II

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Si svegliò nel suo letto, in un bagno di sudore freddo. Provò ad alzarsi, ma percepì un dolore lancinante alla spalla che la costringeva a letto.
《Stai ferma, Emma, meglio che non ti alzi subito》
Otto era un uomo sulla quarantina, aveva i capelli corti e castani e gli occhi cerulei. Vestiva come gli uomini normali ma lui, in realtà, era il Guardiano. Custodiva l'artefatto che ormai da anni gli Esclusi provavano a rubare senza un'ombra di successo: la mano del re Tuthmosis, la quale donava un'incredibile forza al possessore che sarebbe riuscito ad incastonarla nel bracciale. Le riaffiorò un rocordo della sera precedente, con la mano buona iniziòa tastarsi le tasche entrambe vuote e poi guardò Otto.
《Tranquilla, il bracciale l'ho messo al sicuro. Non immaginavo saresti stata così brava ad introdurti nel loro covo》Almeno un lato positivo in quella faccenda c'era, si sentiva sollevata ora.
《Otto, vorrei andare in bagno a farmi una sciacquata, mi fai alzare?》
Lo guardó supplichevole, lui impiegò meno di un minuto a toglierle piano le coperte e a farla alzare: con tutta l'esperienza che aveva fatto in quegli anni nel riabilitare creature non c'era da stupirsi che, nonostante fosse un uomo grande e grosso, fosse così delicato.
Si diresse verso il bagno buttando l'occhio all'orologio sulla parete difronte a lei: erano le undici e un quarto, aveva dormito anche troppo. Si chiuse in bagno lasciando fuori Otto e si appoggiò al lavandino guardandosi al vecchio specchio davanti a sé. Nessuno era mai stato capace di definire di quale razza fosse: era alta,slanciata e aveca la pelle candida come gli elfi bianchi, eppure aveva i tratti spigolosi, i capelli neri e gli occhi rossi come una grossa maggioranza degli elfi neri. E i suoi poteri? Oh, non ne parliamo proprio, erano i poteri di una maga quelli, non da elfo bianco o nero. Era un totale miscuglio, Otto non riusciva a dire lei chi fosse, suo padre era scompatso prima della sua nasita e sua madre... be', sua madre non c'era più, era morta per darla alla luce. Sospirò e si raddrizzò, doveva togliersi dalla mente quei pensieri. Decise di farsi un bagno bollente, quindi iniziò a riempire la vasca. Si spogliò con calma, stando attenta a non fare movimenti bruschi, e si tolse la benda che le copriva la spalla per poi entrare nell'acqua e restare in ammollo per un bel po'.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 28, 2016 ⏰

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