno, poco distante dal cancello principale. Il suo sguardo era fisso su di me, aveva le labbra serrate e la mascella contratta. Perché aveva questo comportamento nei miei confronti? Non avevo fatto niente, ero un bravo ragazzo, tranquillo, pacifista e timido.... Beh forse non così timido, però almeno sapevo stare al mio posto... No, neanche. Ero tranquillo, ok? Ok.
«Ti devo dei soldi?»
Forse era questo! No, ma non era possibile.
«No no! Ma che dico?! Io da poco sono qui! Non posso aver fatto debiti!»
Provai a riflettere ancora... Cosa avevo fatto!?
«Ma cosa dici?!»
Disse il ragazzo esasperato. Alzò gli occhi al cielo e, poi, senza aspettarmelo, mi abbracciò. Si strinse a me. Era una stretta forte, di quelle nella quale senti tutto il bisogno di conforto che l'altro ha. Non potei fare altro che ricambiare la stretta. Eravamo lì, fuori scuola, quasi alla fine delle lezioni, senza conoscerci, senza sapere perché, ma lì, abbracciati, l'uno immerso nel calore dell'altro. Non passò molto prima di staccarci. Aveva gli occhi lucidi e le guance arrossate.
«Scusa. Non so perché, ma avevo bisogno di farlo... Qualcosa mi ha attirato... Io non so spiegartelo! Prima, quando stavamo dentro, il tuo viso... Lo sguardo... Insomma... Non so cosa sia successo, davvero!»
Stava farfugliando in cerca di una risposta che non riusciva a trovare. Gli sorrisi per rassicurarlo.
«Non mi devi nessuna spiegazione! Non mi hai procurato nessun danno, quindi non hai motivo di scusarti! Cu voleva proprio un bell'abbraccio!»
Gli scompigliai giocosamente i capelli.
«Hey Luhan! Hey Channie!»
Mi girai verso la voce che si era appena udita. Era la stessa ragazza dell'aula di musica, solo che stavolta con lei non c'era quel gigante antipatico dai capelli rossi, bensì c'era un ragazzo alto quanto me, se non di più, i capelli castani e il viso dai lineamenti delicati. Mi era molto familiare. Dove avevo già visto quel ragazzo?
I due si avvicinarono. La ragazza abbracciò colui che a quanto pare si chiamasse "Channie".
«ChanHee vedo che hai conosciuto il piccolo Luhan!»
Mi guardò sorridendo e io ricambiai. Quel sorriso mi trasmetteva strane sensazioni, positive, calde e rassicuranti.
«Ah comunque lui è Mark Tuan. Un mio amico. Mark lui è ChanHee, la mia patata e invece lui è Luhan, un ragazzino simpatico di tre anni.»
Era Mark Tuan?! Era davvero lui? Mi girai per osservarlo meglio... Ecco dove l'avevo visto! Bhuwakul mi fece vedere una sua foto e ricordai di averlo avuto come vicino di casa per un anno.
Mark mi guardava tanto curioso quanto confuso.
«Quindi tu sei Mark?»
Domandai ancora incredulo. Lo avevo trovato! E pure, a vederlo, non mi sembrava un tipo da relazione seria buttata nel cesso per la scuola. Mi dava più l'impressione di ragazzo di quartiere, amante dei videogames e di provenienza occidentale.
Annuì, senza proferire parola. Era timido? O forse non aveva capito chi fossi? Non lo sapevo, ma ero certo che fosse lui il ragazzo per cui Bhuwakul aveva versato cascate di lacrime.
«Sento della tensione...»
Disse d'un tratto... Saseum(?) Era quello il suo nome?
Sospirai. Avevo voglia di fragole. Granite alle fragole, gelato alle fragole, latte alle fragole, brioche alle fragole, torta alle fragole...
«Andiamo? Voglio andare a casa!»
Disse ChanHee. Sorrisi alla vista del broncio che gli si formò sul viso.
«Andiamo!»
Rispose Saseum. Ci incamminammo e, giurai d'aver sentito Mark dire "let's go".

ChanHee e Saseum andarono a casa di quest'ultima. Ci salutammo con un abbraccio e ci scambiammo anche numero di telefono, per organizzarci e uscire qualche pomeriggio. Mark e io stavamo camminando silenziosamente. L'atmosfera era pesante e mi sentivo molto a disagio.
«Quindi tu sei Mark, il ragazzo che abitava accanto a me, insieme a Bhuwakul?»
Passarono secondi, forse minuti dalla mia domanda, ma tutto ciò che ricevetti fu solo silenzio.
«Lo amo.»
Sussurrò infine.
Perché?
Perché se lo amava lo aveva lasciato?
Perché non chiedeva scusa?
Perché era lì ad esitare?
Perché non era felice?
Proprio non capivo il perché di tale comportamento. Si amavano, si volevano, si desideravano, avevano l'uno bisogno dell'altro e, invece di stare sempre uniti, si erano divisi. Troppo lontani per stare bene, ma non abbastanza per dimenticarsi.
Decisi di non impicciarmi e continuai a camminare in silenzio fino ad arrivare nel piccolo appartamento che avevo affittato e che dividevo con il mio coinquilino Ka Yee.
«Ci vediamo a scuola, Mark.»
Dissi guardandolo. Aveva la testa bassa con lo sguardo puntato sui suoi piedi. Ancora una volta, come tante, si limitò ad annuire. Gli voltai le spalle e, girando un paio di volte la chiave nella serratura, riuscii ad aprire il cancelletto che divideva il giardino del palazzo dalla strada.
Cosa avrei fatto?
Nulla di impegnativo, solo che mi sarei buttato sul letto a mangiare quantità industriali di gelato alla fragola.


AMO LE FRAGOLE.
EH BEH
LUHANA HA UNA BELLA MENTE.
MARKTELLA È PAZZAINNAMORATAFLOWERGIRL
E POI C'È LUI:
JACKSON.
YEAH.


SE CI SONO ERRORI....

BOH NULLA. NON ME NE FREGA UN CAZZO, MI SCOCCIO DI LEGGERE.
ADDIO.

┐(゚д゚┐)

(〜 ̄△ ̄)〜

┐(゚д゚┐)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 18, 2016 ⏰

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