CAPITOLO 3

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Sono le 21:00 e sono passate non so quante ore da quando quei due mi hanno sequestrato dal mio amato divano per, come dicono loro, "rendermi scopabile". Mi hanno sottoposto a tutte le torture possibili e immaginabili, che le comuni donne fanno quotidianamente senza protestare. Ho potuto scegliere solamente il trucco, decidendo di restare il più naturale possibile. Devo dire che Claire e Mikey si sono davvero superati, mi hanno definito i boccoli sulle punte, mi hanno truccato semplicemente e hanno riscoperto capi del mio armadio mai utilizzati come abiti rosa o azzurri inguardabili, che ho buttato subito. Abbiamo optato per una jumpsuit con una scollatura profonda sul seno e sulla schiena che non avevo mai indossato e un paio di décolleté nere.
《Give me five, Michael!》urla Claire rivolgendosi al mio amico, quando hanno finito.
《Devo ammettere che avete fatto un bel lavoro...ma devo proprio mettere questi trampoli?!》dico guardando le décolleté ai miei piedi.
《Sì, cazzo! Sono necessarie. Adesso andiamo, però... ho proprio voglia di un drink!》urla Micheal, uscendo dalla stanza e avviandosi verso la porta e siamo costrette a muoverci anche noi, perché altrimenti non la smette più di urlare.

Arriviamo al locale che si trova vicino a Manhattan. Non dobbiamo fare la fila per entrare dato che Michael conosce il bodyguard.
《Wow! Ci divertiremo un sacco, me lo sento!》cerca di urlare Claire, per sovrastare la musica altissima, non appena entriamo. Annuisco, ma dentro mi sto già pentendo di essere venuta. Hanno tutte degli abiti che non si possono definire nemmeno corti, perché sarebbe un complimento ed hanno tutte un bellissimo uomo accanto. Ci sediamo su dei divanetti neri con vicino un tavolo dello stesso colore e Michael mi dice che va al bancone con Claire per prendere dei drink e gli dico che vorrei un martini, ma so già che non arriverà mai, perché loro rimarranno lì fino a quando non saranno completamente ubriachi. Comincio a guardare tra la folla e tra le tante persone, noto ovviamente Maddy che si struscia su un uomo girato di spalle che non riconosco da qui.
Appena mi vede dice qualcosa all'orecchio dell'uomo e si dirige verso di me. Cerco di non riderle in faccia quando noto come è conciata...ha un abito-maglia fucsia di un materiale che somiglia molto a quello dei sacchi della spazzatura, dei tranpoli argento, i capelli riccissimi e 3 chili minimo di stucco in faccia.

Viva il look naturale, direi!

Comunque quando arriva al tavolo, mi alzo per salutarla e lei si butta addosso a me saltando come una rana.

È sicuramente ubriaca poverina!

Alcuni si accorgono della scena e ridono indicandoci e, sinceramente, mi sto imbarazzando un botto.
"Ma perché è venuta qui?" penso guardando mentre cerca di stare in equilibrio di quei tacchi.
《Ciao Ali, grazie mille! Sai alla fine ho incontrato "occhi di ghiaccio" in un locale sabato sera, abbiamo parlato dei nostri punti in comune, delle nostre passioni e alla fine abbiamo passato la notte insieme!! Non puoi capire quanto ci sappia fare a letto!》ride sventolandosi con la mano《 Gli ho anche chiesto se ti avesse mai vista, però mi ha detto che non sapeva chi fossi!》dice con faccia falsamente dispiaciuta. In questo momento la ucciderei con le mie stesse mani, ma mi trattengo per non so cosa...o forse per l'arrivo del diretto interessato.

Come si suol dire parli del diavolo e spuntano le corna.

《Ciao》dice lui《Maddy ti cercavo dappertutto, non ti avevo vista》dice ancora. Stavo per dirgli che ha qualche problema di vista se non riesce a vedere questo spaventa passeri ambulante, ma preferisco stare zitta.
《Ti avevo avvisato pulcino... oh scusatemi, mi stanno chiamando dall'altra parte...arrivo subito!》dice lei e scappa via in mezzo alla folla.
EH ADESSO COSA FACCIO CON LUI QUI!?!?! Okay ce la posso fare devo solo stare tranquilla... tanto adesso che la sua "Maddy" è andata via, sparirà anche lui.
《Comunque, piacere io sono Matthew Lincoln》dice porgendomi la mano.
Tentenno un po', stupita dal fatto che sia ancora qui,《Io sono Alice McCartney》dico stringendogli la mano e sentendo la stessa sensazione che ho provato in libreria. Noto che anche lui sta guardando le nostre mani ancora unite, poi si stacca immediatamente come se fosse uscito dal momento di trance e dice, accomodandosi sul divanetto dove ero seduta prima io, indicando un punto preciso:《I tuoi amici si stanno divertendo molto, vedo》. Mi giro anch'io e vedo quegl'idioti ballare in mezzo la pista strusciandosi con chiunque e facendo delle mosse davvero imbarazzanti.
《Sono dei festaioli, loro...》dico abbassando lo sguardo e sedendomi anch'io. Lui mi osserva come se mi stesse vedendo solo adesso e dice:《E tu? Non ami le feste?》
《No, non mi piacciono molto. Ehm...io preferisco un libro o qualsiasi altra cosa, ma non questo》indico tutto il locale quasi balbettando, a causa della sua vicinanza.
Mi domando dove diamine sia finita la mia solita sicurezza. Lo fisso e siamo occhi azzurri persi in occhi neri.
Non riesco ancora a capire il perché di questo suo interesse nei miei confronti, perché non va a cercare la sua ragazza, dove è andato a finire la sua arroganza?
Dopo avermi squadrata dalla testa ai piedi, sembra riprendersi e mi prende la mano alzandosi, dicendo:《Non vorrai rimanere lì tutta la serata? Vieni!》
《Stai scherzando vero?》dico osservando a braccia conserte. 《No assolutamente. Smettila di fare la dura e andiamo a ballare 》esclama lui facendomi alzare una volta per tutte. Decido di seguirlo e arriviamo in pista, molto vicini a quei due bastardi che mi hanno lasciato da sola, che adesso ci guardano ridendo sotto i baffi. Ubriachi.
LI ODIO!
《Il tuo ragazzo non è geloso?》dice lui all'orecchio per farsi sentire, riferendosi a Michael che non ci toglie gli occhi di dosso.
Guardo quell'idiota che mi fa la linguaccia e gli rispondo:《Lui non è il mio ragazzo, è il mio migliore amico e sicuramente non gli interesserei io...》rispondo alludendo al fatto che Michael sia gay fino alla punta dei suoi capelli blu. Lui sembra sorpreso e non mi risponde più, stringendo la presa sui miei fianchi e cominciando a muoversi a ritmo di musica.
《Lasciati andare. Nessuno osserva veramente come ti muovi o cosa fai》mi sussurra  Matthew all'orecchio.Il dj ha appena messo "Shut up and dance" e decido di sciogliermi ondeggiando i fianchi il più sensualmente possibile, cercando di non sembrare un dinosauro sciancato e, con mio grande stupore sembro riuscirci. Amo ballare, soprattutto quando sono sotto la doccia e improvviso dei mini concerti, rischiando di scivolare e morire ogni volta. Balliamo per un po' insieme, ridendo per qualcuno che balla in modo orribile o per qualche scena molto imbarazzante, come se ci conoscessimo da una vita, ma veniamo interrotti da oca-Maddison che mi fulmina con gli occhi e comincia a parlare con il suo "ragazzo", presumo, lasciandomi in disparte.

Quindi mi allontano  per evitare di guardare le loro effusioni, che per qualche stupido motivo mi danno un senso di fastidio allo stomaco e vado verso Michael, prendo il martini che aspettavo mi portasse lui e dopo un po' decidiamo che è meglio tornare a casa, perché domani io dovrò lavorare e loro ripartiranno. Recuperiamo Claire, ubriaca fradicia, e andiamo verso l'uscita.

Mentre saliamo sul nostro taxi perché che alla fine non è stata una brutta idea venire qui stasera.

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Quando mi alzo il giorno dopo non trovo né Claire né Michael, ma solamente un biglietto sul cuscino accanto a me. Lo prendo e c'è scritto:

Ciao troietta... come avrai capito siamo già ripartiti, altrimenti avremo fatto tardi per il pranzo del lunedì di tua mamma. Ti vogliamo bene amore ci vediamo presto xxx

Avrebbero fatto tardi.... ma allora che ora è? Scatto dal letto, inciampando sulle scarpe che ho messo ieri sera e prendo il telefono che ho lasciato sulla scrivania. Lo accendo e 《Cazzo!》
3 chiamate perse Claire
4 messaggi da Lola
5 messaggi da PulcinoPazzo
Sono le 11.30 e mi sono dimenticata del lavoro. Subito chiamo Lola e le rifilo una scusa, dicendole che sicuramente ci vedremo domani e che le racconterò tutto. Visto che ormai ho perso la giornata di lavoro decido di fare qualcosa di utile e inizio a mettere ordine nella mia camera, perché in questo momento sembra che sia scoppiata una bomba qui dentro, grazie a Mickey e a Claire, e metto i panni sporchi in lavatrice. Vengo interrotta dal suono del campanello e mi domando chi possa essere.
《Ehi ciao! Scusa se ti disturbo, volevo scusarmi per ieri sera..》dice Matt appena apro la porta. Resto leggermente imbambolata e penso a come sono conciata in questo momento...
"Oh mio Dio, perché quando succedono certe cose sembro sempre una stracciona?" penso maledicendomi.
《Per cosa volevi scusarti? Non è successo nulla, no?》chiedo ripensando alla sera precedente e mi scappa un sorriso, che nascondo subito.
《 Sì beh...》dice imbarazzato grattandosi il retro del collo《quando è arrivata Maddy non abbiamo potuto parlare, poi non ti ho vista più e adesso sono venuto a scusarmi》
《Oh tranquillo... comunque... scusa che maleducata ti ho lasciato davanti la porta, v-vuoi entrare?》dico letteralmente imbarazzata, sto sicuramente arrossendo, maledizione!
《Veramente stavo andando in un posto. Vuoi venire con me?》dice con un luccichio negli occhi, che li rende ancora più belli.
《Ehmm perché no? Dammi un attimo che mi cambio, puoi aspettarmi dentro se vuoi.》dico sorpresa dalla sua proposta. Lui entra e comincia a darsi un'occhiata intorno, mentre io vado a cambiarmi. Sinceramente non so cosa pensare di Matt, è un tipo strano, basti pensare a come è stato arrogante la prima volta che ci siamo conosciuti, ma penso anche a ieri sera, alla pelle d'oca che ho avuto quando mi ha sussurrato all'orecchio. Mi riprendo dai miei pensieri visto che sto facendo tardi e prendo dall'armadio un paio di jeans a vita alta, una maglia bianca e un chiodo di pelle nero e degli stivaletti bassi neri. Lascio i capelli sciolti e vado nel salotto. Appena  mi vede sembra sgranare gli occhi, ma sicuramente è una mia impressione... o colpa del sonno perso anche stanotte...
" Insomma non sono miss Universo, quindi..."

Scendiamo verso il garage e si ferma davanti ad una Kawasaki nera, che avevo notato l'altro giorno e che mi piace da impazzire.
《Ti giuro andrò piano e starò attento, ma alme-》dice cominciando a parlare a raffica e a scusarsi con aria preoccupata, ma lo blocco subito dicendo:《Ehi ehi, calmo! Non c'è bisogno che ti giustifichi, io amo le moto ed amo la velocità, quindi, caro Matt, tranquillo!!》.
《Bene! Per fortuna! Allora direi di andare》risponde, facendo un sospiro di sollievo con un sorriso a 32 denti. Dopodiché ci mettiamo i caschi e partiamo verso non so dove.
Non so perché, ma mentre guardo le strade di New York passarmi davanti e mi stringo alla sua schiena, capisco che forse come sempre mi sono fatta un'idea sbagliata su lui, magari non è poi così arrogante.

Ecco un altro capitolo per voi! Se vi è piaciuto mettere una ☆ e commentate!
Grazie♡

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 06, 2020 ⏰

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