Un'altra volta.
Ancora e ancora.
Giuro io lo amo ma non riesco a resistere di più; é un continuo tira e molla. Eppure, come tutti i giorni, mi tocca la solita noiosa routine: sveglia alle 6.30, una bella mezz'ora per lavarmi e vestirmi e poi di corsa verso il pullman per andare a scuola a fare la bella statuina per 5 ore, fingendo di prendere appunti e capire tutto. Solo che oggi é tutto più pesante; io lo dicevo che sarebbe finita così, era troppo bello per essere vero e litigare per una semplice cazzata ha reso il tutto più comico. Dico così per il semplice fatto che litighiamo di continuo, ma ieri sera é stato il culmine, perché arrivare a dirmi che mi ha soltanto usata e mai amata mi ha distrutto, sia fisicamente che emotivamente; quasi avevo una risata isterica per essermi resa conto chi fosse veramente la persona che amavo
Ho nella mia testa un misto di sentimenti che non so più cosa fare; solo di una cosa sono certa: non me ne frega più un cazzo, né di me, né di nessun'altro
Fedele alla mia parola metto nella cartella il minimo indispensabile, apro l'armadio e prendo le prime cose che mi capitano, non ho neanche voglia di andare a truccarmi. Pettinata o no corro subito verso la porta per uscire e non farmi vedere da nessuno perché veramente non ho voglia di parlare
Lentamente faccio la mia solita strada per andare a prendere il pullman, ho pure dimenticato il mio amato Mp3 ma tanto non servirebbe a nulla, tutte le canzoni che ho mi fanno pensare a lui e di certo io voglio dimenticarlo
Il tragitto é lungo, ma per fortuna mi sembra che siano passati pochi minuti, tutti passati a pensare a lui... Diamine non riesco a togliermelo dalla testa quella sottospecie di persona, mi ha ferito, deriso, distrutto, insultato eppure non riesco a dimenticarlo
Entro a scuola, cercando di farmi notare il meno possibile, e mi nascondo nel bagno delle femmine: voglio restare un pó da sola prima di entrare in classe. Quindi vado nell'ultima toilette e mi accovaccio nell'angolo rannicchiandomi.
Driiing Driiing
La campanella! Merda!
Con tutte le forze che mi restano mi alzo e, trascinandomi, mi dirigo verso la mia classe. Giunta davanti alla porta forzo un sorriso e, dopo un respiro profondo, entro.
Tutti mi guardano chi male o chi sorpreso, chi divertito i chi serio ma io imperterrita vado al mio posto e mi siedo senza dire niente a nessuno.
La prof entra; tutti si alzano, io no, eppure non sembra accorgersene.
Tic tac, tic tac
Il tempo passa, nessuno ha ancora detto nulla. Non faccio in tempo a pensarlo che la prof mi dice "Ana, come mai così?", io la ignoro alzando gli occhi al cielo. Mi rimprovera, ma di tutta risposta stendo un braccio sul banco e poggio la testa "ma che me ne frega di quella" sussurro.
Sento dei passi avvicinarsi, penso abbia sentito quello che... "Non osare rispondere così alla tua professoressa" ... Appunto.
Svogliata e un pó incazzata rispondo "Prof a lei non dovrebbe fregare un cazzo dei miei problemi"
Pensando di aver scatenato la sua collera mi preparo a prendere la nota; ma mi sbaglio, la sento allontanarsi. Alzo la testa di scatto e la vedo che mi sorride "Per favore potresti dirmi che hai?"; sorrido anche io "No"
Cinque minuti...
Dieci minuti...
Quindici minuti...
Questa che continua a rompere chiedendomi di raccontare che ho
Venti minuti...
Venticinque minuti...
Cedo.
"Prof vuole sapere la verità? Eccola: la scuola dovrebbe essere un posto in cui ti fai le amicizie, ti diverti, fai la stupida, impari la matematica, l'arte, la storia, l'italiano... Eppure non ti insegnano il valore della vita, non ti insegnano come trattare le persone, non ti insegnano a rispettarle, a come amarle. Ora mi creda io non sono mai stata quella persona che tutti vorrebbero come amica, quella persona di cui tutti vanno fieri, l'amica con cui ridi e scherzi, quell'amica con cui ti confidi o con cui passi il tempo; io sono sempre stata quella persona che tutti ritengono brutta e stupida, quella persona che tutti prendono di mira per sfogare i propri sentimenti e le proprie frustrazioni; io non ho mai avuto amici, non ho mai avuto nessuno che mi rendesse felice. Nessuno che mi aiutasse in un compito oppure a studiare. Ho passato anni infernali in cui persone mi tiravano dietro merda, facevano i falsi con me solo per prendermi per il culo alle spalle.
Ora sono tre fottuti anni che sono in questa scuola, e sono tre cazzo di anni che io sento di avere degli amici; eppure io a questi amici ho sempre mentito. Io mi son sempre dimostrata felice, solare, disponibile, una persona fidata.
Succede che un giorno ho incontrato una persona che mi ha letteralemente stravolto la vita, me la resta nettamente migliore, ma ha cambiato in tutto e per tutto, mi ha sopportato e mi ha amato e dato affetto, cosa che io cercavo da anni. Ma pultroppo le cose belle finiscono; io non mi sono mai trovata in una situazione del genere, non l'ho trattato nel modo giusto... E l'ho perso
Con il tempo poi ci siamo risentiti, ma litigavamo; così é successo molte altre volte, e io ci stavo male, molto, eppure sono stata capace di prendere e rialzarmi.
Ieri no, é successo qualcosa che non mi ha dato quella forza, non mi ha permesso di continuare a combattere, e ora mi ritrovo qui in queste condizioni.
Vorrei dire un'ultima cosa: tutte le volte che crollo e io non lo faccio notare qualcuno mi dice "Ana oggi sei diversa", ma se io fossi realmente così? Se io per tutto questo tempo avessi indossato una maschera? Rifletteteci"
Lascio tutti mutti, mi alzo e vado in bagno, sciogliendomi in un pianto disperato
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Rifletti
Short StoryRiflettere sul comportamento di una persona puó portare a capirla in tutto e per tutto