PLATONE
SIMPOSIO
TRADUZIONE DI PAOLA PULTRINI, “IL GIARDINO DEI PENSIERI”,
CLASSICI DELLA FILOSOFIA (WWW.ILGIARDINODEIPENSIERI.EU),
CON ADATTAMENTI.
IL SITO DE “IL GIARDINO DEI PENSIERI” METTE A DISPOSIZIONE
DI STUDENTI ED INSEGNANTI UN ARCHIVIO DI TESTI FILOSOFICI IN
EDIZIONE INTEGRALE.
2 SimpoSio ISTITuTo ITALIANo EDIZIoNI ATLAS
Apollodoro:
Credo proprio di essere ben preparato per soddisfare la vostra curiosità. L’altro giorno, infatti,
venivo in città da casa mia, al Falero, quando uno che conosco, dietro di me, mi chiama da lontano
in tono scherzoso:
“Ehi tu, del Falero, Apollodoro, mi aspetti un momento?”
Mi fermai e l’aspettai. E quello:
“Apollodoro, t’ho cercato ovunque. Volevo domandarti dell’incontro di Agatone, di Socrate, di
Alcibiade e degli altri che erano con loro al simposio, e così sapere quali discorsi lì si son fatti sull’amore.
Mi ha già raccontato qualcosa un altro, che ne aveva sentito parlare da Fenice, il figlio di
Filippo; mi ha detto che tu eri al corrente di tutto, ma lui, purtroppo, non poteva dir niente di preciso.
E quindi ti prego, racconta: nessuno meglio di te può riportare i discorsi del tuo amico. Ma dimmi,
per cominciare: eri presente a quella riunione o no?”
“Si vede bene - rispondo io - che quel tizio non ti ha raccontato niente di preciso, se credi che la
riunione che ti interessa sia avvenuta da poco, e io abbia potuto parteciparvi.”
“Io credevo così.”
“Ma com’è possibile, Glaucone? Sono molti anni - non lo sai? - che Agatone manca da Atene. E
poi sono passati meno di tre anni da quando io frequento Socrate e sto attento tutti i giorni a quello
che dice e che fa. Prima me ne andavo di qua e di là, credendo di fare chissà che cosa, ed ero
invece l’essere più vuoto che ci sia, come te adesso, che credi che qualsiasi occupazione vada
meglio della filosofia.”
“Non mi prendere in giro - disse - e dimmi piuttosto quando c’è stata quella riunione.”
“Noi eravamo ancora dei ragazzini - gli rispondo. Fu quando Agatone vinse il premio con la sua
prima tragedia, il giorno successivo a quello in cui offrì, con i coreuti, il sacrificio in onore della sua
vittoria”.
“Ma allora son passati molti anni. E a te chi ne ha parlato? Socrate stesso?”
“No, per Zeus, - dico io - ma la stessa persona che l’ha raccontato a Fenice, un certo Aristodemo,
del distretto di Cidateneo, uno mingherlino, sempre scalzo. C’era anche lui alla riunione: era uno
degli ammiratori più appassionati di Socrate, allora, a quel che sembra. Io poi non ho certo mancato