Nonno,ora tocca a te.
Ricordo benissimo quando ero piccolina, quando tu ancora c'eri,quando giocavamo,quando mi venivi a prendere a scuola ed io ero contentissima,quando tu mi rimproveravi,quando mi viziavi con qualche giocattolo,quando dopo scuola andavamo a comprare la cartocciata,quando mi compravi la carne di maiale, quando mi raccontavi la storia di Polifemo,quando mi rubavi il nasino,quando mi aiutavi per fare i compiti di matematica, quando le domeniche venivo a trovarti,quando mi regalasti quel pupazzo enorme,l'orsacchiotto,che nonostante sei anni,lo tengo ancora con me,quando a marinello,mi regalasti la scimmietta,quando a messina per la vara io avevo paura dei botti,e restammo a casa soli io e tu,quando mi abbracciavi,eh si,ricordo tutto quello che ci rappresentava,non le scorderò lo giuro,è l'unica cosa che mi rimane di te.
E purtroppo ora,tutte queste bellissime cose,sono sparite,con un semplice poof,è sparito tutto,sei sparito tu,l'unica cosa che non potrà mai sparire sarà il rapporto che avevo con te,l'unica cosa che non potrà mai sparire,sei tu dal mio cuore.
(okay si,già sto piangendo)
E tutte queste cose,mi mancano,mi mancano terribilmente, e non so come sono riuscita ad andare avanti, scordandomi per un po di te,ma ora eccomi di nuovo qui,a piangere,per te,perché si,piangere per te, ne vale la pena,per te tutto vale la pena.
Ricordo ancora quando andavo a trovare la nonna,ma tu,tu non c'eri e ogni volta,chiedevo a lei:
"ma dov'è il nonno?"
"dov'è finito?"
"mi manca,non è che non ha voglia di vedermi vero?"
e pensavo,pensavo cosa ci fosse di sbagliato in me per non vedermi..
Qualche settimana dopo,felicemente con l'altra mia nonna, stavo andando a scuola,quando sentii mia nonna parlare con mamma della mia migliore amica.
Lei: "ma suo suocero come sta?
sta ancora male?"
Mia nonna sussurrando disse:
"Ehm no,purtroppo non ce la fatta,si è lasciato andare"
Ed ecco che qui,il mio cuore cadde in mille pezzi,perché tu,tu te ne eri andato, e nonostante quello che stava succedendo,non me ne resi totalmente conto.
Nonna: "Martina,stai bene?"
Con la testa feci un sì, non riuscivo ad aprire bocca.
Tutta la giornata pensai a lui,alla scuola no,purtroppo la maestra doveva disturbarmi.
Maestra: "Martina ma cos'è sto tema,non ti riconosco più"
Io: "ma-maestra-(scoppia i a piangere) mio nonno è,è morto"
Maestra: "oh mi dispiace piccolina"
Tutti mi abbracciarono ed io scoppiai a piangere ancora di più, ma no,non volevo il loro abbraccio,bensì quello di mio nonno.
Tornai a casa,più triste,ma seccata che mai perché me lo avevano nascosto.
Mia mamma riuscì a spiegarmi che me lo nascondevano perché sarei andata a dire alla zia questo fatto,ma io continuavo a pensare che non era una scusa,perché ci sarei stata male comunque, prima dopo,non cambia.
E fu proprio così, stesi male,molto male,non facevo che piangere tutti i pomeriggi,cominciava a mancare,troppo, pensavo sempre a lui,non mi davo pace. Dopo la prima settimana, mi calmai un pochino,ma lo pensavo sempre, non lo scordavo mai.
Andavo quasi ogni giorno al cimitero,gli raccontavo le mie giornate,lo baciavo e prima di andare,gli chiedevo di venirmi in sogno,e così faceva,non potrò scordarmi mai il primo sogno,quello dove capii veramente che se ne era andato, per sempre.
Era dentro una quercia mentre io ero al di fuori.
Lui bussava e io risposi:
"chi è?"
" il nonno"
e io comincio a piangere
lui: "ti prego mi liberi ti prego"-
non ricordo come,lo liberai,e lui,mi diede un bacio e se ne scappò,senza più tornare,capendo appunto che se ne andato e non torna più.
oppure un altro è accaduto per la notte del mio compleanno,ho un vago ricordo ma ricordo perfettamente che
era il mio compleanno e lui mi ha accese le candeline,cantando la canzoncina e dicendo
"tanti auguri piccolina mia,ti voglio bene"
Da quel sogno,non ti visti più, anche perché non ti pensavo più molto,fra scuola ed altre faccende,ma ora di nuovo,sto sempre a pensare a te,piangendo,come un tempo e ti giuro che mi manchi un casino nonno.
Mi manchi.
Ricorda che ti amo. Più di ogni altra cosa al mondo.
