È solo un incubo

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Eccoli lì, finalmente l'uno di fronte all' altra.
Blake e Adam si trovavano a qualche metro di distanza, in quella landa sabbiosa e desolata sotto il sole cocente.

Uno strano luogo per un incontro. O, per meglio dire, per uno scontro.

Nessuno dei due osava proferire parola in quel silenzio quasi sacrilego, interrotto ogni tanto dal suono del leggero vento, il quale smuoveva la sabbia di alcune dune.

Gli unici segni di contatto tra Blake e Adam erano gli sguardi di odio e rancore che la ragazza lanciava all' uomo davanti a lei, il quale appariva impassabile dietro la sua spessa maschera di metallo.

Blake non aveva idea di dove fossero le sue amiche, ma al momento il suo unico pensiero era rivolto a colui che si trovava di fronte a lei.

L'uomo che era stato il suo maestro, il suo confidente più intimo; colui che avrebbe condotto i fauni verso l'uguaglianza.

L'uomo che alla fine si era rivelato essere un mostro, dedito solo alla violenza e alle rivolte sanguinose, che l'aveva trasformata a sua volta in una criminale.

L'uomo che, in collaborazione con Cinder, aveva fatto cadere Beacon e che si era portato via un pezzo della sua migliore amica.

Il solo ricordo di Yang senza un braccio, stesa in una pozza del suo stesso sangue e priva di sensi, le mandò il sangue al cervello.
Le servì tutto il suo auto-controllo per riuscire a trattenersi dal lanciarsi su Adam, il quale non accennava a compiere nessun movimento.
Blake sapeva che avrebbe dovuto compiere qualsiasi gesto con la massima attenzione, visto e considerato che Adam era stato il suo maestro e, di conseguenza, conosceva ogni suo punto debole e ogni sua mossa.

"Massima concentrazione... " ripetè a se stessa, chiudendo gli occhi e prendendo un respiro profondo.

Sguainò la sua arma, pronta ad attaccare, ma, riaprendo gli occhi, si stupì di non trovare nessuno di fronte a lei.
Blake si guardò intorno, smarrita, non riuscendo a comprendere che fine avesse fatto Adam, che si trovava a pochi metri da lei fino a pochi attimi prima.

All'improvviso, un sibilo alle sue spalle la fece voltare di scatto, ritrovandosi con la spada di Adam puntata al petto.
Blake rimase immobile con la spada in pugno, gli occhi puntati sulla maschera decorata del fauno.

Rimasero così per qualche attimo, fino a quando Adam non sollevò la spada su di lei.

-Mi dispiace, Blake... - le disse con tono grave l'uomo.
-Per te oggi finisce qui. -

Detto questo, il rosso tirò un fendente dietro di sé e un gemito si levò nell'aria.

Adam si girò lentamente, mentre la copia di Blake che si trovava di fronte a lui scompariva nel nulla, per squadrare la figura dolorante della sua ex-allieva, china su se stessa e dolorante per il colpo appena subito al ventre, sul quale si apriva una ferita sanguinante.

"Accidenti!" pensò la ragazza, premendosi una mano sul ventre nel tentativo di bloccare l'emorragia.
"Pensavo che la mia copia lo avesse ingannato."

Blake, nonostante tutto, si rimise in posizione eretta, brandendo la sua spada e mettendosi in posa da combattimento.
Adam scosse leggermente il capo, facendo spettinare ancora di più i già disordinati capelli rossi.

-Non ti vuoi proprio arrendere, eh? - sospirò lui con tono melodrammatico.

-Vuoi perdere anche tu qualche pezzo?- la schernì, facendo riferimento a quanto accaduto a
Yang pochi mesi prima.

Blake si lasciò sfuggire un ringhio dalle labbra.
In quel preciso istante, l'unica cosa che voleva più di tutte era farlo fuori.
Voleva vederlo soffrire, fargli del male e, soprattutto, voleva fargliela pagare per Yang.

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