Capitolo n. 2 - Ombra

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Giorgia si lasciò cadere sul marciapiede; era gelido, come il ghiaccio che avvolgeva il suo cuore e che si era rotto, tagliando la sua anima in brandelli. Non avrebbe pianto. Non era una cosa da lei.

Aveva mollato Fabio in mezzo alla pista e le ragazze dentro. Aveva bisogno di stare sola e, più di ogni altra cosa, di respirare.

Tirò fuori dalla borsetta un pacchetto di sigarette: non erano neppure sue, le teneva per Lucrezia. Non si sarebbe accorto nessuno del piccolo furto. Cercò un accendino e si portò alla bocca una bionda.

Una nuvola di fumo la avvolse, illudendola di essere protetta da tutto il resto. Anche l'esterno del locale le appariva confuso.

Con la coda dell'occhio si accorse di un'ombra scura che si sedeva al suo fianco.

"Non ora", avrebbe voluto dire, pensando di trovarsi accanto Cristina. "Non ora, ti prego".

- Non avrei mai pensato che saremmo arrivati a questa situazione.

La voce di Lorenzo la colpì come una pugnalata nell'orecchio.

- Come l'abbiamo permesso, Giò?


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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 26, 2016 ⏰

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